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Uccise un ladro in casa: il simbolo di Salvini e Meloni ora si candida con Forza Italia

(G.p)Francesco Sicignano, pensionato, di anni 65, salito agli onori della cronaca nazionale, per aver sparato ed ucciso un bandito albanese di anni 22, già espulso dal nostro paese nel 2013 e penetrato nella sua villetta dove vivono anche i suoi nipoti, ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni comunali di Milano nelle file di Forza Italia.
Sicignano raccolse manifestazioni di solidarietà da parte dei suoi concittadini e da parte di due esponenti politici, di primo piano, del centro destra, Giorgia Meloni, leader indiscussa di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale e del felpato Matteo Salvini, leader della Lega Nord per l'indipendenza della Padania, che a seguito dei fatti dichiarò : quel ragazzo non doveva trovarsi lì, preferisco non piangere un altro pensionato ucciso in casa propria.
Lo storico quotidiano romano Il Tempo, con un interessante articolo, ci racconta la candidatura di Sicignano nelle file di Forza Italia e non di Fratelli d'Italia o della Lega Nord alle prossime amministrative meneghine.

Uccise ladro, Sicignano si candida con FI

Il pensionato 65enne di Vaprio D’Adda accusato di omicidio volontario «Sto con Meloni e Salvini che sostengono chi spara per legittima difesa»



Con Silvio condivide la passione per la «gnocca» ci scherza su. Ma è la svolta legalitaria di Forza Italia - cioè dalla parte del cittadino che spara per legittima difesa - la molla che ha fatto candidare Francesco Sicignano a consigliere comunale di Milano alle elezione amministrative del 2016. Sì, proprio lui, il pensionato 65enne di Vaprio D’Adda che si è ritrovato indagato per omicidio volontario dopo che, un mese fa, ha sparato e ucciso un bandito albanese di 22 anni. Era già stato espulso dall’Italia nel 2013 ed era penetrato nella sua villetta dove vivono anche i nipoti, nel cuore della notte: scalzo e con i calzini calzati come guanti, non doveva lasciare impronte mentre apriva la porta ai due complici che aspettavano solo il suo segnale in giardino.
La candidatura è ufficiale. È stato lo stesso Sicignano - che sarà difeso gratuitamente dalla Regione Lombardia, che sosterrà le spese legali nell’eventuale processo - ad annunciarlo. In conferenza stampa insieme con lui c’erano il capogruppo azzurro a palazzo Marino, Pietro Tatarella, e il coordinatore milanese Fabio Altitonante.
Lui che ha sempre votato «per una vita l’Msi» ha spiegato così la sua scelta di schierarsi con gli azzurri. «Meloni e Salvini - ha detto Sicignano - sono persone che stimo moltissimo, Meloni è sensibile ai problemi e Salvini mi ha sempre difeso e lo ringrazierò sempre. Ho fatto una scelta con questo gruppo» che «mi ha veramente aiutato» e perché «ritengo Silvio Berlusconi una persona intelligente, se - ha aggiunto - a 80 anni, dopo quello che gli hanno fatto, va avanti in politica, presumo che abbia un po’ di amore per la patria». E ancora: «In Forza Italia ho trovato un gruppo che spero mi aiuti a portare avanti certi valori». Quali? La difesa della proprietà, della vita propria e dei propri cari. Per la legge, infatti, oggi ci si può difendere solo da "morti". Basta vedere cosa è successo al gioielliere di Rodano: martedì sera, ha ucciso un feroce ergastolano albanese latitante in un conflitto a fuoco in casa ed è stato indagato per «eccesso di legittima difesa» quando il pm aveva ipotizzato la «leggittima difesa». Per questo «Forza Italia si schiera a fianco delle persone che decidono di difendersi - ha detto Tatarella - e di affrontare un processo invece che un funerale. A Milano la situazione non è diversa da quella di Vaprio d’Adda: i furti sono aumentati e anche le persone che non vanno più a denunciare un furto. Parlando con Francesco ci siamo resi conto che i suoi valori sono i nostri: la difesa della proprietà privata e la libertà di una persona di tornare a casa la sera tranquillo».

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