Note poco note/3. Fabrizio Marzi : il De Andrè di destra
PS (umt). La canzone scelta da Alessandro Alberti è stata già oggetto di dibattito in queste pagine, agli albori di Fascinazione. Con un intervento dell'autore del testo, Walter Jeder, che, replicando a un commento in un post precedente di "Mario", il sapiente di turno, offriva l'interpretazione autentica di quei versi, dedicati alla scomoda figura di Giancarlo Esposti.
Tra gli esponenti più rappresentativi della Musica
Alternativa vi è di diritto il cantautore piacentino Fabrizio Marzi. Definito
per il suo timbro di voce baritonale il De Andrè della destra, inizia molto
presto a suonare la chitarra, traendo ispirazione proprio dai cantautori della
scuola genovese come lo stesso De Andrè, Tenco, Bindi e Lauzi.
Laureatosi in medicina veterinaria nel 1976, inizia
gradualmente il proprio percorso artistico. Inizialmente interpretando brani
musicali di altri autori, successivamente
musicando i testi del cugino Walter Pancini in arte Jeder. Sarà anche molto
attivo nell'ambito dell'emittenza radiofonica di destra collaborando con altri
militanti a Radio University la voce della destra milanese. Con il marchio
Erreu della Radio inciderà nel 1978 il suo unico ma importante LP intitolato
Zoo. Nel disco si evidenziano brani dal contenuto politico e sociale, spesso
conditi da ironia graffiante come Topo rosso, Botti Beppe o altri più intensi
come Canzone per l'Europa e Bandiera. Oltre che alla bella canzone Un uomo da
perdere.
Con questo album,
Marzi sarà il primo cantautore di musica alternativa ad incidere un LP.
In una sala di incisione professionale di Milano (Rogson). L'album fu
registrato a tempo di record in tre giorni, anche per via delle limitazioni
economiche. Malgrado ciò il risultato fu eccellente. Il disco infatti ebbe una notevole quantità
di estimatori e venne trasmesso dalle Radio Alternative di tutta Italia. Da
sottolineare che come tanti autori e gruppi di destra Fabrizio Marzi ebbe il
suo esordio ufficiale l'anno prima della registrazione del suo LP, esattamente
nel contesto del primo Campo Hobbit che si tenne a Montesarchio nel beneventano
l'undici e dodici giugno del 1977, sotto
l'attenta regia del l'indimenticabile Generoso Simeone padrone di casa e
organizzatore dell'evento.
L'anno successivo l'artista sarà presente al secondo Campo
Hobbit dove riproporrà le sue canzoni. Precisamente a Fonte Romana in Abruzzo.
Nel 1979 darà alle stampe il suo 45 giri con i brani Giovinezza e Una canzone
per vincere. Il brano Giovinezza sarà dedicato dall'autore al giovane Stefano
Recchioni militante del Fronte della Gioventù e membro del gruppo musicale
Janus, ucciso da un colpo di pistola
sparato ad Acca Larentia a Roma, insieme ad altri due militanti del Fronte
Francesco Ciavatta e Franco Bigonzetti
colpiti mortalmente alle spalle da raffiche di mitra proprio davanti
alla sede del MSI. Successivamente Marzi si dedicherà al giornalismo ma
continuerà a comporre brani.
Tutto il suo lavoro di autore verrà raccolto diciotto anni
dopo in un unico cd che conterrà Zoo, i
due brani del 45 giri e tre inediti: Sessantotto, Epitaffio, Lontana.
Seguiranno apparizioni sempre più sporadiche ma molto partecipate. I suoi
sempre più rari concerti saranno seguiti sempre da un pubblico entusiasta.
Nelle ultime apparizioni proporrà oltre alle sue canzoni
anche brani di Fabrizio De Andrè.
La sua capacità di interpretare oltre che di musicare con
bravura assoluta testi di importante levatura artistica oltre che politica,
fanno di Fabrizio Marzi uno degli esponenti più bravi, eclettici e
capaci della Musica Alternativa. Un
artista che avrebbe potuto avere un successo anche maggiore. Ma che preso da altre passioni e interessi
ha scritto comunque una pagina
importante. La speranza è che possa
comunque ritornare a cantare. Proprio
per la sua indiscutibile capacità.
Nessun commento: