Di fronte ai tiepidi, rari e scarni festeggiamenti per l'anniversario della vittoria della Prima Guerra Mondiale, l’Associazione culturale Veneto Fronte Skinheads intende rivendicare le azioni tenutesi nella notte di martedì 24 u.s., volte a denunciare chi continua a condurre un chiaro disegno politico finalizzato all’annientamento dell’identità italiana.
Annientamento veicolato attraverso l’adozione di leggi di distruzione di massa come l’introduzione dello‘ius soli’ e il ‘favoreggiamento’ di un’invasione pianificata di orde di immigrati extraeuropei.
Associazioni come la Caritas che, in nome di un ipocrita umanitarismo di facciata ed un falso filantropismo, trova motivo di speculazione ed interesse, proponendo un pericolosissimo modello di integrazione volto solo ed esclusivamente a ridurre i popoli in una poltiglia indifferenziata, sradicandoli dalle loro radici e dalle loro tradizioni, in nome e per conto di un multiculturalismo dominante.
I nostri antenati hanno combattuto e consacrato con il loro sangue quella Vittoria così come il nostro "sacro suolo natìo".
Oggi politici imbelli, vili e asserviti alla grande finanza internazionale apolide, lo stanno svendendo ai grandi capitali stranieri ed esponendo alla sistematica opera di razzia e conquista di masse di stranieri che ci stanno invadendo, il tutto con la complicità e collaborazione di associazioni interessate come appunto la Caritas.
Da sempre e per sempre guerra ai nemici della nostra terra!
Ferocemente
Con questa nota firmata dal Portavoce e pubblicata sul sito dell'Associazione il Veneto Fronte Skinheads ha rivendicato la campagna notturna con dieci raid in cinque Regioni, contro gli uffici diocesani dell’organizzazione pastorale cattolica e del Partito democratico a Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso. Secondo quando riportato dall'Avvenire, sono state lasciate sagome tricolori di morti e manifesti funebri contro lo ius soli (che indica l’acquisizione della cittadinanza di un Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio)
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