"Morirete in massa" gli antifa contro CasaPound: cresce la tensione a Sassari
Una decina di appartenenti al collettivo Azione Antifascista Nord Sardegna hanno vandalizzato la serranda della sede di Casa Pound Sassari con scritte del tipo fasci a morte e morirete in messa mentre gli aderenti al movimento svolgevano una vista guidata di Fertilia nell'ambito di Mediterranea, manifestazione di arte, cultura, sport promossa da Casa Pound Sardegna per illustrare ad aderenti e simpatizzanti le risolte naturali e culturali del territorio.
L'episodio è il culmine di una situazione di crescente tensione tra "opposte fazioni". Ce la racconta così Salvatore Santoru di "Informazione consapevole", un interessante sito di controinformazione.
Cresce la tensione nel Nord Sardegna tra antifascisti e CasaPound
In questi giorni si è riaccesa la tensione, per altro sempre presente, tra militanti di estrema sinistra e estrema destra.
Difatti, secondo quanto si apprende da "AlgheroEco, pochi giorni fa il CSOA Pangea è stato attaccato da un branco di teppisti, che secondo gli appartenenti del collettivo sarebbero molto probabilmente estremisti di destra.
Secondo quanto spiegato nel pezzo, tutto sarebbe iniziato dall'organizzazione di una manifestazione presso il sito archeologico di Monte D’Accoddi da parte dei militanti dell'organizzazione neofascista Casa Pound, che sarebbe stata annullata all'ultimo momento per via di un presidio di protesta organizzato dai militanti dell'associazione antifascista "Atzione Antifascista Nord Sardigna".
In seguito a questo attacco e per impedire il meeting "Meditteranea" organizzato da Casa Pound in quei giorni , Atzione Antifascista ha indetto una manifestazione nello stesso sito di Monte D'Accodi il 18 ottobre, e secondo quanto riportato da "Sassari Notizie" alcuni militanti del movimento hanno imbrattato la sede di Casa Pound di Fertilia con alcune scritte minacciose come "Morirete in massa".
Insomma, sembra che si stia producendo in Sardegna una sorta di clima da "anni di piombo" in miniatura, e da un punto di vista il più possibile imparziale e laico sulla questione, non si può che condannare il grave attacco commesso dal gruppo teppista al Pangea, e d'altro canto non si possono nemmeno condividere le minacce di morte di Fertilia.
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