Manifestazione contro CasaPound a Cremona: arrestato un autonomo, universitario a Palermo
Uno studente di ingegneria del Collettivo universitario autonomo di Palermo, è stato arrestato dalla polizia per i disordini durante una manifestazione dei centri sociali e dei comitati antifascisti svoltasi a Cremona
Uno studente di ingegneria del Collettivo universitario autonomo di Palermo, è stato arrestato dalla polizia nel capoluogo siciliano in relazione ai disordini verificatisi durante una manifestazione dei centri sociali e dei comitati antifascisti svoltasi a Cremona lo scorso 24 gennaio, dopo il ferimento sei giorni prima di un attivista di sinistra da parte di militanti di CasaPound. "Gianmarco - dice il Collettivo universitario autonomo - è uno studente che da anni, all'università così come nei territori, sta sempre in prima fila nelle mobilitazioni in difesa dei diritti degli studenti, contro le riforme che mettono in campo attacchi al welfare studentesco e contro le discriminazioni razziali. Gianmarco libero subito".
Secondo la polizia il 23enne di Milazzo, arrestato dalla Digos a Palermo, era alla testa del corteo del 24 gennaio, col volto coperto da un casco protettivo, armato di bastoni: avrebbe preso parte a un fitto lancio di oggetti contundenti, fumogeni e petardi nei confronti delle forze di polizia impegnate a contenere la violenza dei manifestanti. Contestualmente all'arresto, è stata eseguita perquisizione domiciliare nei locali riconducibile al giovane che ha consentito di rinvenire gli indumenti utilizzati durante la manifestazione.
La protesta, alla quale aderirono giovani di varia estrazione geografica confluiti in Lombardia, con ogni mezzo, da varie regioni e dall'estero, degenerò in atti di vera e propria guerriglia urbana, compiuti da alcuni dei partecipanti che presero d'assalto con spranghe e bastoni, vetrine di esercizi e bancomat di istituti di credito disseminati lungo il tragitto del corteo. Le successive indagini, grazie al cruciale apporto di contributi video della Polizia Scientifica, sono riuscite ad identificare numerosi partecipanti al corteo, responsabili delle violenze. Già il 30 marzo e l'11 giugno furono arrestati soggetti gravitanti nell'area anarchica; oggi la Polizia di Stato ha proceduto all'arresto a Palermo del 23enne e, in altre città, di altri due giovani appartenenti ai centri sociali.
In tutto la Polizia di Cremona ha arrestato tre persone ritenute responsabili delle devastazioni avvenute in città il 24 gennaio scorso, durante una manifestazione nazionale antifascista promossa dai centri sociali locali come risposta al ferimento di un esponente del centro sociale Dordoni di Cremona a opera di alcuni membri di Casa Pound, avvenuto la settimana precedente. Secondo quanto riferito dalla Digos di Cremona, che ha effettuato le indagini, si tratta di attivisti dell'area antagonista, due dei quali sono stati arrestati nel capoluogo lombardo, mentre la terza è stata arrestata a Palermo. Una quarta persona, identificata, è attualmente ricercata. Perquisizioni nei confronti di altri esponenti di estrema sinistra sono state eseguite nei confronti di due indagati a Cremona e di uno a Milano.
FONTE: La Repubblica/Palermo
Uno studente di ingegneria del Collettivo universitario autonomo di Palermo, è stato arrestato dalla polizia nel capoluogo siciliano in relazione ai disordini verificatisi durante una manifestazione dei centri sociali e dei comitati antifascisti svoltasi a Cremona lo scorso 24 gennaio, dopo il ferimento sei giorni prima di un attivista di sinistra da parte di militanti di CasaPound. "Gianmarco - dice il Collettivo universitario autonomo - è uno studente che da anni, all'università così come nei territori, sta sempre in prima fila nelle mobilitazioni in difesa dei diritti degli studenti, contro le riforme che mettono in campo attacchi al welfare studentesco e contro le discriminazioni razziali. Gianmarco libero subito".
Secondo la polizia il 23enne di Milazzo, arrestato dalla Digos a Palermo, era alla testa del corteo del 24 gennaio, col volto coperto da un casco protettivo, armato di bastoni: avrebbe preso parte a un fitto lancio di oggetti contundenti, fumogeni e petardi nei confronti delle forze di polizia impegnate a contenere la violenza dei manifestanti. Contestualmente all'arresto, è stata eseguita perquisizione domiciliare nei locali riconducibile al giovane che ha consentito di rinvenire gli indumenti utilizzati durante la manifestazione.
La protesta, alla quale aderirono giovani di varia estrazione geografica confluiti in Lombardia, con ogni mezzo, da varie regioni e dall'estero, degenerò in atti di vera e propria guerriglia urbana, compiuti da alcuni dei partecipanti che presero d'assalto con spranghe e bastoni, vetrine di esercizi e bancomat di istituti di credito disseminati lungo il tragitto del corteo. Le successive indagini, grazie al cruciale apporto di contributi video della Polizia Scientifica, sono riuscite ad identificare numerosi partecipanti al corteo, responsabili delle violenze. Già il 30 marzo e l'11 giugno furono arrestati soggetti gravitanti nell'area anarchica; oggi la Polizia di Stato ha proceduto all'arresto a Palermo del 23enne e, in altre città, di altri due giovani appartenenti ai centri sociali.
In tutto la Polizia di Cremona ha arrestato tre persone ritenute responsabili delle devastazioni avvenute in città il 24 gennaio scorso, durante una manifestazione nazionale antifascista promossa dai centri sociali locali come risposta al ferimento di un esponente del centro sociale Dordoni di Cremona a opera di alcuni membri di Casa Pound, avvenuto la settimana precedente. Secondo quanto riferito dalla Digos di Cremona, che ha effettuato le indagini, si tratta di attivisti dell'area antagonista, due dei quali sono stati arrestati nel capoluogo lombardo, mentre la terza è stata arrestata a Palermo. Una quarta persona, identificata, è attualmente ricercata. Perquisizioni nei confronti di altri esponenti di estrema sinistra sono state eseguite nei confronti di due indagati a Cremona e di uno a Milano.
FONTE: La Repubblica/Palermo
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