Schiavulli contro i militanti da tastiera: solo Boccacci e io possiamo usare il nome Militia 2a ed.
Era il 25 Settembre 2008, da quel giorno iniziò il percorso politico di Militia, molti i giorni, molti i processi, molte le perquisizioni, molti gli arresti, molti i giorni di prigione, molti i vili e molti i non degni di nota. Ma in tutto questo tempo c'è stato anche chi ha sempre continuato per la propria strada con tutta la voglia e l'onore possibile. In tutti questi anni solo una persona è degna di poter essere dichiarata mio fratello, Maurizio Boccacci, con lui 1000 notti in questura, giorni in galera e fianco a fianco nelle guerre di strada contro i molti nemici (piu o meno dichiarati)...continueremo insieme sulla via dell'onore e sempre con la nostra unica frase...ANCHE SE TUTTI...NOI NO!...e solo noi e noi soltanto possiamo usare il nome della nostra creatura: "MILITIA" perciò sono pregati tutti gli altri di non nominarla neanche.
Con questo aspro status su Facebook Stefano Schiavulli, il responsabile del Movimento più radicale della fascisteria, annuncia uno strappo inatteso e sorprendente in una comunità caratterizzata da un fortissimo spirito di coesione e di disciplina. Poi, praticamente in tempo, commentando sulla mia pagina facebook la pubblicazione di questo post, puntualizza
Il mio non era uno strappo era solamente una differenziazione tra chi ciancia su facebook e si autoproclama militante e/o appartenente a qualcosa che non sà...spero la mia precisazione possa essere utile per comprendere meglio ciò che volevo intendere
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