Centro di accoglienza a Sferracavallo, striscioni contro di Casa Pound
(G.p)La possibile apertura di un centro di accoglienza per migranti nel quartiere di Sferracavallo, borgata marinara che dovrebbe vivere di pesca e di turismo, a Palermo, innesca la protesta dei militanti di Casa Pound Italia che nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 ottobre hanno affisso alcuni striscioni come No al centro di accoglienza e stop business dell'immigrazione.
Repubblica on line, con un interessante articolo, che proponiamo nella sua interessa, ci descrive la protesta dei militanti palermitani di Casa Pound contro l'apertura del centro d'accoglienza a Sferracavallo.
Centro di accoglienza a Sferracavallo, striscioni contro di Casa Pound
CasaPound insorge contro la possibile apertura di un centro di accoglienza per migranti a Palermo. Questa mattina numerosi striscioni di protesta sono comparsi a Sferracavallo. chiaro il messaggio: "No al centro di accoglienza", "Stop business dell'immigrazione"perchè, come spiega una nota di Cpi, questo "potrebbe avere conseguenze immaginabili sul piano della sicurezza e delle ricadute per il turismo". "Sferracavallo - sottolinea CasaPound - è una borgata marinara che vive di pesca e turismo
No al centro di accoglienza", "Stop business dell'immigrazione". Sono alcuni degli striscioni a firma CasaPound Italia comparsi questa mattina a Sferracavallo, la borgata marinara di Palermo, "per protestare - spiega Casa Pound in una nota - contro la possibile apertura di un centro di accoglienza che potrebbe portare nella zona diverse decise di sedicenti profughi, con le conseguenze immaginabili sul piano della sicurezza e delle ricadute per il turismo".
"Sferracavallo sottolinea CasaPound in una nota - è una borgata marinara che vive di pesca e turismo, e Cpi non è disposta a tollerare che per folli interessi economici di pochi si arrivi a distruggere questo patrimonio su cui fonda l'intera economia locale. Come già accade nel resto d'Italia dunque anche a Sferracavallo CasaPound sarà in prima fila accanto ai residenti per opporsi senza se e senza ma a una decisione ingiusta e suicida fatta dalle istituzioni
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