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Casa Pound : non saremo a Bologna l'8 novembre. E la Lega rilancia l'invito


(G.p) Domenica otto novembre, in quel di Bologna avrà luogo la manifestazione anti Renzi intitolata Liberiamoci e ripartiamo organizzata dalla Lega Nord per l'indipendenza della Padania, alla quale parteciperanno anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, Francesco Storace, segretario nazionale de la Destra. ed infine, anche Silvio Berlusconi leader di Forza Italia. Alla manifestazione avrebbe dovuto partecipare anche Casa Pound Italia, che da mesi, appoggia il nuovo corso di Matteo Salvini, di un fronte identitario e sovranista. 
Immediata la replica e il rinnovato invito dei promotori. Via social network, come si usa di questi tempi moderni. “Mandare a casa Matteo Renzi è più importante delle liti da condominio. Mi auguro una vostra massiccia presenza a Bologna“. Lo ha scritto, via Twitter, il deputato romagnolo della Lega Nord Gianluca Pini al vice presidente diCasaPound Italia Simone Di Stefano. Da tempo la Lega sta preparando una manifestazione nazionale anti-Renzi, prevista per l’8 novembre in Piazza Maggiore, a Bologna. Oltre al numero uno del Carroccio Matteo Salvini sul palco si farà vedere tutta la destra italiana. Da Silvio Berlusconi a Giorgia Meloni, passando per Francesco Storace. A mancare sarebbe solo Casa pound, da tempo vicina alle posizioni di Salvini sui temi dell’immigrazione. Per questo l’appello del deputato Gianluca Pini, che per l’8 novembre in Piazza Maggiore si augura una presenza massiccia dei “fascisti del terzo millennio”.

Il giornale on line Il secolo trentino, con un interessante articolo, che proponiamo nella sua interezza, ci spiega i motivi per cui Casa Pound Italia non parteciperà alla grande manifestazione anti Renzi del prossimo 8 novembre.
“L’8 novembre a Bologna non ci saremo. I presupposti della manifestazione non sembrano quelli del nuovo corso di Salvini, di un fronte identitario e ‘sovranista’, ma assomigliano molto di più ai connotati della vecchia Lega e del vecchio centrodestra. A confermarlo, più che le parole del segretario del Carroccio, sono quelle di alcuni alti dirigenti del suo partito, come il senatore Gian Marco Centinaio, che supplica la presenza di Berlusconi e mal digerisce quella di CasaPound Italia”. Lo afferma in una nota Simone Di Stefano, vice presidente di CasaPound Italia. “
Come si può sostenere la battaglia contro l’Euro, contro l’immigrazione, contro le ingerenze di Bruxelles, dire di guardare al Front National di Marine Le Pen, e poi invocare la presenza di chi fino all’altro ieri governava (e oggi governa di nascosto) insieme a Renzi in Italia e insieme a Juncker e alla Merkel in Europa?” – si chiede ancora Di Stefano. “Non sono questi i presupposti tracciati dal segretario della Lega Nord ed è evidente che alcuni suoi dirigenti si rifiutino di ascoltarlo”. “Dentro la Lega in molti non sembrano così felici del nuovo corso inaugurato da Salvini – prosegue Di Stefano – e tra questi sembra figurare proprio Centinaio, molto preoccupato di spaventare moderati e centristi con toni “troppo esasperati”. Per fortuna non la pensano come lui le migliaia di militanti della Lega Nord che hanno applaudito alla presenza di CasaPound nelle manifestazioni di Milano e Roma”. “Anche a Roma e nel Lazio, il neo commissario di Noi con Salvini Centinaio, tenga ben presente che i romani non sono disposti ad accettare lezioni di “lumbard” da nessuno, soprattutto se la proposta è quella di puntare sui riciclati degli altri partiti del centrodestra e di appoggiare alleanze improbabili con ricchi e potenti costruttori come Alfio Marchini”

1 commento:

  1. Mi pare che il senatore Volpi abbia pasticciato abbastanza in questa direzione....

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