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La Lega si slega al sud: non decolla in Puglia “Noi con Salvini”tra litigi e commissariamenti

Acque agitate in casa Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega nord per l'indipendenza della Padania. Nell'ultimo fine settimana è scoppiata una nuova bega. Dopo Roma anche in Puglia. I due leader pugliesi del movimento leghista, Sasso e Giordano, dopo le elezioni regionali, nelle quali Noi con Salvini ha conquistato il 2,2% dei consensi, hanno dato vita ad un duro scontro che ha messo in seria difficoltà il neonato partito in tutta la Puglia.
Il corriere salentino, con un interessante articolo, ci racconta questa nuova bega pugliese in casa Noi con Salvini, con un interessante articolo che proponiamo nella sua interezza.



La Lega si slega al sud: non decolla “Noi con Salvini”tra litigi e commissariamenti

 Prometteva grandi successi, dopo le conferenze in pompa magna a Roma, ma la Lega al sud non decolla. Certo, è presto per dire come andrà: non ci si può basare solo sulle regionali per capire se l’appeal che ha Salvini sull’elettorato del Mezzogiorno sia tramontato. In realtà, il leader della Lega gode ancora di un forte consenso in tutta Italia: è il più popolare dopo Renzi. Il centrodestra potrebbe affidarsi alla leadership del leader del Carroccio, ma la sua creatura al sud, “Noi con Salvini” non decolla: c’è ancora molto da fare. I due leader pugliesi del movimento leghista, Sasso e Giordano, dopo le regionali, si sono letteralmente azzannati: tra improperi e liti internettiane si è consumato uno scontro che ha messo in seria difficoltà il partito. La notizia del commissariamento è stata annunciata sul Corrieresalentino.it, ora Giordano esce allo scoperto e spiega le sue ragioni.

Purtroppo determinate liti e contrasti sono nati da due visioni differenti di gestire il coordinamento – spiega  il coordinatore di Noi con Salvini- Ho lottato ai fini di costruire in maniera concreta sul territorio, creando iniziative e azioni atte a dare valore aggiunto al movimento ma anche al fine di rendere tangibile l’operato con riscontri pratici e utili per i fabbisogni dei cittadini”. Giordano spiega di essersi sempre attenuto alle direttive del movimento e ha in più occasioni pressato il direttivo nazionale pretendendo segnali e azioni concrete: ha chiesto interventi sulle questioni Xylella e Frecciarossa per il quale è stata fatta un’interrogazione parlamentare, grazie all’intervento del vicepresidente di NCS il senatore Raffaele Volpi. “Purtroppo però il collega adotta la linea dell’apparenza creando invece iniziative atte solo a far vedere la presenza sul territorio ma senza alcun supporto del DN ai fini risolutivi – spiega il leccese, bacchettando il rivale di Bari – E’ stata proprio la mia insistenza che ha portato il DN alla scelta di commissariare la Regione. Questa doppia linea continua a creare una divisione tra nord e sud Puglia, di cui una parte guarda al futuro personale e una al futuro del territorio”. Insomma, se Salvini pensava che fare una Lega in Puglia fosse facile, ora si è accorto di aver sbagliato: si è già scatenata la guerra tra baresi e leccesi e non sarà facile mettere le cose a posto.

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