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5 ottobre 1980: il giorno della morte di Nanni de Angelis nel ricordo di Francesco Mancinelli

Cinque anni fa, per il trentennale della morte di Nanni De Angelis, macellato dai poliziotti che lo avevano arrestato e trovato cadavere in cella il giorno dopo, pubblicavo questo post. Quello che segue è il commento scritto per l'occasione da Francesco Mancinelli, l'autore di Generazione '78. Lo ripropongo oggi, cinque anni dopo. Non solo perché anche stamattina il cielo è stato grigio e piovoso...

La morte di Nanni sprofondò tutti nel silenzio
Il cielo di questa mattina è grigio e piovoso, e non ricordo piu' come fosse trent'anni fa.
Ricordo solo che in molti uscimmo spezzati da quella maledetta giornata, per quella " calda estate del 1980 " che sembrava non volesse finire.
Non erano bastate a piegare " il movimento" le retate del 28 agosto e del 23 settembre;
non erano bastate le calunnie e le insinuazioni degli " istutzionali di destra " sulla responsabilità della strage di bologna , quegli ISTITUZIONALI sempre pronti a pararsi il culo, nei momenti di criticità.
In molti militanti, fino a quel 5 ottobre c'era ancora la volontà di riprendere la piazza, l'attività, la voglia di RESISTERE .
Poi la notizia trapelo'dai telegiornali, e come il rintocco di un tamburo, si consumo' tra le Tribu' della capitale, assediate e confuse, preda ormai di una deriva tardo-nichilista ed impolitica, che si stava facendo strada e che avrebbe fagocitato completamente i ragazzi della Generazione 78' , i guerreri senza sonno ...
La morte di Nanni sprofondò tutti nel silenzio e nell'angoscia , cosi' come la morte di Ettore arresto' i cuori di tutta Troia, che chino' gli sguardi rigonfi di pianto dalle mura di Pergamo.
A Nanni tocco' infine la triste sorte di essere tacciato come l'autore della Strage piu' infame della storia , cosi'come a Giorgio Vale , perchè lo Stato ha tentato di addossare ai morti, piu' volte, la nefandezza e la responsabilità della violenza "subita" ; ed infine pesa su questa vicenda tutta l'irresponsabilità di una società politica assassina ed imelle, nata da una storia senza onore che risale a 65 anni fà, e peggio ancora di una società civile completamente "levantinizzata" assolutamente complice; complice consapevole della Decadenza e del Tradimento.
Non so'cosa resta dopo trent'anni, in termini di "igiene umano" intendo; direi molto poco, ma perlomeno il ricordo non è spezzato.
Cosi' resta viva la leggenda di Nanni Uomo Libero, che seppe incarnare nella vita di tutti giorni, un modello semplicemente "umano", di forza e limpidezza, di rettitudine e adamantina purezza ; Lui oggi vive libero nelle sterminate praterie dei Campi Elisi, accanto a Suo/nostro fratello Giorgio, che lo ha raggiunto tragicamente a Marzo di quest'anno.
... Il cielo di questa mattina è grigio e piovoso, e non ricordo piu', come fosse trent'anni fa ...
Francesco Mancinelli

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