Vado a combattere per Putin. Un napoletano arrestato nel Donbass
(Gp)Francesco Estatico, giovane napoletano, di anni 22, nella giornata di sabato 19 settembre, sarebbe stato fermato dalle guardie di frontiera ucraine vicino a Donetsk, mentre cercava di unirsi ai separatisti filorussi. Lo conferma l'Ambasciata italiana a Kiev, dopo che la notizia è rimbalzata sui media ucraini, dal Lugansk News Today all'Ukrayinska Pravda.
Il collega Claudio Cartaldo sulla versione on line del quotidiano Il Giornale ci racconta la storia di questo giovane napoletano che ha tentato di unirsi all'esercito indipendente del Donbass
Vado a combattere per Putin". Italiano arrestato nel Donbass
Voleva arruolarsi per combattere al fianco dei filorussi. Un 22enne italiano sarebbe stato fermato sabato scorso dalle guardie di frontiera ucraine vicino a Donetsk.Secondo quanto riporta la stampa locale, Francesco Estatico avrebbe subito il fermo al checkpoint di Zaitseve. "Durante il controllo dei documenti e dopo un breve interrogatorio - riferisce il Servizio di controllo delle frontiere ucraine in un comunicato - le guardie di frontiera si sono rese conto della sua intenzione di prendere parte al conflitto armato nell'est assieme a gruppi armati illegali".
Alcune foto dell'arresto sono state poi divulgate sui social network da un noto attivista ucraino, Rodion Shovkoshytnyi. Sul suo profilo si vedono le immagini del passaporto di Estatico, il suo codice fiscale e una lettera in cui il ragazzo italiano spiegherebbe per iscritto che il suo intento era quello di unirsi "all'esercito indipendente del Donbass".
La notizia al momento non ha conferma ufficiale.
Alcune fonti diplomatiche sentite dall'Ansa precisano però che Estatico sarebbe stato fermato due volte, il 16 e il 19 settembre, ma che al momento sarebbe in stato di libertà.
Inoltre, secondo quanto si apprende da fonti dell’Esercito, Estatico avrebbe tentato per due volte il concorso per Volontario a ferma prefissata per un anno (Vfp1), ma in entrambi i casi la domanda è stata respinta per vizi formali.
Non un militare addestrato, dunque, ma un normale cittadino con la passione per l'Esercito che si è diretto nel Donbass per combattere al fianco dei ribelli ucraini.
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