Portici: centro d’accoglienza a villa Fernandez, CasaPound pronta a scendere in piazza
(Gp) A Portici, comune dell'hinterland partenopeo con la densità abitativa più alta del mondo è scoppiata una forte polemica per la destinazione d'uso di Villa Fernandez,( confiscata nel lontano 1988 al clan Rea, famiglia egemone tra Volla e Casalnuovo,) a pochi giorni dalla riconsegna dell'edificio al comune da parte dell'Arcidiocesi di Napoli.
Il sindaco Nicola Marrone ha pubblicamente annunciato che parte dell'imponente struttura, sita in via Diaz, sarà destinata ad ospitare famiglie di profughi provocando l'indignazione di centinaia di cittadini porticesi.
Casa Pound, in una nota, diffusa alla stampa dichiara: "contro l'arrivo degli immigrati a villa Fernandez siamo pronti a scendere in piazza al fianco dei cittadini.
Questo è il testo del comunicato stampa, diffusa da Vittorio Acuto, referente locale di Casa Pound che pubblichiamo nella sua interezza.
17 settembre: “Contro l’arrivo degli immigrati a villa Fernandez siamo pronti a scendere in piazza al fianco dei cittadini”. Queste le parole del referente locale di CasaPound Italia, Vittorio Acuto, a pochi giorni dell'annuncio del sindaco Marrone di trasformare l'antica villa porticese in un centro d'accoglienza per un numero non ...ancora precisato di profughi.
"Come a Torre del Greco lo scorso inverno, e come del resto in tutta Italia - spiega Acuto – diciamo no alla trasformazione in centro d'accoglienza di un edificio che dovrebbe essere il vanto del nostro territorio, e che invece è lasciato colpevolmente da anni all'abbandono; non siamo disposti a restare inermi ad assistere ai ‘professionisti’ dell'accoglienza e delle cooperative, i quali si arricchiscono sulla pelle degli italiani e speculano su quella degli immigrati, con il benestare del governo nazionale e delle istituzioni locali.
Accogliere immigrati in un Comune che ha un forte problema abitativo dovuto ad affitti a costi stratosferici e con numerosi cittadini che dal terremoto del 1980 vivono ancora in container con i tetti di amianto è un insulto ai Porticesi in difficoltà ”. “Molti cittadini ci hanno contattato per far sentire il loro disappunto su quanto sta per succedere. Noi - conclude Acuto - come sempre, siamo pronti a scendere in piazza al loro fianco e al fianco di tutti i Porticesi che non si arrendono".
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