Verona: Lega Nord e Forza Nuova vanno allo scontro ai due picchetti anti profughi
Due distinte e separate manifestazioni di protesta contro l'accoglienza dei migranti in Veneto sono stati promosse, in momenti differenti, dalla Lega Nord e da Forza Nuova nel quartiere veronese di Avesa.
Qui il video del Corriere del Veneto
In questa zona, da alcuni giorni, sono stati sistemati circa 200 profughi, sollevando le proteste e la preoccupazione dei residenti. Le due manifestazioni si sono tenute ad alcuni kilometri di distanza dalla tenuta agricola dove Costagrande dove sono ospitati i profughi.
Non sono mancati momenti di tensione tra Forza Nuova e Lega; i manifestanti hanno rischiato di venire a contatto, ma poi tutto si è risolto grazie alla massiccia preesenza di forze dell'ordine. Lo scontro fisico, per fortuna, è mancato, è volata una bottiglia, qualche spintone, tutto prontamente sedato dalle forze dell'ordine.
La Lega Nord, per questa manifestazione, in una città come Verona, suo feudo elettorale, ha portato in piazza una sessantina di militanti, ha srotolato bandiere di San Marco e striscioni nella piazza del paese, intorno alle ore 19. I militanti leghisti hanno urlato questo "simpatico" slogan Renzi scafista, Tosi collaborazionista. Al megafono si sono alternati il segretario provinciale e cittadino, Paolo Paternoster e Paolo Tosato, il presidente del consiglio comunale Luca Zanotto. Era presente alla manifestazione anche l'assessore alla sanità del governo veneto Luca Coletto. Gli oratori leghisti hanno più volte usato la parola invasione, descrivendo la situazione che si è venuta a creare a Costagrande, indegna per un paese che si proclama civile e progredito. D'altronde non è possibile ammassare centinaia di persone, in quel posto ed in quelle condizioni senza pensare che poi i profughi creino disordini.
Verso le ore 20, è comparso il corteo di Forza Nuova, alla cui testa compariva il seguente striscione : Stop business accoglienza, è finita la nostra pazienza.
A guidare la manifestazione di Forza Nuova c'era il coordinatore Luca Castellini che si è fermato di fronte ai leghisti urlando : "cittadini, la Lega vi prende in giro. E' da decenni nel sistema e non ha fatto nulla per evitare ciò di cui adesso si lamenta. La Lega, fino ad ieri, ha sostenuto a Verona, Flavio Tosi, che ora non fa niente".
Parole davvero forti quelle lanciate da Castellini che hanno ferito nell'orgoglio la militanza leghista, tanto da arrivare quasi ad una situazione di scontro, evitato grazie alla solerzia delle forze dell'ordine.
Il corteo di Fn ha proseguito fino a Costagrande, dove era atteso da un altro cordone della polizia, e da una ventina di antifascista veronesi che protestavano contro, a detta loro, ignobile strumentalizzazione dei razzisti della Lega e dei nazifascisti di Verona che non deve trovare spazio in città.
Qui il video del Corriere del Veneto
In questa zona, da alcuni giorni, sono stati sistemati circa 200 profughi, sollevando le proteste e la preoccupazione dei residenti. Le due manifestazioni si sono tenute ad alcuni kilometri di distanza dalla tenuta agricola dove Costagrande dove sono ospitati i profughi.
Non sono mancati momenti di tensione tra Forza Nuova e Lega; i manifestanti hanno rischiato di venire a contatto, ma poi tutto si è risolto grazie alla massiccia preesenza di forze dell'ordine. Lo scontro fisico, per fortuna, è mancato, è volata una bottiglia, qualche spintone, tutto prontamente sedato dalle forze dell'ordine.
La Lega Nord, per questa manifestazione, in una città come Verona, suo feudo elettorale, ha portato in piazza una sessantina di militanti, ha srotolato bandiere di San Marco e striscioni nella piazza del paese, intorno alle ore 19. I militanti leghisti hanno urlato questo "simpatico" slogan Renzi scafista, Tosi collaborazionista. Al megafono si sono alternati il segretario provinciale e cittadino, Paolo Paternoster e Paolo Tosato, il presidente del consiglio comunale Luca Zanotto. Era presente alla manifestazione anche l'assessore alla sanità del governo veneto Luca Coletto. Gli oratori leghisti hanno più volte usato la parola invasione, descrivendo la situazione che si è venuta a creare a Costagrande, indegna per un paese che si proclama civile e progredito. D'altronde non è possibile ammassare centinaia di persone, in quel posto ed in quelle condizioni senza pensare che poi i profughi creino disordini.
Verso le ore 20, è comparso il corteo di Forza Nuova, alla cui testa compariva il seguente striscione : Stop business accoglienza, è finita la nostra pazienza.
A guidare la manifestazione di Forza Nuova c'era il coordinatore Luca Castellini che si è fermato di fronte ai leghisti urlando : "cittadini, la Lega vi prende in giro. E' da decenni nel sistema e non ha fatto nulla per evitare ciò di cui adesso si lamenta. La Lega, fino ad ieri, ha sostenuto a Verona, Flavio Tosi, che ora non fa niente".
Parole davvero forti quelle lanciate da Castellini che hanno ferito nell'orgoglio la militanza leghista, tanto da arrivare quasi ad una situazione di scontro, evitato grazie alla solerzia delle forze dell'ordine.
Il corteo di Fn ha proseguito fino a Costagrande, dove era atteso da un altro cordone della polizia, e da una ventina di antifascista veronesi che protestavano contro, a detta loro, ignobile strumentalizzazione dei razzisti della Lega e dei nazifascisti di Verona che non deve trovare spazio in città.
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