Roma: casale San Nicola, con l'ok del prefetto ospiterà i profughi". Casapound: "Ci opporremo"
di Giuseppe Parente
Un centinaio di profughi verranno ospitati nella ex scuola Socrate in località La Storta, periferia di Roma Nord. Ad annunciarlo è stato il prefetto Franco Gabrielli, che precisa : non so quando i richiedenti asilo arriveranno fisicamente, ma ogni momento è buono.
Il municipio XIV, tramite il suo presidente Valerio Barletta, si dice pronto ad affrontare questa difficile sfida che si chiama accoglienza, precisando che il prefetto Gabrielli ha autorizzato l'utilizzo dell'ex scuola privata Socrate in via del Casale di San Nicola per ospitare 100 persone richiedenti la protezione internazionale. Si tratta di uomini e donne, fuggiti dalle guerre del Mediterraneo, precisa Barletta.
Il si di Gabrielli era stato anticipato, alcuni giorni fa, da alcuni cittadini tra cui Alberto Meoni uno dei coordinatori del comitato Casale San Nicola che nei mesi scorsi, parallelamente ad alcuni movimenti di destra avevano dato vita ad alcune protesta contro l'arrivo dei migranti.
Gli attivisti di Casa Pound Italia, sono pronti a nuove proteste, come dichiarano in una nota, diffusa alla stampa, dove dichiarano : insieme ai residenti ci opporremo in tutti i modi all'arrivo dei profughi a Casale San Nicola. Per quasi 80 giorni siamo stati al fianco dei cittadini di Casale San Nicola per impedire che, contro ogni logica e minimo buon senso, in questo quartiere abitato da sole 250 famiglie fossero trasferiti cento migranti. Anche oggi, continua la nota di Casa Pound Italia,come sempre, saremo al presidio davanti alla ex scuola Socrate e all'assemblea pubblica fissata per le 21 per protestare contro l'assurda decisione del prefetto di stanziare il centro di accoglienza in un comprensorio isolato, prettamente rurale, dove non c'è illuminazione in strada, il primo esercizio commerciale è a oltre cinque chilometri e la fermata del primo mezzo di trasporto è a quattro chilometri. Un rischio insopportabile per la sicurezza dei cittadini e una follia
vista l'assoluta inadeguatezza della struttura.
Non possiamo accettare, continua la nota di Cp, la prepotenza con cui si decide di autorizzare quella che è a tutti gli effetti un'invasione, in aperto contrasto con la volontà unanime dei residenti. Indigna è che non si trovino i soldi per aprire gli asili nido o per dare una casa popolare agli italiani in difficoltà e si spendano invece milioni di euro per alimentare il business sugli immigrati", conclude la nota.
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