Giro di neri: profughi a Schio, Forza Nuova chiede le dimissioni del sindaco ed altre storie
Nel week end, causa eccessivo caldo, con temperature vicine ai 40 gradi, non ho aggiornato frequentemente il blog. Ci sono però alcune storie che meritano comunque di essere raccontate e quindi ispirandomi ad un vecchio ma sempre attuale modello giornalistico denominato il "giro di nera" do vita alla quinta puntata della rubrica Giro di neri.
Profughi a Schio, Forza Nuova: “Orsi si dimetta
(tratto da Vicenza Reporter)
“Orsi deve dimettersi, è indiscutibile che abbia tradito il mandato popolare conferitogli dai cittadini di Schio alle elezioni comunali”. Sono le dichiarazioni di Daniele Beschin, segretario provinciale di Forza Nuova, dopo che il sindaco di Schio ha concesso la Colonia di Pian delle Fugazze per l’arrivo di profughi, in accordo con la prefettura.Orsi non doveva scegliere il male minore – continua Beschin -, dopo le ventilate minacce del prefetto di portare i profughi in strutture vicine al centro di Schio. Doveva opporsi all’una e all’altra ipotesi, portando la cittadinanza di Schio in strada, ammanettandosi davanti al comune, lottando con ogni mezzo”.
“Ci chiediamo dove sia Zaia – prosegue Beschin -, dove siano le ruspe di Salvini. I leghisti hanno tradito e adesso devono risponderne di fronte al popolo”. Parole dure anche per il prefetto Soldà al quale i militanti di estrema destra, sottolineando una sua presunta “incapacità nel gestire il fenomeno a Vicenza” dicono che “l’accoglienza non è affatto un obbligo, tanto più quando non esistono le condizioni di sicurezza e quelle igienico sanitarie basilari”.
Forza Nuova conclude aprendo ad Alex Cioni ed al suo movimento Prima gli italiani: “Se ce lo chiederà saremo al suo fianco per bloccare sul nascere questa invasione a Schio, come già abbiamo fatto a Quinto di Treviso e in molti altri comuni del Veneto. Non abbiamo bisogno di slogan, non abbiamo bisogno di passerelle del presidente della Regione Veneto o del leader leghista, noi abbiamo bisogno solo di persone che scendano in strada per rivendicare il diritto di essere padroni del proprio destino, padroni del proprio territorio e custodi della propria identità
Casapound annaffia il giardino di piazza del Popolo: "Avete portato il deserto
( Tratto da il caffè)
Nella notte di venerdì azione goliardica di CasaPound Latina che innaffia le aiuole di Piazza del Popolo e lascia uno striscione davanti all'ingresso del Comune “Avete portato il deserto a Latina”. Venerdì notte i militanti di CasaPound “armati” di annaffiatoi hanno provveduto a bagnare le aiuole di Piazza del Popolo, ormai ridotte a deserto senza più nemmeno un filo d’erba. «Un’azione goliardica, per evidenziare lo stato in cui è ridotta la città, con giardini abbandonati, aiuole desertificate - spiega Marco Savastano responsabile del movimento -. In questi giorni di torrida estate, in città sembra di vivere in uno scenario post atomico. Questo “deserto” non è altro che l’emblema di una politica che ha fallito su tutti i fronti. Ora che si è entrati in campagna elettorale, fa sorridere vedere come i protagonisti della vecchia amministrazione parlino del bisogno di cambiare, accusandosi l’un l’altro di ricatti fatti o subìti. E inoltre la “finta” opposizione del PD, che per anni si è spartita qualche posticino, non sembra altro che una nuova Democrazia Cristiana, con i soliti Moscardelli e Forte a rappresentare il cosiddetto “nuovo”. Sarebbe poi ora che anche il Commissario Barbato, godendo di poteri straordinari, si dedicasse almeno alla risoluzione delle questioni più urgenti. Insomma, Latina come “deserto della politica”».
Striscioni e ‘sacchi di denaro’, protesta di CasaPound contro il rincaro della Tari
(Tratto da Chieti Today)
LANCIANO – Protesta del movimento CasaPound Italia per l’aumento del 6% della Tari deliberato dal Comune di Lanciano a seguito della vicenda relativa all’avvicendamento delle ditte incaricate della nettezza urbana nella città frentana. Uno striscione con la scritta ‘Rifiuti: lancianese paga e Tari' e sacchi dell’immondizia con sopra il simbolo dell’Euro sono stati posti per le vie cittadine, a simboleggiare la spesa aggiuntiva cui andranno incontro i cittadini lancianesi nel 2015.
“A dispetto dei proclami sulla riduzione delle tasse nel 2015, i lancianesi dovranno pagare una TARI maggiorata per l’incredibile vicenda che ha visto coinvolte l’amministrazione comunale e le ditte appaltatrici del servizio di nettezza urbana”. Così Nico Barone, responsabile lancianese CPI, in una nota. “Nell’avvicendamento delle due ditte, la Rieco e la Camassa, deliberato da una sentenza del Consiglio di Stato – continua Barone – la Rieco ha consegnato i mezzi per la raccolta in condizioni tali da essere totalmente inutilizzabili, costringendo il Comune a spendere 100.000 euro per la manutenzione straordinaria, e 135.000 per l’affitto di nuovi mezzi. Nel frattempo, la raccolta dei rifiuti ha subito un arresto, con grave danno per la cittadinanza”.
Appoggiamo pienamente la decisione del Comune di avviare una causa legale contro la Rieco per l’accaduto – conclude il responsabile lancianese CPI – ma non possiamo non chiederci se con una maggior vigilanza da parte dell’amministrazione non si sarebbe potuta evitare questa assai spiacevole situazione, che si tradurrà di fatto in un ulteriore aumento delle tasse per le famiglie lancianesi in un momento di difficoltà per l’economia cittadina”.
Profughi a Schio, Forza Nuova: “Orsi si dimetta
(tratto da Vicenza Reporter)
“Orsi deve dimettersi, è indiscutibile che abbia tradito il mandato popolare conferitogli dai cittadini di Schio alle elezioni comunali”. Sono le dichiarazioni di Daniele Beschin, segretario provinciale di Forza Nuova, dopo che il sindaco di Schio ha concesso la Colonia di Pian delle Fugazze per l’arrivo di profughi, in accordo con la prefettura.Orsi non doveva scegliere il male minore – continua Beschin -, dopo le ventilate minacce del prefetto di portare i profughi in strutture vicine al centro di Schio. Doveva opporsi all’una e all’altra ipotesi, portando la cittadinanza di Schio in strada, ammanettandosi davanti al comune, lottando con ogni mezzo”.
“Ci chiediamo dove sia Zaia – prosegue Beschin -, dove siano le ruspe di Salvini. I leghisti hanno tradito e adesso devono risponderne di fronte al popolo”. Parole dure anche per il prefetto Soldà al quale i militanti di estrema destra, sottolineando una sua presunta “incapacità nel gestire il fenomeno a Vicenza” dicono che “l’accoglienza non è affatto un obbligo, tanto più quando non esistono le condizioni di sicurezza e quelle igienico sanitarie basilari”.
Forza Nuova conclude aprendo ad Alex Cioni ed al suo movimento Prima gli italiani: “Se ce lo chiederà saremo al suo fianco per bloccare sul nascere questa invasione a Schio, come già abbiamo fatto a Quinto di Treviso e in molti altri comuni del Veneto. Non abbiamo bisogno di slogan, non abbiamo bisogno di passerelle del presidente della Regione Veneto o del leader leghista, noi abbiamo bisogno solo di persone che scendano in strada per rivendicare il diritto di essere padroni del proprio destino, padroni del proprio territorio e custodi della propria identità
Casapound annaffia il giardino di piazza del Popolo: "Avete portato il deserto
( Tratto da il caffè)
Nella notte di venerdì azione goliardica di CasaPound Latina che innaffia le aiuole di Piazza del Popolo e lascia uno striscione davanti all'ingresso del Comune “Avete portato il deserto a Latina”. Venerdì notte i militanti di CasaPound “armati” di annaffiatoi hanno provveduto a bagnare le aiuole di Piazza del Popolo, ormai ridotte a deserto senza più nemmeno un filo d’erba. «Un’azione goliardica, per evidenziare lo stato in cui è ridotta la città, con giardini abbandonati, aiuole desertificate - spiega Marco Savastano responsabile del movimento -. In questi giorni di torrida estate, in città sembra di vivere in uno scenario post atomico. Questo “deserto” non è altro che l’emblema di una politica che ha fallito su tutti i fronti. Ora che si è entrati in campagna elettorale, fa sorridere vedere come i protagonisti della vecchia amministrazione parlino del bisogno di cambiare, accusandosi l’un l’altro di ricatti fatti o subìti. E inoltre la “finta” opposizione del PD, che per anni si è spartita qualche posticino, non sembra altro che una nuova Democrazia Cristiana, con i soliti Moscardelli e Forte a rappresentare il cosiddetto “nuovo”. Sarebbe poi ora che anche il Commissario Barbato, godendo di poteri straordinari, si dedicasse almeno alla risoluzione delle questioni più urgenti. Insomma, Latina come “deserto della politica”».
Striscioni e ‘sacchi di denaro’, protesta di CasaPound contro il rincaro della Tari
(Tratto da Chieti Today)
LANCIANO – Protesta del movimento CasaPound Italia per l’aumento del 6% della Tari deliberato dal Comune di Lanciano a seguito della vicenda relativa all’avvicendamento delle ditte incaricate della nettezza urbana nella città frentana. Uno striscione con la scritta ‘Rifiuti: lancianese paga e Tari' e sacchi dell’immondizia con sopra il simbolo dell’Euro sono stati posti per le vie cittadine, a simboleggiare la spesa aggiuntiva cui andranno incontro i cittadini lancianesi nel 2015.
“A dispetto dei proclami sulla riduzione delle tasse nel 2015, i lancianesi dovranno pagare una TARI maggiorata per l’incredibile vicenda che ha visto coinvolte l’amministrazione comunale e le ditte appaltatrici del servizio di nettezza urbana”. Così Nico Barone, responsabile lancianese CPI, in una nota. “Nell’avvicendamento delle due ditte, la Rieco e la Camassa, deliberato da una sentenza del Consiglio di Stato – continua Barone – la Rieco ha consegnato i mezzi per la raccolta in condizioni tali da essere totalmente inutilizzabili, costringendo il Comune a spendere 100.000 euro per la manutenzione straordinaria, e 135.000 per l’affitto di nuovi mezzi. Nel frattempo, la raccolta dei rifiuti ha subito un arresto, con grave danno per la cittadinanza”.
Appoggiamo pienamente la decisione del Comune di avviare una causa legale contro la Rieco per l’accaduto – conclude il responsabile lancianese CPI – ma non possiamo non chiederci se con una maggior vigilanza da parte dell’amministrazione non si sarebbe potuta evitare questa assai spiacevole situazione, che si tradurrà di fatto in un ulteriore aumento delle tasse per le famiglie lancianesi in un momento di difficoltà per l’economia cittadina”.
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