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Alemanno prepara il ritorno di Alleanza Nazionale, Storace dice no.


Mancano quasi 70 giorni dall'assemblea della Fondazione Alleanza Nazionale chiamata a decidere circa una eventuale genesi di un nuovo partito sulle cenere di Fiuggi e già si scaldano i motori delle varie fazioni.
Oggi a Roma è stata  presentata la cosiddetta mozione dei quarantenni, vicina alla posizioni politico culturale di Gianni Alemanno, che come nobile obiettivo il gettare le basi per far risorgere il movimento politico di Alleanza Nazionale.
A presentare la mozione, alle ore 11, nella sala convegni del Grand Hotel Plaza di via del Corso, sono stati sei membri quarantenni dell’assemblea dell’ente, impegnati politicamente sul territorio: Sabina Bonelli, candidata alle recenti elezioni europee nelle liste di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Michele Facci, consigliere comunale di Forza Italia a Bologna, Fausto Orsomarso, consigliere regionale del gruppo misto in Calabria, Andrea Santoro, consigliere comunale eletto nelle file di Futuro e libertà poi transitato nel  Ncd-Area Popolare a Napoli, Gianluca Vignale, consigliere regionale di Forza Italia in Piemonte, e Alessandro Urzi candidato sindaco del centrodestra a Bolzano
I presentatori di questa mozione, senza ombra di dubbio, rappresentano un "campionario piuttosto vario di ciò che è politicamente rimasto dopo la diaspora del Popolo delle Libertà,  che va dagli aderenti al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, ai diversamente berlusconiani di destra fino a Fratelli d'Italia.

Contestualmente, è già partita una raccolta firme per coagulare intorno alla mozione il più alto numero di delegati possibile.
In queste ore si sta tenendo  il Comitato dei partecipanti di diritto e aderenti della Fondazione che dovranno gettare le basi per l'assemblea del 3 ottobre.
Un’assemblea, che si annuncia particolarmente infuocata, con due chiare fazioni in lotta tra di loro.
Da un lato i seguaci del leader della destra sociale Gianni Alemanno e gli orfani di Gianfranco Fini che guardano, con simpatia, alla nascita di un partito che possa vantare cassaforte e pedigree della disciolta Alleanza Nazionale da un altro i seguaci di Giorgia Meloni, decisi a contrastare il progetto in tutti i modi.
Francesco Storace che con Alemanno rappresentava la corrente della Destra Sociale nella destra di governo incarnata da Alleanza Nazionale erroneamente è stato inserito  tra i promotori di una iniziativa che vede protagonisti il gruppo dei quarantenni che hanno presentato una mozione alla fondazione An per ridare vita al partito di cui è stato un fondatore.
In una nota, diffusa su un noto social network, il segretario nazionale de la Destra precisa : sono un fondatore che non fa parte della Fondazione e  non sono interessato alle manovre in questione".

"L'affetto che provo ora per Alemanno - inversamente proporzionale al rapporto burrascoso che avemmo quando lui era sindaco di Roma e io all'opposizione - non significa, come è noto, condividere proprio tutti i percorsi che nascono dalla sua fertile attività.
 Più semplicemente - aggiunge Storace -  sono sinceramente solidale per quanto gli sta accadendo. Se dalla Fondazione AN nascerà davvero il partito a cui sono stato iscritto, vedrò di che cosa si tratta. Se si dovesse trattare - come leggo - di qualcosa di ostile al movimento della Meloni e persino alla Lega, dico subito che non sono interessato a mettermi di traverso rispetto alla nascita di un fronte della sovranità che veda protagonisti Matteo Salvini e lo stesso movimento di Fratelli d'Italia. Che, sul piano dei contenuti, rende davvero complicato un rapporto di tipo politico con Fini, schierato su posizioni diametralmente opposte, se pensiamo all'Europa, all'immigrazione e persino sulle questioni legate ai diritti civili.
"E comunque, nell'assenza di chiarezza che per ora registriamo, ci teniamo La Destra, che entro ottobre concluderà il tesseramento e andrà a congresso. Tra sabato e domenica, sul Giornale d'Italia, in occasione dell'ottavo anniversario della fondazione del nostro movimento, se ne saprà di più”, conclude il segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio

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