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Stormfront, al processo per odio razziale il sindaco di Lampedusa si costituisce parte civile

di Giuseppe Parente
C'è anche il sindaco di Lampedusa, Giuseppina Maria Nicolini, tra le persone prese di mira, con una serie di post ingiuriosi, dai partecipanti del forum di estrema destra «Stormfront Italia», sui cui animatori pende una richiesta di rinvio a giudizio firmata dalla procura di Roma. Il primo cittadino isolano, persona offesa nel procedimento insieme a Roberto Saviano, alla Comunità Ebraica, al presidente della Comunità di Sant'Egidio già Ministro pro tempore, Andrea Riccardi, e ad altri soggetti, ha depositato ieri  mattina in udienza - tramite il suo legale, l'avvocato Daniela Ciancimino - la costituzione di parte civile. I 39 imputati, accusati a seconda delle posizioni di diffusione d'idee fondate sull'odio razziale ed etnico, diffamazione e minacce, tra il 2011 e il 2012, avrebbero pubblicato sulla sezione italiana del forum «Stormfront», numerosi post contro immigrati, ebrei e personalità istituzionali e rom. In particolare, alcuni di loro, dopo un'intervista rilasciata da Giuseppina Nicolini, nella quale si esprimeva sugli sbarchi dei migranti auspicando il loro approdo a Lampedusa piuttosto che la loro morte in mare, avrebbero postato pesanti ingiurie e minacce nei suoi confronti. In uno dei post pubblicati sul sito internet, tra gli imputati c'è anche chi ha manifestato il suo odio nei confronti della Nicolini esprimendosi così: «Meriterebbe che la sua casa venisse derubata dopodiché data alle fiamme che venisse stuprata da un'orda di subumani che tanto ama». La prossima udienza del procedimento è fissata per il  luglio, quando il gup potrebbe già esprimersi sulle costituzioni di parte civile presentate.

2 commenti:

  1. L'elenco delle parti civili è un po' più lungo:
    http://mauriziodangelo.blogspot.it/2015/05/sf-udienza-preliminare.html
    O scrivete tutti i nomi oppure nessuno.
    Non capisco quali timori abbiate.

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