Oggi il corteo nazionale a Gorizia: CasaPound a lutto per la morte di un giovane militante
Scenderanno in piazza "con il lutto al braccio" (metaforicamente) i militanti di CasaPound, impegnati oggi nella manifestazione nazionale di Gorizia: giovedì è tragicamente scomparso un loro camerata, l'alpino paracadutista Fabio Comini, 26 anni, per un guasto al suo paracadute durante un lancio di esercitazione. C'è tensione nella città isontina, perché in contemporanea con il corteo celebrativo del centenario dell'entrata dell'Italia nella "Grande Guerra" è in programma anche una contromanifestazione antifascista con una significativa presenza di immigrati senza permesso di soggiorno. Così come ci sarà tensione domani a Trento e a Bolzano, per la decisione di non esporre il tricolore. Il leader bolzanino di CP, Andrea Bonazza, salito agli onori della cronaca per l'elezione in consiglio comunale e il successivo "trappolone" della Zanzara, ha proposto una soluzione semplice: siano i cittadini italiani a tirare fuori i tricolori.
di Giuseppe Parente
Oggi Casa Pound Italia scende in piazza a Gorizia, per celebrare il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Una manifestazione corteo, che ha come motto “Risorgi, combatti e vinci” che non poteva non suscitare il solito copione, fatto di petizioni, interrogazioni parlamentari, richieste di annullamento, come quella effettuata da Il Comitato Nazionale de “L’Altra Europa con Tsipras” che ha chiesto al prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto, di ritirare l’autorizzazione concessa a CasaPound per la manifestazione prevista per il 23 maggio 2015, in occasione della battaglia del Piave. Una manifestazione, a detta degli aderenti a l’Altra Europa, di chiaro stampo fascista, che quindi si pone in netto contrasto con la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza che nelle terre giuliane è costata tante vite umane. Al corteo è prevista, a detta degli organizzatori, la partecipazione di cinque mila aderenti a Casa Pound, che ha scelto il capoluogo isontino, teatro di battaglie della prima guerra mondiale e la data, sabato 23 maggio, viglia del conflitto per un evento simbolo. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica su un orgoglio nazionale, che a detta dei “tartarugati” è molto scarso, in Italia. Il luogo di ritrovo del corteo è il piazzale della Casa Rossa alle 13, dove confluiranno i diversi gruppo provenienti da tutto il Paese; la partenza, invece, è prevista per le 16. Casa Pound, salvo sorprese, da imputare esclusivamente a motivi di ordine pubblico, percorrerà le vie del centro toccando diversi luoghi simboli della città, tra cui il monumento del Fante e quello dedicato ad Enrico Toti, dove i partecipanti hanno previsto azioni simboliche. Per esempio, ogni gruppo porterà a Gorizia un sacchetto di terra della propria regione, per unirle assieme a simbolo dell’Unità nazionale. Al fine di evitare qualsiasi contatto con la contromanifestazione anti militarista ed antifascista organizzata dalle diverse anime della sinistra goriziana, le forze di polizia stanno monitorando, con massimo scrupolo, le fasi della preparazione. D’ altronde un corteo, quello di Casa Pound, con 5 mila partecipanti, anche se la Questura stima una partecipazione di 1200 persone circa, e la relativa contromanifestazione rappresentano numeri importanti per una città di medie dimensioni come Gorizia.
di Giuseppe Parente
Oggi Casa Pound Italia scende in piazza a Gorizia, per celebrare il centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Una manifestazione corteo, che ha come motto “Risorgi, combatti e vinci” che non poteva non suscitare il solito copione, fatto di petizioni, interrogazioni parlamentari, richieste di annullamento, come quella effettuata da Il Comitato Nazionale de “L’Altra Europa con Tsipras” che ha chiesto al prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto, di ritirare l’autorizzazione concessa a CasaPound per la manifestazione prevista per il 23 maggio 2015, in occasione della battaglia del Piave. Una manifestazione, a detta degli aderenti a l’Altra Europa, di chiaro stampo fascista, che quindi si pone in netto contrasto con la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza che nelle terre giuliane è costata tante vite umane. Al corteo è prevista, a detta degli organizzatori, la partecipazione di cinque mila aderenti a Casa Pound, che ha scelto il capoluogo isontino, teatro di battaglie della prima guerra mondiale e la data, sabato 23 maggio, viglia del conflitto per un evento simbolo. L’obiettivo è quello di richiamare l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica su un orgoglio nazionale, che a detta dei “tartarugati” è molto scarso, in Italia. Il luogo di ritrovo del corteo è il piazzale della Casa Rossa alle 13, dove confluiranno i diversi gruppo provenienti da tutto il Paese; la partenza, invece, è prevista per le 16. Casa Pound, salvo sorprese, da imputare esclusivamente a motivi di ordine pubblico, percorrerà le vie del centro toccando diversi luoghi simboli della città, tra cui il monumento del Fante e quello dedicato ad Enrico Toti, dove i partecipanti hanno previsto azioni simboliche. Per esempio, ogni gruppo porterà a Gorizia un sacchetto di terra della propria regione, per unirle assieme a simbolo dell’Unità nazionale. Al fine di evitare qualsiasi contatto con la contromanifestazione anti militarista ed antifascista organizzata dalle diverse anime della sinistra goriziana, le forze di polizia stanno monitorando, con massimo scrupolo, le fasi della preparazione. D’ altronde un corteo, quello di Casa Pound, con 5 mila partecipanti, anche se la Questura stima una partecipazione di 1200 persone circa, e la relativa contromanifestazione rappresentano numeri importanti per una città di medie dimensioni come Gorizia.
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