Impresentabili, Tilgher replica a De Leo: la lezione di Mussolini appartiene alla storia ma è ancora valida
di Giuseppe Parente
Il Fronte Nazionale, movimento politico identitario, nato nel lontano settembre 1997 da un gruppo di fuoriusciti dal Movimento Sociale Fiamma Tricolore, di cui si erano perse le traccia, torna, in grande stile, a far parlare di sé.
L’occasione propizia viene data dalle elezioni regionali campane previste per domenica 31 maggio, dove risulta candidato nel collegio di Napoli, nella aggregazione civica Campania in rete, Vincenzo De Leo, un ex grillino segretario cittadino del Fronte Nazionale di Casal di Principe. A fare scandalo il fatto che la lista sia a sostegno del candidato di centrosinistra Vincenzo De Luca: e perciò De Leo è diventato subito "un impresentabile"
In esclusiva per i lettori di www.fascinazione.info Adriano Tilgher, risponde ad alcune mie domande. Il leader del Fronte Nazionale, che la qualifica di "impresentabile" se la guadagnò nel 2006, quando il suo movimento era apparentato con Forza nuova e Alternativa sociale di Alessandra Mussolini in una lista che sosteneva Silvio Berlusconi e che per poche migliaia di voti non elesse deputati come migliore risultato di coalizione sotto il quorum.
Chi è e cosa rappresenta all’interno del Fronte Nazionale Vincenzo De Leo?
Vincenzo De Leo si è avvicinato da alcuni mesi al Fronte Nazionale e ci sta aiutando nella costruzione del Fronte in Campania.
Noi stiamo riorganizzando il Fronte e non abbiamo ritenuto opportuno presentarci alle elezioni regionali anche perché gravose dal punto di vista economico. Ai nostri militanti ed ai simpatizzanti abbiamo lasciato ampia autonomia e, nel caso si fossero voluti candidare, avrebbero potuto farlo solo in liste civiche che rappresentassero una trasversalità e senza in alcun modo coinvolgere il Fronte.
In un'intervista, rilasciata a Nino Femiani del Corriere del Mezzogiorno, Vincenzo De Leo sostiene di non aver la tessera del Fronte Nazionale ma di esserne comunque il segretario cittadino a Casal di Principe, in provincia di Caserta, come puoi spiegare questa anomalia?
Uno dei primi slogan del Fronte Nazionale fu: nè destra, nè sinistra, Italiani. Riteniamo che la destra e la sinistra uniti ci hanno regalato i governi Monti, Letta e Renzi per liquidare quel che resta dell'Italia. Tutti questi partiti rappresentano i poteri forti che vogliono prendersi l'Italia costringendo i nostri giovani ad emigrare, gli imprenditori medio piccoli a fallire, delocalizzarsi o suicidarsi e... conoscete tutti l'odierna realtà. Hanno sfruttato la divisione, talvolta anche cruenta, tra destra e sinistra per fare i loro sporchi giochi tendenti a distruggere l'Italia per il loro squallido interesse personale.
Noi vogliamo fare il partito della gente, che non ce la fa più, che vuole riprendersi l'Italia tornando padroni a casa nostra, che ama questa terra, cacciando la classe politica di destra e di sinistra che ci ha ridotto in queste condizioni. A noi non interessa il passato politico di ognuno, ma vogliamo che nel presente ci si impegni per i valori, l'identità ed il sociale. Nelle nostre fila c'è gente chi viene da Rifondazione, dalla DC, dal MSI, dal socialismo, dai liberali dai 5stelle, dalla Lega. Il comune cammino è dato dal recupero della sovranità in tutti i campi, dalla ricostruzione dello stato sociale, dalla lotta senza quartiere alla corruzione (i cui profitti devono essere restituiti), dal ricreare il senso della comunità e lo spirito autentico di solidarietà.
Nella stessa intervista De Leo ha precisato: accostare il mio nome a quello di Mussolini è una cosa che mi fa tremare. E se per Tilgher è pubblicità gratuita, io ne pago le conseguenze. E le pene. Cosa rispondi in merito?
Per me Mussolini è consegnato alla storia, ma il suo insegnamento ha ancora enormi margini di utilità per il futuro. Non devo essere io a ricordare la grande crescita sociale che l’ Italia deve alle idee maturate in quegli anni: voto alle donne, scuola dell'obbligo, magistratura del lavoro, INPS, Opera Maternità e Infanzia, colonie estive ecc. Ma il Fronte pone la sua ragione di essere sulle idee ed accetta al suo interno tutti coloro che vogliono condividerle. I temi della storia saranno materia di discussione ed approfondimento degli storici, ma non possiamo dividerci su questo. La situazione è difficile c'è bisogno di tutti gli Italiani per vincere e cacciare tutti i traditori d'Italia che hanno governato in questi anni.
Il Fronte Nazionale, movimento politico identitario, nato nel lontano settembre 1997 da un gruppo di fuoriusciti dal Movimento Sociale Fiamma Tricolore, di cui si erano perse le traccia, torna, in grande stile, a far parlare di sé.
L’occasione propizia viene data dalle elezioni regionali campane previste per domenica 31 maggio, dove risulta candidato nel collegio di Napoli, nella aggregazione civica Campania in rete, Vincenzo De Leo, un ex grillino segretario cittadino del Fronte Nazionale di Casal di Principe. A fare scandalo il fatto che la lista sia a sostegno del candidato di centrosinistra Vincenzo De Luca: e perciò De Leo è diventato subito "un impresentabile"
In esclusiva per i lettori di www.fascinazione.info Adriano Tilgher, risponde ad alcune mie domande. Il leader del Fronte Nazionale, che la qualifica di "impresentabile" se la guadagnò nel 2006, quando il suo movimento era apparentato con Forza nuova e Alternativa sociale di Alessandra Mussolini in una lista che sosteneva Silvio Berlusconi e che per poche migliaia di voti non elesse deputati come migliore risultato di coalizione sotto il quorum.
Chi è e cosa rappresenta all’interno del Fronte Nazionale Vincenzo De Leo?
Vincenzo De Leo si è avvicinato da alcuni mesi al Fronte Nazionale e ci sta aiutando nella costruzione del Fronte in Campania.
Noi stiamo riorganizzando il Fronte e non abbiamo ritenuto opportuno presentarci alle elezioni regionali anche perché gravose dal punto di vista economico. Ai nostri militanti ed ai simpatizzanti abbiamo lasciato ampia autonomia e, nel caso si fossero voluti candidare, avrebbero potuto farlo solo in liste civiche che rappresentassero una trasversalità e senza in alcun modo coinvolgere il Fronte.
In un'intervista, rilasciata a Nino Femiani del Corriere del Mezzogiorno, Vincenzo De Leo sostiene di non aver la tessera del Fronte Nazionale ma di esserne comunque il segretario cittadino a Casal di Principe, in provincia di Caserta, come puoi spiegare questa anomalia?
Uno dei primi slogan del Fronte Nazionale fu: nè destra, nè sinistra, Italiani. Riteniamo che la destra e la sinistra uniti ci hanno regalato i governi Monti, Letta e Renzi per liquidare quel che resta dell'Italia. Tutti questi partiti rappresentano i poteri forti che vogliono prendersi l'Italia costringendo i nostri giovani ad emigrare, gli imprenditori medio piccoli a fallire, delocalizzarsi o suicidarsi e... conoscete tutti l'odierna realtà. Hanno sfruttato la divisione, talvolta anche cruenta, tra destra e sinistra per fare i loro sporchi giochi tendenti a distruggere l'Italia per il loro squallido interesse personale.
Noi vogliamo fare il partito della gente, che non ce la fa più, che vuole riprendersi l'Italia tornando padroni a casa nostra, che ama questa terra, cacciando la classe politica di destra e di sinistra che ci ha ridotto in queste condizioni. A noi non interessa il passato politico di ognuno, ma vogliamo che nel presente ci si impegni per i valori, l'identità ed il sociale. Nelle nostre fila c'è gente chi viene da Rifondazione, dalla DC, dal MSI, dal socialismo, dai liberali dai 5stelle, dalla Lega. Il comune cammino è dato dal recupero della sovranità in tutti i campi, dalla ricostruzione dello stato sociale, dalla lotta senza quartiere alla corruzione (i cui profitti devono essere restituiti), dal ricreare il senso della comunità e lo spirito autentico di solidarietà.
Nella stessa intervista De Leo ha precisato: accostare il mio nome a quello di Mussolini è una cosa che mi fa tremare. E se per Tilgher è pubblicità gratuita, io ne pago le conseguenze. E le pene. Cosa rispondi in merito?
Per me Mussolini è consegnato alla storia, ma il suo insegnamento ha ancora enormi margini di utilità per il futuro. Non devo essere io a ricordare la grande crescita sociale che l’ Italia deve alle idee maturate in quegli anni: voto alle donne, scuola dell'obbligo, magistratura del lavoro, INPS, Opera Maternità e Infanzia, colonie estive ecc. Ma il Fronte pone la sua ragione di essere sulle idee ed accetta al suo interno tutti coloro che vogliono condividerle. I temi della storia saranno materia di discussione ed approfondimento degli storici, ma non possiamo dividerci su questo. La situazione è difficile c'è bisogno di tutti gli Italiani per vincere e cacciare tutti i traditori d'Italia che hanno governato in questi anni.
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