Cuori neri reloaded/8 Telese annuncia il cambio di copertina, ma per qualcuno non è sufficiente
'OGGI SPERLING ANNUNCERA' UNA NUOVA COPERTINA DI CUORI NERI. DOPO TANTO DIBATTITO UNA DECISIONE IMPORTANTE, CORAGGIOSA E (CREDO) SENZA PRECEDENTI''
Il tweet di Luca Telese segna un punto di svolta ma non chiude il clamoroso bordello scatenato dalla riedizione di Cuori neri. Perché oramai una buona parte della fascisteria non si è contentato del lodo Barbadillo e punta al cuore del problema: non si può accostare Carminati ai martiri. Dimenticando che anche lui è una vittima della brutalità poliziesca. Latitante per i Nar, gli sparano in testa perché al valico di frontiera pensavano passasse Cavallini. Gli è andata bene e ha perso un occhio. Io, come è noto, non ero d'accordo già dieci anni fa sull'esclusione delle vittime non innocenti. Ma continuiamo con la rassegna di stampa e social network, sempre curata da Giuseppe Parente:
Ora saranno pure convinti di aver rimediato all'orrore. Invece nulla cambia!!!
Come ho avuto modo di spiegare personalmente a Luca Telese (che mi ha chiamato mercoledì sera per provare a spiegare le sue ragioni), quella copertina mi fa schifo. Ma il problema principale è che lui ha scritto una prefazione citando Carminati.
Quindi, collegando con un infame filo nero logico le storie dei "Cuori Neri", morti a causa della loro militanza politica, con chi ha scelto di intraprendere un percorso criminale, al di là di quelle che fossero le sue idee. Quindi, a prescindere dal suo passato, oggi Carminati è quello. Se lo si accosta ai "Cuori Neri", di fatto si è deciso di contaminare quella storia politica con una storia criminale.
Certe motivazioni intellettualoidi sono forzature inaccettabili per giustificare un'operazione commerciale di pessimo gusto.
È come se io, nella mia bella Sardegna, dopo l'intensa militanza mi fossi dato ai sequestri di persona. Per poi essere inserito in un libro che parla di militanza, fede politica, scontri di piazza, con la 'dotta motivazione' che ci sarebbe un filo nero logico tra le due scelte di campo.
Fabio Meloni
Accostare, per chiare ragioni di marketing, i martiri grazie alle cui storie ha guadagnato notorietà e considerazione a nebulose storie di criminalità (le cui figure di spicco sono Buzzi e Odovain) è un abominio senza parole. Mia sorella ha chiesto a chi abbia amicizia su facebook con lui e con lei di cancellarla dalle amicizie... Pensavo fosse eccessivo. Poi ho visto questa copertina e faccio mia la stessa richiesta. Se avete amicizia con Telese, per favore cancellate me.
Marcello De Angelis
Da ieri imperversa sui social la giusta polemica riguardo la nuova uscita del libro “CUORI NERI” ma soprattutto in merito alla copertina che ritrae la foto di Massimo Carminati associata alle VITTIME del terrorismo.
Affiancare il rogo, anzi, la STRAGE DI PRIMAVALLE con quell’immagine da subito provoca un DISGUSTO senza precedenti, e la sua pubblicazione non può avere nessun tipo di approvazione anche se la si propone come una genialata di marketing.
Semplicemente è un errore che qualcuno ha commesso e al quale qualcuno deve rimediare.
Qui non si tratta di portare rispetto alle vittime, si tratta di portare rispetto a chi ancora oggi le porta nel cuore, e non parlo solo di familiari o parenti.
Si tratta di capire perché ancora oggi speculi su quel sangue versato e ancora oggi perché ci sia la VOLONTA’ di nascondere la verità su cosa successe in quegli anni.
QUINDI VORREI RIVOLGERE UN APPELLO A TUTTI PER MANDARE UN MESSAGGIO DI SDEGNO ALL’EDITORE E FAR SÌ CHE QUESTO “ERRORE INVOLONTARIO” VENGA RISOLTO.
Giampaolo Mattei
Mettendo in copertina della riedizione del best seller "Cuori neri" di Luca Telese il faccione di Carminati - laddove il libro parla di "martiri" di destra - la casa editrice ha suscitato esattamente il vespaio virale che sperava. Quando pubblicate un libro auguratevi di avere art director altrettanto scaltri
Massimiliano Griner
Qui potete leggere il contributo della testata Destra.it: Cuori neri e cuori aridi
Qui invece c'è il comunicato di Lorien.
Ecco infine i precedenti della saga:
7. Murelli e gli impresentabili
Il tweet di Luca Telese segna un punto di svolta ma non chiude il clamoroso bordello scatenato dalla riedizione di Cuori neri. Perché oramai una buona parte della fascisteria non si è contentato del lodo Barbadillo e punta al cuore del problema: non si può accostare Carminati ai martiri. Dimenticando che anche lui è una vittima della brutalità poliziesca. Latitante per i Nar, gli sparano in testa perché al valico di frontiera pensavano passasse Cavallini. Gli è andata bene e ha perso un occhio. Io, come è noto, non ero d'accordo già dieci anni fa sull'esclusione delle vittime non innocenti. Ma continuiamo con la rassegna di stampa e social network, sempre curata da Giuseppe Parente:
Ora saranno pure convinti di aver rimediato all'orrore. Invece nulla cambia!!!
Come ho avuto modo di spiegare personalmente a Luca Telese (che mi ha chiamato mercoledì sera per provare a spiegare le sue ragioni), quella copertina mi fa schifo. Ma il problema principale è che lui ha scritto una prefazione citando Carminati.
Quindi, collegando con un infame filo nero logico le storie dei "Cuori Neri", morti a causa della loro militanza politica, con chi ha scelto di intraprendere un percorso criminale, al di là di quelle che fossero le sue idee. Quindi, a prescindere dal suo passato, oggi Carminati è quello. Se lo si accosta ai "Cuori Neri", di fatto si è deciso di contaminare quella storia politica con una storia criminale.
Certe motivazioni intellettualoidi sono forzature inaccettabili per giustificare un'operazione commerciale di pessimo gusto.
È come se io, nella mia bella Sardegna, dopo l'intensa militanza mi fossi dato ai sequestri di persona. Per poi essere inserito in un libro che parla di militanza, fede politica, scontri di piazza, con la 'dotta motivazione' che ci sarebbe un filo nero logico tra le due scelte di campo.
Fabio Meloni
Accostare, per chiare ragioni di marketing, i martiri grazie alle cui storie ha guadagnato notorietà e considerazione a nebulose storie di criminalità (le cui figure di spicco sono Buzzi e Odovain) è un abominio senza parole. Mia sorella ha chiesto a chi abbia amicizia su facebook con lui e con lei di cancellarla dalle amicizie... Pensavo fosse eccessivo. Poi ho visto questa copertina e faccio mia la stessa richiesta. Se avete amicizia con Telese, per favore cancellate me.
Marcello De Angelis
Da ieri imperversa sui social la giusta polemica riguardo la nuova uscita del libro “CUORI NERI” ma soprattutto in merito alla copertina che ritrae la foto di Massimo Carminati associata alle VITTIME del terrorismo.
Affiancare il rogo, anzi, la STRAGE DI PRIMAVALLE con quell’immagine da subito provoca un DISGUSTO senza precedenti, e la sua pubblicazione non può avere nessun tipo di approvazione anche se la si propone come una genialata di marketing.
Semplicemente è un errore che qualcuno ha commesso e al quale qualcuno deve rimediare.
Qui non si tratta di portare rispetto alle vittime, si tratta di portare rispetto a chi ancora oggi le porta nel cuore, e non parlo solo di familiari o parenti.
Si tratta di capire perché ancora oggi speculi su quel sangue versato e ancora oggi perché ci sia la VOLONTA’ di nascondere la verità su cosa successe in quegli anni.
QUINDI VORREI RIVOLGERE UN APPELLO A TUTTI PER MANDARE UN MESSAGGIO DI SDEGNO ALL’EDITORE E FAR SÌ CHE QUESTO “ERRORE INVOLONTARIO” VENGA RISOLTO.
Giampaolo Mattei
Mettendo in copertina della riedizione del best seller "Cuori neri" di Luca Telese il faccione di Carminati - laddove il libro parla di "martiri" di destra - la casa editrice ha suscitato esattamente il vespaio virale che sperava. Quando pubblicate un libro auguratevi di avere art director altrettanto scaltri
Massimiliano Griner
Qui potete leggere il contributo della testata Destra.it: Cuori neri e cuori aridi
Qui invece c'è il comunicato di Lorien.
Ecco infine i precedenti della saga:
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