Marion contro Marine: la beffa del vecchio Jean Marie Le Pen nella guerra di successione
di Giuseppe Parente
Jean Marie Le Pen, storico fondatore del Front National passa il testimone alla sua pupilla Marion, la più giovane delle Le Pen, venticinquenne, da 3 anni deputata. Una decisone clamorosa, in pieno conflitto con la figlia Marine, attuale leader del partito da lui fondato nel 1972. segue il ritiro della sua candidatura alle prossime elezioni regionali previste per il mese di dicembre.
In una nota, diffusa alla stampa, Jean Marie Le Pen ha affermato :” abbandono anche se considero che sarei il migliore candidato possibile per il Front National. Se devo sacrificarmi per il futuro del partito, lo faro e non sarò certo io a danneggiare il movimento. D’altronde il 33% ottenuto lo scorso 25 maggio alle elezioni Europee sarebbe stato più che sufficiente per rivendicare il suo nome in testa alla lista del Fn per le regionali. Ma a bocciare la sua candidatura, per prima, era stata la figlia Marine, che lo ha clamorosamente e pubblicamente ripudiato la scorsa settimana dopo le ultime uscite filo collaborazioniste e antisemite.
Contro il padre Marine Le Pen, ha minacciato provvedimenti disciplinari, che potrebbero portare ad una inaspettata esclusione del vecchio Jean Marine dal partito, di cui è ancora presidente onorario. Jean Marie ha deciso di gettare la spugna, se e solo se, ad afferrarla sarebbe stata Marion, nipote prediletta e definita migliore capolista possibile alle elezioni regionali. Subito dopo il ritiro del nonno, la giovane Marion ha dichiarato di essere pronta a questa difficile sfida, accettando di fatto l’eredità lasciatagli dal vecchio fondatore del Fn.
Secondo il quotidiano francese Le Monde, sarebbe stata Marion a convincere il nonno ad abbandonare la candidatura anche per porre fine ad una polemica, tutta interna al partito, che dura da troppo tempo.
La giovane Marion è entrata a 18 nel Fn, a 22 anni è stata eletta al parlamento e politicamente può essere considerata meno nazional conservatrice di Marine quindi più vicina alle posizioni politico culturali di Jean Marie Le Pen. Ha diversi punti a suo favore, in primis la giovane età, che le consente di incarnare, nel migliore dei modi possibili, il rinnovamento del partito. In più ha l’affetto del nonno che è per i militanti del partito un segnale rassicurante di continuità ideale e politica. A tutto ciò aggiungiamo il carattere, degno di una vera Le Pen che non necessita di nessuna tutela politica, neanche quella di Bruno Gollnisch, fedele e storico collaboratore di Jean Marie
Jean Marie Le Pen, storico fondatore del Front National passa il testimone alla sua pupilla Marion, la più giovane delle Le Pen, venticinquenne, da 3 anni deputata. Una decisone clamorosa, in pieno conflitto con la figlia Marine, attuale leader del partito da lui fondato nel 1972. segue il ritiro della sua candidatura alle prossime elezioni regionali previste per il mese di dicembre.
In una nota, diffusa alla stampa, Jean Marie Le Pen ha affermato :” abbandono anche se considero che sarei il migliore candidato possibile per il Front National. Se devo sacrificarmi per il futuro del partito, lo faro e non sarò certo io a danneggiare il movimento. D’altronde il 33% ottenuto lo scorso 25 maggio alle elezioni Europee sarebbe stato più che sufficiente per rivendicare il suo nome in testa alla lista del Fn per le regionali. Ma a bocciare la sua candidatura, per prima, era stata la figlia Marine, che lo ha clamorosamente e pubblicamente ripudiato la scorsa settimana dopo le ultime uscite filo collaborazioniste e antisemite.
Contro il padre Marine Le Pen, ha minacciato provvedimenti disciplinari, che potrebbero portare ad una inaspettata esclusione del vecchio Jean Marine dal partito, di cui è ancora presidente onorario. Jean Marie ha deciso di gettare la spugna, se e solo se, ad afferrarla sarebbe stata Marion, nipote prediletta e definita migliore capolista possibile alle elezioni regionali. Subito dopo il ritiro del nonno, la giovane Marion ha dichiarato di essere pronta a questa difficile sfida, accettando di fatto l’eredità lasciatagli dal vecchio fondatore del Fn.
Secondo il quotidiano francese Le Monde, sarebbe stata Marion a convincere il nonno ad abbandonare la candidatura anche per porre fine ad una polemica, tutta interna al partito, che dura da troppo tempo.
La giovane Marion è entrata a 18 nel Fn, a 22 anni è stata eletta al parlamento e politicamente può essere considerata meno nazional conservatrice di Marine quindi più vicina alle posizioni politico culturali di Jean Marie Le Pen. Ha diversi punti a suo favore, in primis la giovane età, che le consente di incarnare, nel migliore dei modi possibili, il rinnovamento del partito. In più ha l’affetto del nonno che è per i militanti del partito un segnale rassicurante di continuità ideale e politica. A tutto ciò aggiungiamo il carattere, degno di una vera Le Pen che non necessita di nessuna tutela politica, neanche quella di Bruno Gollnisch, fedele e storico collaboratore di Jean Marie
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