La saga dell'Ugl tra mazzate e crisi isterica: e un sindacalista va in ospedale in prognosi riservata
di Giuseppe Parente
La saga dell’Ugl, il sindacato di destra sembra davvero non finire mai. L’ultima puntata di questa sceneggiata che ricorda le peggiori telenovela sudamericane, con tinte noir, è addirittura ospedaliera ed ha come assoluta protagonista l’ex segretaria nazionale ora deputata di Forza Italia, Renata Polverini. Per i non esperti di storia del sindacato nero e per i lettori di www.fascinazione.info farò un breve riassunto delle puntate precedenti. Circa un anno fa, la magistratura di Roma ha decapitato i vertici sindacali, indagando sulle spese, ritenute pazze, del segretario sindacale, l’irpino Giovanni Centrella, fedelissimo della Polverini. Nell’inchiesta sono venute fuori alcune carte di credito, tra cui una utilizzata dall’ex governatrice della Regione Lazio a New York nel corso di un suo viaggio privato. A questo punto un’ ala del sindacato, per lo più composta da lavoratori del settore della sicurezza, invoca una svolta moralizzatrice, trovandosi di fronte ad un muro eretto dalla Polverini e dai suoi fedelissimi. Un muro maggioritario all’interno del sindacato, tanto è vero che riesce ad imporre Paolo Capone come leader sindacale. Ma una settimana fa il tribunale civile di Roma rimuove Capone dall’ incarico. Nel sindacato ricomincia una lotta, senza quartiere, tra le due fazioni. Una lotta senza esclusione di colpi, anche con mazzate e risse. Martedì 10 febbraio abbiamo l’ultima puntata della telenovela Ugl. Intorno alle ore 17, nella sede della direzione nazionale del sindacato irrompe, con tanto di borsa firmata Hermes, la deputata Renata Polverini. Entra in una stanza dove erano presenti alcuni suoi avversari sindacali. Secondo alcune testimonianze, la Polverini si avvicina a Danilo Scipo, segretario nazionale dei forestali, prima lo insulta e poi lo schiaffeggia pubblicamente. Danilo Scipo, da vero galantuomo non reagisce. Da questo momento in poi le versioni dei fatti non coincidono più. Per alcuni Renata Polverini sviene e fa chiamare un’ambulanza, mentre per altri ha un semplice attacco, di natura isterica. A cercare di chiarire gli accadimenti ci pensa una nota, diffusa dal sindacato nel tardo pomeriggio di martedì: la parlamentare forzista è entrata nella sede confederale del sindacato, in via Botteghe oscure, e si è avventata fisicamente contro Danilo Scipo, segretario nazionale dei forestali. Noi di Ugl territorio ignoriamo i motivi del gesto ma abbiamo avvisato la forza pubblica alla quale chiediamo che non ci faccia mancare mai la tutela che sino ad oggi ci ha assicurato. Il giorno precedente vi era stato però un ferimento di un dirigente sindacale barese, Vincenzo Abbrescia, tutt’ora ricoverato in ospedale, in prognosi riservata. Il dirigente sindacale, uscendo dalla sede nazionale dell’Ugl incontra il rimosso leader Paolo Capone che lo aggredisce con violenza. Cadendo avrebbe sbattuto la testa contro un’auto dei carabinieri in sosta. Di fronte a questa notizia, degna delle brevi di cronaca nera, Salvatore Muscarella, candidato alla segreteria del sindacato da parte del fronte anti polverini diffonde un comunicato stampa: esprimo solidarietà all’amico e collega Danilo Scipo, come anche per Vincenzo Abbrescia che purtroppo è ancora in ospedale, in prognosi riservata. Alla prossima puntata. Chi vivrà vedrà.
La saga dell’Ugl, il sindacato di destra sembra davvero non finire mai. L’ultima puntata di questa sceneggiata che ricorda le peggiori telenovela sudamericane, con tinte noir, è addirittura ospedaliera ed ha come assoluta protagonista l’ex segretaria nazionale ora deputata di Forza Italia, Renata Polverini. Per i non esperti di storia del sindacato nero e per i lettori di www.fascinazione.info farò un breve riassunto delle puntate precedenti. Circa un anno fa, la magistratura di Roma ha decapitato i vertici sindacali, indagando sulle spese, ritenute pazze, del segretario sindacale, l’irpino Giovanni Centrella, fedelissimo della Polverini. Nell’inchiesta sono venute fuori alcune carte di credito, tra cui una utilizzata dall’ex governatrice della Regione Lazio a New York nel corso di un suo viaggio privato. A questo punto un’ ala del sindacato, per lo più composta da lavoratori del settore della sicurezza, invoca una svolta moralizzatrice, trovandosi di fronte ad un muro eretto dalla Polverini e dai suoi fedelissimi. Un muro maggioritario all’interno del sindacato, tanto è vero che riesce ad imporre Paolo Capone come leader sindacale. Ma una settimana fa il tribunale civile di Roma rimuove Capone dall’ incarico. Nel sindacato ricomincia una lotta, senza quartiere, tra le due fazioni. Una lotta senza esclusione di colpi, anche con mazzate e risse. Martedì 10 febbraio abbiamo l’ultima puntata della telenovela Ugl. Intorno alle ore 17, nella sede della direzione nazionale del sindacato irrompe, con tanto di borsa firmata Hermes, la deputata Renata Polverini. Entra in una stanza dove erano presenti alcuni suoi avversari sindacali. Secondo alcune testimonianze, la Polverini si avvicina a Danilo Scipo, segretario nazionale dei forestali, prima lo insulta e poi lo schiaffeggia pubblicamente. Danilo Scipo, da vero galantuomo non reagisce. Da questo momento in poi le versioni dei fatti non coincidono più. Per alcuni Renata Polverini sviene e fa chiamare un’ambulanza, mentre per altri ha un semplice attacco, di natura isterica. A cercare di chiarire gli accadimenti ci pensa una nota, diffusa dal sindacato nel tardo pomeriggio di martedì: la parlamentare forzista è entrata nella sede confederale del sindacato, in via Botteghe oscure, e si è avventata fisicamente contro Danilo Scipo, segretario nazionale dei forestali. Noi di Ugl territorio ignoriamo i motivi del gesto ma abbiamo avvisato la forza pubblica alla quale chiediamo che non ci faccia mancare mai la tutela che sino ad oggi ci ha assicurato. Il giorno precedente vi era stato però un ferimento di un dirigente sindacale barese, Vincenzo Abbrescia, tutt’ora ricoverato in ospedale, in prognosi riservata. Il dirigente sindacale, uscendo dalla sede nazionale dell’Ugl incontra il rimosso leader Paolo Capone che lo aggredisce con violenza. Cadendo avrebbe sbattuto la testa contro un’auto dei carabinieri in sosta. Di fronte a questa notizia, degna delle brevi di cronaca nera, Salvatore Muscarella, candidato alla segreteria del sindacato da parte del fronte anti polverini diffonde un comunicato stampa: esprimo solidarietà all’amico e collega Danilo Scipo, come anche per Vincenzo Abbrescia che purtroppo è ancora in ospedale, in prognosi riservata. Alla prossima puntata. Chi vivrà vedrà.
Nessuno ha gonfiato Malcotti , cane fedele del prode Augello e sputato in faccia alla Polverini che ha distrutto con la sua classe dirigente di corrotti il sindacato nazionale? Polverini che ha perfino infamato Casa Pound per la munnezza ed il caos prodotto in questo deleritto sindacato …?
RispondiEliminaTutto a tempo debito sara’ saldato …
Penosi e raccapricianti individui prodotti dalla destra levantina ed istituzionale degli ultimi 20 anni