Arrestato in Sardegna con un chilo di cocaina Mauro Addis, il bandito transitato da Vallanzasca ai Nar
OLBIA. Non se l’aspettavano, i finanzieri. Quando avant’ieri sera hanno cominciato una serie di controlli in via Aldo Moro, via più trafficata di Olbia, tutto pensavano di trovarsi davanti - automobilisti ubriachi (capita spesso), o senza l’assicurazione (anche questo succede sempre più frequentemente), o con qualche arma sotto il sedile (alcuni casi sono stati registrati anche recentemente) - ma non un corriere della droga. Uno particolare, poi: un ex componente dei Nar, i Nuclei armati rivoluzionari, una frangia dell’estremismo di destra con bombe e delitti nella biografia. Uno che aveva contatti a Olbia, come stanno cercando di scoprire in queste ore i finanzieri comandati da Danilo Lucarelli. Eppure, così è andata. Perché quando hanno fermato un sessantenne, e hanno scoperto che aveva nell’auto un chilo di cocaina, hanno poi saputo che si trattava di Mauro Addis, 61 anni, originario di Carbonia, ma da anni residente a Milano. Uno che è stato in carcere, come hanno accertato in Procura a Tempio, per omicidio quando era nei Nar. Aveva avuto 30 anni di carcere nei primi anni Ottanta e li stava scontando nel carcere di Opera, quando - in regime di semilibertà, periodo in cui era diventato un detenuto modello e in cui aveva conseguito la laurea in architettura - fu nuovamente arrestato. Era il 1995 e la polizia l’aveva bloccato su un’auto di cui aveva clonato la targa: usava quella che apparteneva a un magistrato milanese dell’antimafia e, secondo gli investigatori, stava preparando una attentato con un altro magistrato milanese e un altro colpo con l’uso di un bazooka. Una storia, la sua, di criminalità organizzata che si intrecciava con quella di matrice politica (aveva contatti con Renato Vallanzasca). Una storia da cui sembra essere uscito fuori. Fino all’altra sera.
Dopo l’arresto di ieri dell’ex terrorista Mauro Addis i militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Sassari, hanno intercettato e fermato nella serata il complice che si stava dando alla fuga. I finanzieri del Gruppo di Olbia, al comando del tenente colonnello Danilo Lucarelli, a poche ore dal primo intervento hanno ricostruito tutti i movimenti dell’arrestato e, dopo una scrupolosa analisi degli elementi via via raccolti, sono risaliti a colui che aveva fornito l’automobile con lo stupefacente celato a bordo. Si tratta di un cinquantottenne disoccupato con modesti precedenti di polizia, originario della provincia di Cosenza e proveniente da Paderno Dugnano (Milano). Giunto a Olbia appena tre giorni fa, l'uomo stava dandosi alla fuga non appena avvedutosi dell’arresto del complice. Il complice di Addis è stato intercettato e sottoposto a fermo a bordo del traghetto per Livorno, prima che salpasse. Il fermato è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tempio. L'udienza di convalida si terrà il 6 febbraio
Mah ... non esagererei con titoli a sensazione ...
RispondiEliminaAddis ha fatto parte si della banda Vallanzasca all'epoca iniziale delle rapine .. Vallanzasca nel suo libro "Il fiore del Male" ne parla come di un ottimo autista cui però era stato chiesto con fermezza di mettere da parte le sue simpatie politiche ( roba già manifestatasi nel giro sanbabilino) che non dovevano minimamente influire sull'attività della banda.
E non risulta un suo particolare ruolo nemmeno nei rapporti oggettivo/strumentali avuti dalla banda con gli ordinovisti di Concutelli quando entrambe le strutture erano rifugiate a Roma in latitanza ... Vallanzasca e Concutelli furono arrestati a sole 24 ore di distanza e realisticamente grazie alle spiate di un unico "infame", Paolo Bianchi ...
Oltretutto Vallanzasca non ha mai nascosto le sue simpatie di sinistra ... anche se nemmeno queste dovevano minimamente, nella logica della banda, influire sulle attività.
E poi, con l'arresto di Vallanzasca e di gran parte della banda, Addis - dopo una breve detenzione per possesso di armi - torna alla "politica" e passa armi e bagagli al giro di Fioravanti ... e si imbarca nelle confuse attività che dovevano portare all'improbabile evasione di Concutelli dal carcere .... giro di Fioravanti che, anche per oggettiva discrasia temporale, con la banda Vallanzasca non ha mai avuto il minimo rapporto, nemmeno strumentale ... rapporti che invece ha avuto a Roma con la Magliana e in Veneto col giro di Felice Maniero ...
Quindi nessun "agente di collegamento" ... anche perchè "collegamenti" non ce ne sono mai stati ... questi titoli a sensazione lasciamoli a Repubblica o al Fatto ...
Ripeto .... anche nel brevissimo "collegamento" utilitario/strumentale - roba di pochi giorni nel 1977 - che c'è effettivamente stato a Roma tra i Vallanzasca-boys e gli ordinovisti di Concutelli non risulta alcun ruolo particolare di Addis che realisticamente non era nemmeno a Roma in quel periodo ...
RispondiEliminaPiù realistico che quel ruolo di "collegamento" lo ebbe invece in quei giorni Rossano Cochis, il cosiddetto "luogotenente" di Vallanzasca ... figura molto particolare, tra l'altro ex paracadutista, che non nascondeva certo le sue simpatie ed amicizie negli ambienti neofascisti milanesi ( anche qui c'entra credo la comune frequentazione dell'ambiente di San Babila) ... cosa che però non gli aveva impedito, prima della fondazione della banda Vallanzasca, di fare "batteria" in Veneto nel 1974 con alcuni ex Potere Operaio e poi a Milano con lo stesso giro potoppino, si parlò di u suo ruolo anche nel sequestro Saronio organizzato dall'ex potoppino Carlo Fioroni ... storie che poi portarono Cochis nientemeno che tra gli imputati del processo "7 Aprile" insieme a Negri, Scalzone, Bellosi ecc. ecc. ...
...........a volte tornano, come suol dirsi. Cosa c'entrino le IDEE poltiche con questo delinquente criminale e' pero' da sapersi, visto che abbondano ancora sedicecnti "fascisti" che in verita' nulla hanno saputo, nulla sanno, ,, nulla vorranno mai sapere di Socializzazione, Corporativismo, Costituente popolare, etc.
RispondiEliminaL'ambiente e' sempre stato contaminato da gente piu' interessata agli affari,allo spaccio , al traffico di armi e alla bella vita notturna piu' che alla poltica, ma pochi hanno il coraggio di ammetterlo.
Addis come Carminati come tanti altri che usavano la politica per tornaconti personali. Altro che idee poltiche!
Agostino
In verità tra quelli che "non vorrano mai sapere di socializzazione" ecc. ecc. non ci sono solo i "banditi neri" alla Addis o alla Carminati ... ma anche tutti i "fascisti atlantici" dei sessanta, settanta, ottanta del secolo scorso ... l'elenco sarebbe lungo, dal Msi a Delle Chiaie, dagli ordinovisti (sia quelli originari di Rauti, Graziani ecc. ecc. che quelli successivi di Semerari e De Felice) a Freda e dintorni ... praticamente tutti o quasi ... ammettiamolo tranquillamente ... altrimenti diventa tutta una barzelletta ...
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