Aquila nera/6. Opinioni a confronto (le mie): come il desk costruisce legittimamente narrazioni opposte
Sono sicuro di aver fatto lo stesso ragionamento nello scrivere, lo stesso giorno, un pezzo per il Garantista e nel farmi intervistare dal Corriere del Mezzogiorno. Un ragionamento lungo e articolato (evidentemente sacrificato da esigenze di spazio in pagina nel secondo caso). Eppure chi si fosse fermato alla sola titolazione avrebbe giustamente concluso che si trattava di due storie.
Io non mi meraviglio: in entrambi i casi il titolista restituisce un pezzo del ragionamento, quello più omogeneo alla narrazione già costruita. E quindi il Garantista enfatizza gli aspetti ridicoli (e ce sono, e sono prevalenti) il CorMezz l'allarme sociale (per quanto inetti questi si sbattevano molto: come fai a stabilire a priori che non passeranno all'atto?).
In fondo è la conferma di tanti ragionamenti fatti con i miei "allievi" alla scuola di giornalismo, ma anche nelle varie redazioni che ho guidato: la linea editoriale la costruisce il desk non gli "scrittori" ...
Io non mi meraviglio: in entrambi i casi il titolista restituisce un pezzo del ragionamento, quello più omogeneo alla narrazione già costruita. E quindi il Garantista enfatizza gli aspetti ridicoli (e ce sono, e sono prevalenti) il CorMezz l'allarme sociale (per quanto inetti questi si sbattevano molto: come fai a stabilire a priori che non passeranno all'atto?).
In fondo è la conferma di tanti ragionamenti fatti con i miei "allievi" alla scuola di giornalismo, ma anche nelle varie redazioni che ho guidato: la linea editoriale la costruisce il desk non gli "scrittori" ...
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