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Berlusconi incontra ad Arcore l'ex capo degli skin veneti, oggi fascioleghista

Piero Puschiavo (il quarto da sinistra) con Jonghi Lavarini
(il primo)  e altri esponenti della destra milanese.
Progetto Nazionale in piazza a Milano il 18 ottobre
L'ultima nota stampa di Roberto Jonghi Lavarini, tradizionale pontiere tra destra di governo e destra di lotta, è particolarmente ghiotta. Racconta infatti la visita effettuata  ieri a Milano da Piero Puschiavo, l'ex leader degli skin veneti transitato in Fiamma Tricolore  e oggi presidente nazionale di Progetto Nazionale, uno dei movimenti della destra radicale che hanno partecipato alla marcia leghista del 18 ottobre a Milano. 
In mattinata, accompagnato da Roberto Jonghi Lavarini, il presidente Puschiavo ha avuto importantissimi incontri politici riservati con i massimi vertici nazionali del centro-destra (ad Arcore, in Via Bellerio e in Regione Lombardia...) , ribadendo: l'autonomia e trasversalità di Progetto Nazionale, il pieno sostegno a Flavio Tosi, la collaborazione con la nuova Lega dei Popoli di Matteo Salvini e gli ottimi rapporti con Forza Italia. Successivamente, Puschiavo ha incontrato alcuni noti esponenti della "destra milanese" come il Dott. Lino Guaglianone e l'Avv. Piero Porciani, un gruppo di giornalisti ed i dirigenti locali di Progetto Nazionale, guidati dal conte Alessandro Romei Longhena e da Mario Mazzocchi Palmieri. Prima di partire, essendo il 4 novembre (Festa della Vittoria e delle Forze Armate), Puschiavo ha voluto rendere omaggio al Sacrario dei Caduti in Piazza Sant'Ambrogio.
Siccome Jonghi Lavarini è persona seria e affidabile il combinato disposto tra i luoghi indicati e il sintagma "massimi vertici nazionali" (che è pure una ridondanza: se uno è al vertice basta la parola senza l'aggettivo) autorizza a pensare che gli incontri siano stati nell'ordine con Berlusconi, Salvini e Maroni. Un capolavoro diplomatico, davvero: date le recentissime tensioni tra le due anime della Lega, tra il progetto nazionale di Salvini e le resistenze dell'ala governativa "padanista", il doppio passaggio era fondamentale. 
Quanto al fortissimo legame con Tosi è circostanza nota da tempo: almeno da quando il leader locale degli ex skin, Andrea Miglioranzi, fu eletto consigliere comunale nella Lista Tosi, per poi essere designato a rappresentare il Comune all'Istituto di Storia della Resistenza di Verona (bastò un giorno a scatenare la perfetta tempesta antifascista), e infine approdare al vertice di una municipalizzata. E' così evidente che parlare di "ottimi rapporti con Forza Italia" significa che Progetto Nazionale si schiera in questa dialettica per l'unità del centrodestra, contro la tesi più radicale di una destra identitaria, con Salvini leader nazionale...

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