Tensioni razziali e violenze: cosa sta succedendo nella periferia di Roma Est
"Tra stranieri uccisi a pugni a Torpignattara, tentati pogrom a Corcolle e le infiltrazioni dell'estrema destra, su Vice ho cercato di capire cosa si stia muovendo dietro alle proteste nelle periferie di Roma".
Così Leonardo Bianchi presenta un servizio importante su una situazione che si fa sempre più drammatica nella periferia orientale di Roma, una realtà che conferma quello che per me è evidente da anni: la violenza razzista non è pratica specifica della fascisteria ma è il portato in situazioni particolarmente esasperate di tensioni sociali sempre più diffuse nelle periferie urbane. Ne avevo parlato, ad esempio, durante la trasmissione L'infedele dedicata al caso Casseri ma anche su Fascinazione, in occasione della caccia allo zingaro alle Vallette. Per l'occasione La Stampa seppe riconoscere l'errore commesso e la responsabilità nell'avere contribuito a costruire il clima esasperato precipitato poi nel tentato pogrom. Non mi sembra che i risultati dell'indagini che smentiscono due volte la difesa del 17enne omicida (l'autopsia ha riscontrato più colpi alla testa, il personale del dormitorio esclude che il bengalese rientrasse ubriaco, era un pio musulmano) abbiano trovato adeguato risalto giornalistico.
Così Leonardo Bianchi presenta un servizio importante su una situazione che si fa sempre più drammatica nella periferia orientale di Roma, una realtà che conferma quello che per me è evidente da anni: la violenza razzista non è pratica specifica della fascisteria ma è il portato in situazioni particolarmente esasperate di tensioni sociali sempre più diffuse nelle periferie urbane. Ne avevo parlato, ad esempio, durante la trasmissione L'infedele dedicata al caso Casseri ma anche su Fascinazione, in occasione della caccia allo zingaro alle Vallette. Per l'occasione La Stampa seppe riconoscere l'errore commesso e la responsabilità nell'avere contribuito a costruire il clima esasperato precipitato poi nel tentato pogrom. Non mi sembra che i risultati dell'indagini che smentiscono due volte la difesa del 17enne omicida (l'autopsia ha riscontrato più colpi alla testa, il personale del dormitorio esclude che il bengalese rientrasse ubriaco, era un pio musulmano) abbiano trovato adeguato risalto giornalistico.
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