Omicidio Fanella: c'è anche Lele Macchi indagato per il fallito sequestro del tesoriere di Mokbel
Proseguono le indagini della Squadra mobile volte a identificare i basisti romani e gli organizzatori del tentato sequestro di Fanella: in tale contesto figura, tra gli indagati per l'omicidio, Emanuele Macchi di Cellere, ex terrorista dell'estrema destra con precedenti per associazione terroristica, banda armata e detenzione di materiale esplodente, noto militante dei movimenti neofascisti romani negli Anni 70 e 80, tra i protagonisti del Movimento rivoluzionario popolare e considerato persona di fiducia di Pierluigi Concutelli, quest'ultimo membro di Ordine nuovo e condannato per l'omicidio del giudice Vittorio Occorsio.
Macchi Di Cellere, di nobili natali, nato e cresciuto ai Parioli, ma da tempo residente a Ostia, era stato arrestato il 3 marzo 2012 in quanto sorpreso nel porticciolo della Marina aeroporto di Sestri Ponente, a Genova, con 165 chili di cocaina purissima, per un valore superiore agli 8 milioni di euro, proveniente da Santo Domingo e destinata al mercato della Capitale; attività quest'ultima coordinata dalla Dda del capoluogo ligure. Gli agenti della Squadra mobile avevano individuato Macchi Di Cellere in Francia (nella foto prima dell'arresto), dove si era rifugiato a bordo del suo 10 metri a vela, la Cisgashow 34 (nel video). L'uomo, condannato in primo grado a 12 anni di reclusione per quel reato, era evaso dagli arresti domiciliari, ai quali era ristretto, da scontarsi presso la sua abitazione a Ostia; la Corte d'appello di Genova, su richiesta della Procura generale, aveva ripristinato a suo carico la custodia cautelare in carcere. Le ricerche nel Sud della Francia, condotte dagli agenti della squadra mobile, della polizia transalpina e dell'Interpol, hanno permesso di localizzare il natante tra oltre 5.000 imbarcazioni: Macchi era stato sorpreso, nel pomeriggio del 9 settembre, mentre rientrava sulla sua barca dopo che si era recato a fare la spesa per la cena
Fonte: Ansa
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