Calendiario, un'agenda nera. 29 settembre: Forza nuova festeggia con San Michele il 17° anniversario
Il 29 settembre Forza Nuova ha festeggiato il 17esimo anniversario. Una scelta non casuale per il movimento nazional-rivoluzionario fondato dagli esuli Roberto Fiore e Massimo Morsello nel giorno in cui la Chiesa celebra l'Arcangelo Michele.
Un esplicito omaggio a Corneliu Codreanu, che al santo volle dedicare il suo Movimento Legionario, passato alla storia come la Guardia di Ferro, e che già aveva ispirato alla fine degli anni Settanta la breve esperienza di Terza Posizione.
Proprio nel "Capo dei Cuib", livre de chevet per più di una generazione di militanti della destra radicale, c'è la migliore descrizione del profondo misticismo che innervò quell'esperienza "religiosa", unica nei fascismi europei del "ventennio nero" (1920-1939):
Il nostro movimento legionario ha soprattutto il carattere di una grande scuola spirituale. Esso tende ad accendere fedi insospettate, esso mira a trasformare, a rivoluzionare le anime. Gridate ovunque che il male, la miseria, la rovina vengono dall'anima. L'anima è il punto cardinale sopra il quale si deve operare nel momento attuale. L'anima dell'individuo e l'anima del popolo. Sono una menzogna tutti i programmi nuovi e i sistemi sociali fastosamente ostentati al popolo, se alla loro ombra ghigna la medesima anima malvagia, la medesima mancanza di coscienza verso l'adempimento del dovere, il medesimo spirito di tradimento verso tutto ciò che è rumeno, la medesima dissolutezza, il medesimo spreco e il medesimo lusso. Chiamate l'anima della stirpe a una vita nuova.
Un'esperienza "religiosa" irripetibile in epoca di secolarizzazione. Più che nell'educazione dell'anima, questa tensione si è manifestata nell'arco dell'iniziativa forzanovista con la costante attenzione ai temi della difesa dei valori della famiglia tradizionale, della lotta alle rivendicazioni dei movimenti LGBT e alle culture libertarie e libertine.
Un'esperienza che, pur con tutti i suoi consistenti limiti organizzativi e l'incapacità di "sfondamento elettorale" tante volte evocato come imminente dal leader Roberto Fiore, registra oggi un record. Nessun gruppo della destra radicale ha avuto infatti vita così lunga. La stessa Avanguardia nazionale, infatti, rifondata nel 1970 e sopravvissuta in clandestinità al decreto di scioglimento del 1976, ha concluso la sua esistenza nel 1986, all'arresto di Stefano Delle Chiaie, che scelse di affrontare in "libertà" la dura esperienza dei processi per strage (piazza Fontana e stazione di Bologna) che si conclusero con la sua piena assoluzione
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