Calendiario. Agenda nera: 30 settembre. Perché l''omicidio di Walter Rossi resterà impunito
Vado invitato a questo appuntamento perché vorrei che questo delitto trovasse una soluzione. Ci ho provato anche nel recente passato chiedendo a una come Flavia Perina, allora di quella sezione dell’Msi in cui “soccorso” erano piombato da Monteverde il gruppo dei futuri Nar con le armi al seguito, quei giovani fascisti che ancora non si chiamavano Nar e tra i quali c’era chi sparò contro il giovanissimo Walter Rossi, ma l’esito è stato scarso: eppure sono convinto che la posizione di collaboratore di giustizia per qualcuno dei fascisati implicati non potrà impedire all’infinito l’accertamento della verità. Ancora un 30 settembre dunque in attesa di giustizia. Gli organizzatori vedo però che hanno inserito nel menu anche la manifestazione per la Palestina e su questo mni dichiaro estraneo, per quello che presumo sarà questo evento, alla luce di quanto ho già abiettato di recente agli amici filopalestinesi sul loro silenzio-assenso verso le posizioni di Hamas. Che in questo momento vedo centuplicate dai tagliagole dell’esercito islamico. Questo per chiarezza.
Così Paolo Brogi nei giorni scorsi motivava sul suo blog l'adesione a un meeting commemorativo per l'omicidio di Walter Rossi, il compagno ammazzato il 30 settembre del 1977 nei pressi della sezione Msi Balduina.
E' un'autentica ossessione quella del giornalista del Corriere della Sera, antico militante di Lotta continua che si ostina a prendersela con Flavia Perina. Ci aveva già provato quattro anni fa. Ci aveva riprovato due anni dopo, Ora torna alla carica. Perdendo tempo. Perché la verità storica è già acquisita: a sparare quella sera sono stati Cristiano Fioravanti e Alessandro Alibrandi che si passavano un'unica pistola. Il processo ha accollato la responsabilità al secondo. E la sua morte ha estinto il reato. Le testimonianze raccolte in un dossier scritto nel 2000 dai compagni di Walter convengono che a sparare tra i due sia stato il più basso e tarchiato, cioè Cristiano Fioravanti. A sua volta non più processabile perché assolto dall'omicidio.
Quanto a Flavia Perina che cosa mai potrà dire: è del tutto evidente che se continuavano a stazionare, un'ora dopo l'omicidio, davanti alla sezione è perché non si erano resi conto del danno fatto dai due pischelli di Monteverde. In caso contrario, se la sarebbero data a gambe...
Ps: Una mia ricostruzione dettagliata del fatto la trovate qui.
Sul tema della memoria condivisa e sul dibattito innescato ciclicamente dalle singole commemorazioni, segnalo, a puro titolo di esempio, l'intervento di Gabriele Adinolfi dopo un memorial Walter Rossi
E' cosi.
RispondiEliminaL'assassino di Walter Rossi fu molto realisticamente Cristiano Fioravanti.
Che però non può essere ri-processato per una cosa in cui andò assolto.
E questo chiude il cerchio.