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La stessa foto elettorale, la stessa celtica, la stessa polemica. E la Capotosti ringrazia per la pubblicità gratis



20 febbraio 2013 - Una svista, un messaggio implicito, un lapsus? Qualsiasi sia il motivo, fatto sta che la candidata di Fratelli d'Itala al Consiglio regionale della Lombardia si è fatta fotografare con una ciondolo a forma di croce celtica, per poi finire così sui manifesti elettorali. Inevitabile l'indignazione di Daniele Nahum, vicepresidente della comunita' ebraica di Milano e candidato alle elezioni regionali con la lista Con Ambrosoli presidente: "Trovo offensivo e vergognoso che Roberta Capotosti, candidata per Fratelli d'Italia al Consiglio regionale della Lombardia, sfoggi con orgoglio e disinvoltura la croce celtica sui manifesti elettorali''. Il simbolo che rimanda all'ideologia di estrema destra si trova su alcuni dei manifesti: ''Mi chiedo quale sia la differenza tra lei che fa bella mostra di questo odioso simbolo xenofobo e fascista e gli ultras che nelle curve sventolano gli stessi vessilli - ha proseguito Nahum -, e mi domando che cosa pensi Roberto Maroni di questi manifesti che differiscono palesemente con l'immagine di novita' di cui vuole ammantare la sua coalizione''
Così il Giorno. Bisognerà adattare il vecchio proverbio "Non c'è niente di più inedito della carta stampata" in "Non c'è niente di più inutilizzato di Google dai giornalisti sciatti". Perché basta inserire due chiavi "Roberta Capotosti" e "croce celtica" per scoprire che la stessa polemica si verificò due anni fa, in occasione delle provinciali, e e la prima pagina di Google rimanda ancora ad Affari Italiani e al blog L'eminente dignità del provvisorio, che aveva preso spunto dal pezzo Fascinazione, in cui sintetizzavo così l'articolo che il Corriere della sera aveva dedicato all'ora all'identico caso. Perché, come è del tutto evidente, la Capotosti ha riciclato la foto del manifesto delle Provinciali per le Regionali. E, ovviamente il dubbio di cacciarsela la celtica non la sfiora neanche:

Corriere 27.04.11 - Il centrosinistra accusa la Capotosti "Via i manifesti con la celtica". La replica: "Non ci penso nemmeno"

"Dovrebbe chiedere scusa". La replica: "Nulla di cui vergognarmi, il mio elettorato mi conosce così e per questo mi vota". Si apre il caso sulla croce celtica che Roberta Capotosti, consigliere provinciale e candidata al consiglio di zona 2, porta al collo e con cui è ritratta sui manifesti. Cinquemila in tutta la città. Il PD milanese, con Pierfrancesco Majorino, non ci sta e chiede di "buttare via il simbolo e rifare i manifesti".Ma lei non ci pensa nemmeno: "La porto da quando ho 16 anni. Ci faccio gli interventi in consiglio provinciale, non capisco dove sia il problema".


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