Header Ads


CasaPound irrompe al meeting di Ruotolo. Immediata la risposta allo sgarbo del candidato orgogliosamente antifascista

(umt) Tu non mi saluti? E io non ti faccio fare il comizio. Seconda puntata del media show tra Sandro Ruotolo e CasaPound. Immediata la replica dei "ragazzi di Ezra", allo sgarbo del noto giornalista televisivo, che aveva negato la stretta di mano al candidato governatore del movimento dei "fascisti del terzo millennio" Simone Di Stefano, al termine di una tribuna elettorale in Rai. 
"Questa mattina, alle 12.30 un gruppo di fascisti di Casapound ha fatto irruzione nella sala Bruno Buozzi a Civita Castellana dove il candidato presidente della Regione Lazio Sandro Ruotolo stava tenendo un incontro pubblico. Ruotolo è stato minacciato e insultato. Hanno lanciato fumogeni ed hanno impedito con le trombe di proseguire». Lo ha comunicato Rivoluzione Civile. 
Del resto il gruppo viterbese è già noto per episodi simili. Due anni fa avevano fatto irruzione a un convegno "revisionista" sulle foibe, l'anno scorso, invece, fu un caso nazionale l'incidente al festival di Caffeina: lo "schiaffone futurista" dato da Iannone, accompagnato da un manipolo di militanti, al direttore del Futurista, Filippo Rossi, in gioventù militante della destra radicale ma anche in epoca recente più volte invitato a dibattiti a via Napoleone III. 8.Sul suo blog Ruotolo ha raccontato subito l'accaduto: 
Mezz’ora fa un gruppo di fascisti di Casapound ha fatto irruzione nella sala Bruno Buozzi a Civita Castellana dove stavo tenendo un incontro pubblico: mi hanno aggredito verbalmente perché tre giorni fa mi sono rifiutato di stringere la mano al loro candidato presidente di Regione, in solidarietà a Nichi Vendola che dai candidati di Casapound viene insultato e offeso per la sua omosessualità. Hanno lanciato fumogeni nella sala e ci hanno impedito con le trombe di proseguire. Questa è la loro risposta, intollerante e fascista, alla mia doverosa e pacifica presa di posizione pubblica contro l’omofobia e il razzismo. Questa è Casapound, questa è la sua minaccia allo svolgimento democratico della campagna elettorale, questo è il loro ricatto verso chi non si piega alla loro inciviltà e alla loro violenza. La Questura di Viterbo non ha ritenuto di dover inviare nessun poliziotto: eppure sono certo che la Digos sa bene quale radicamento qui Casapound abbia e quali rischi esistessero per me e per le persone che incontravo. Il ministero dell’Interno deve reagire immediatamente perché ha il dovere di garantire che la campagna elettorale di Rivoluzione civile e dei suoi elettori possa svolgersi in piena tranquillità e sicurezza.

Per CasaPound si è trattato di una "goliardica contestazione all'antidemocratico Sandro Ruotolo" con una "pacifica irruzione", srotolando uno striscione con su scritto ‘Ruotolo maleducato’ per stigmatizzare il gesto del candidato governatore di Rc ‘’Evidentemente non tutti sono stati fortunati come noi che abbiamo potuto ricevere un'educazione adeguata - spiega Alberto Mereu, responsabile locale e candidato al consiglio regionale del Lazio di Cpi - Perciò ci siamo sentiti in dovere di ‘riprendere’ Ruotolo, che alla tenera età di 58 anni non ha ancora imparato a relazionarsi con i suoi avversari politici’’.

Nessun commento:

Powered by Blogger.