Boom leghista nel Casertano. I neoborbonici casalesi: chi li vota è peggio della cacca di bufala
di Giuseppe Parente
Sono ben 1717 gli elettori di Caserta e provincia che hanno liberamente e democraticamente votato la Lega Nord, in occasione delle consultazioni valide per il rinnovo del Parlamento, svoltesi domenica 24 e lunedì 25 febbraio.
Di questi 1717 voti leghisti, ben 440 sono stati registrati nel comune di Santa Maria Capua Vetere dove la lista padana è riuscita conquistare un lusinghiero 2,51% dei consensi, superando di gran lunga partiti storici e radicati sul territorio come Grande Sud, del leghista meridionale Micicchè e la Destra di Storace. Evidentemente qualche grande elettore del centrodestra ha trovato un modo originale e certo di far contare il suo apporto alla rimonta di Berlusconi.
Da Santa Maria Capua Vetere, città dove la Lega Nord ha conquistato il più alto numero di preferenze dell’interno collegio camerale, le preferenze si sono sviluppate a macchia di leopardo nell’intera provincia.
Anche a Casal di Principe, feudo incontrastato dell’ex sottosegretario all’economia del Governo Berlusconi III nonché ex influente segretario regionale del Popolo delle libertà, Nicola Cosentino, la Lega Nord, ha conquistato ben 92 voti alla Camera e 54 Senato.
L’affermazione della Lega Nord a Casal di Principe non è passata inosservata.
Infatti un manifesto senza firma, raffigurante il simbolo del Regno delle Due Sicilie è stato affisso, in diversi punti strategici della cittadina dell’agro aversano,per attaccare pubblicamente i 146 cittadini (92 alla camera e 54 al Senato) che hanno votato Lega Nord, dimostrando, a detta degli autori del manifesto, che la loro dignità vale meno della cacca di bufala contaminata dai rifiuti tossici sversati in terra di lavoro, dalle aziende del nord.
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