Bersani vince, Berlusconi perde e rischia il sorpasso da Grillo. Incertezza per il bonus di coalizione ma sono favoriti i Fratelli
(umt) Alla fine ci ha pensato Fabrizio Rondolino a rompere il velo dell'ipocrisia con un gesto di civilissima disobbedienza a una norma oramai resa ridicola dallo sviluppo delle tecnologie digitali.
Un tecnico, a sua volta, si è preso la briga di convertire i dati aggregati in un grafico che dà un verdetto inequivocabile: il centosinistra vince nella peggiore delle ipotesi con un margine di 4.7 punti.
A vedere i dati disaggregati, resta aperta la partita - di puro ma formidabile valore simbolico - su quale sarà il secondo partito: in un solo caso tra i tre che analizzano i singoli partiti (Ghisleri) il Pdl ha un margine di sicurezza di 4 punti, negli altri due lo spread è inferiore al punto, con Grillo addirittura in vantaggio per Mannhemeir.
Per restare al microcosmo dei miei più interessati lettori, nei due casi disponibili, i Fratelli d'Italia sono i primi sotto quota 2% e quindi accederebbero al bonus di coalizione. Rondolino dimentica di precisare che, tenendo presente la forbice di oscillazione e la composizione numerica del campione dei sondaggi elettorali, il dato più che indicativo è arbitrario.
La regola di Totò (è la somma che fa il totale) è invece impietosa per le liste esterne alla coalizione: che tutte insieme devono spartirsi un magro 1-2%, con quote singole, quindi, ben al di sotto del rimborso elettorale. La campagna sul voto utile alla fine ha funzionato: anche a sinistra, dove Ingroia annaspa appena sopra (o subito sotto) la quota di accesso alla Camera ...
Molti si consoleranno brindando all'annunciata fine politica di Fini (confermata da tutti i sondaggi), tutti, immagino, torneranno alle forme e ai modi quotidiani del loro impegno politico. Buone elezioni a tutti
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