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CasaPound, negata la scarcerazione a Savuto. Mennella: macché coltello era un libro

E’ stata rigettata la richiesta di scarcerazione per Giuseppe Savuto, candidato alla Camera in Campania nella lista di CasaPound Italia e arrestato nei giorni scorsi nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Napoli. Ne dà notizia Cpi, che sottolinea come ‘’questa decisione del tutto ingiustificata lasci in carcere un 27enne incensurato sulla base di ipotesi di reato assurde che ogni giorno vengono smentite dalle risultanze investigative’’.
‘’Dimostrato che le ‘pistole’ che comparivano nell’ordinanza consistevano in una sola pistola giocattolo, in possesso di una persona esterna a CasaPound Italia e a cui non veniva contestato fare parte dell'associazione, e visto che la perquisizioni effettuate, compresa quella alla sede di via Foria, non hanno portato al sequestro di armi di nessun genere – sottolinea CasaPound Italia –, diventano infatti sempre più oscure le circostanze che possano giustificare l’attualità della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Savuto, finito, come tutto il nostro movimento, al centro di una vicenda di vera e propria fantascienza giudiziaria, con una ‘banda armata’ senza armi e un’’associazione sovversiva’ candidata alle elezioni’’.
‘’La decisione di oggi dunque – conclude Cpi – è l’ennesima prova che siamo di fronte a un’inchiesta tutta ‘politica’, che intende boicottare la nostra partecipazione alle elezioni’’.
Alessandro Mennella, lo studente universitario di Maiori sottoposto a obbligo di dimora, nell'avvalersi della facoltà di non rendere interrogatorio ha rilasciato una dichiarazione spontanea per smentire di avere con sé  un coltello in occasione della manifestazione non autorizzata del 10 ottobre 2011 degenerata in scontri con gli antagonisti e la polizia: nella conversazione parlava di un libro ed effettivamente quel giorno è venuto in facoltà portando un libro.

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