I Maya non contano, ma il 21 dicembre veramente porta male alla fascisteria
(umt) La profezia dei Maya è una boiata pazzesca eppure il 21 dicembre porta sfortuna alla fascisteria. O meglio a quello spicchio particolare di ispirazione tradizionalista che ha scelto di costituirsi in organizzazione proprio nel giorno del solstizio di inverno, festa centrale nei culti solari. È il caso tanto del Movimento politico Ordine nuovo (1969) quanto del Fronte nazionale di Freda (1990). In entrambi i casi la vicenda delle organizzazioni si è conclusa con la stessa sequenza: inchiesta giudiziaria arresto in massa dei militanti processo condanna dei quadri e scioglimento del gruppo per decreto ministeriale. Per il Mpon si è appreso molti anni dopo i fatti che a forzare la mano del ministro Taviani, paladino del provvedimento, era stata l'errata convinzione che la minoranza ordinovista guidata da Graziani era responsabile della strage di piazza Fontana. Nel secondo caso invece è diffusa l'opinione che una certa intransigenza degli investigatori e poi dei giudici sia da collegare alla precedente vicenda giudiziaria di Freda. Tanto è che nell'ultimo processo che riguardava Piazza Fontana, la Cassazione ha condannato a futura memoria tanto Freda quanto Ventura già definitivamente assolti per la strage.
A confermare la mancanza di rapporto tra realtà storica e pratica giudiziaria arriva infine l'ultima inchiesta aperta sulle stragi degli anni '70. A Brescia dopo l'assoluzione per Rauti e coimputati, la nuova indagine riparte dai colpevoli trovati senza processo: i defunti Digilio e Soffiati, due ordinovisti a doppio servizio cioè pagati dall'intelligence militare americana. Da fughe di notizie apprendiamo infatti che i carabinieri stanno scavando nei registri scolastici veronesi per verificare le presenze a scuola il giorno della strage di Brescia di alcuni studenti vicini a Ordine nuovo. L'aspetto bizzarro di quest'ultimo spezzone di inchiesta è che questi giovanissimi sarebbero stati legati proprio a Soffiati cioè all'unico ordinovista rientrato nel Movimento sociale mentre tutto il resto del gruppo veronese aveva aderito alla scissione di Graziani, costituendo una roccaforte del Mpon, l'unica in Veneto.
A confermare la mancanza di rapporto tra realtà storica e pratica giudiziaria arriva infine l'ultima inchiesta aperta sulle stragi degli anni '70. A Brescia dopo l'assoluzione per Rauti e coimputati, la nuova indagine riparte dai colpevoli trovati senza processo: i defunti Digilio e Soffiati, due ordinovisti a doppio servizio cioè pagati dall'intelligence militare americana. Da fughe di notizie apprendiamo infatti che i carabinieri stanno scavando nei registri scolastici veronesi per verificare le presenze a scuola il giorno della strage di Brescia di alcuni studenti vicini a Ordine nuovo. L'aspetto bizzarro di quest'ultimo spezzone di inchiesta è che questi giovanissimi sarebbero stati legati proprio a Soffiati cioè all'unico ordinovista rientrato nel Movimento sociale mentre tutto il resto del gruppo veronese aveva aderito alla scissione di Graziani, costituendo una roccaforte del Mpon, l'unica in Veneto.
Ugo, vedo che ti accorgi di tutto, tranne che della sconfitta della "lobby che non esiste" in Commissione Giustizia...:
RispondiEliminahttp://andreacarancini.blogspot.it/2012/12/ddl-3511-anna-finocchiaro-le-ultime.html
Non essendo stato realmente preoccupato del successo del tentativo non trovo oggi motivo di esultare per lo scansato pericolo.
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