L'assalto è contro i tifosi della "squadra degli ebrei": ma perché nessuno parla di antisemitismo?
Una decina di tifosi inglesi del Tottenham sono rimasti feriti dopo un raid questa notte all'interno di un pub a Campo de' Fiori da parte di alcuni tifosi presumibilmente laziali. Uno di loro è grave. La polizia ha fermato 15 italiani che potrebbero essere coinvolti nella rissa. L'episodio è avvenuto intorno all'1,30, quando alcune persone con sciarpe e caschi hanno fatto irruzione nel pub 'Drunken Ship' scatenando una rissa con gli inglesi, arrivati a Roma per il match di stasera.
(umt) Questo il flash di Rai Sport ma in realtà non si dovrebbe trattare di un blitz di ultrà laziali alla vigilia del match di Coppa con il Tottenham, squadra dalla forte identità ebraica anche se oramai gran parte dei suoi tifosi sono "gentili", ma una più complessa spedizione punitiva trasversale che avrebbe visto coinvolte decine di persone travisate, munite di armi bianche, ben organizzate.
"Il Tottenham - ricorda un dispaccio dell'Agenzia Agi - ha fama di essere la squadra degli ebrei di Londra, perché nell'omonimo quartiere londinese risiede una comunità yiddish. Non a caso sugli spalti del White Hart Lane compaiono spesso grandi bandiere con la stella di David e il principale gruppo di tifosi ultrà si chiama "Yid army", l'armata ebraica, anche se attualmente solo il 5% dei tifosi è di religione ebraica. Nella partita di Europa League contro il Maribor c'e' stata anche una polemica perché sono stati intonati cori che usavano il termine "yiddish", considerato spregiativo e antisemita. Ma i tifosi si sono difesi sostenendo che essendo loro stessi ebrei non poteva trattarsi di un'offesa".
A rafforzare l'ipotesi di un episodio non circoscritto alla semplice rivalità calcistica è la circostanza che due dei sei arrestati sono ultras romanisti, Francesco Ianari, 26 anni, ambulante di via Sannio e Mauro Pinnelli, 27 anni, operaio in un'impresa edile, entrambi accusati di lesioni pluriaggravate.
A questo punto a destare stupore sono i toni bassi delle reazioni politiche, che sembrano quasi aver concordato una linea comune che limita la lettura dell'episodio a un fenomeno di teppismo quando per molto meno si sono scatenate le fanfare dell'allarme rosso per l'antisemitismo dilagante. Basta leggere il pezzo di Repubblica che dopo la cronaca dell'episodio scodella le opinioni del sindaco, del presidente della circoscrizione e del segretario del Pd Romano (le evidenziazioni colorate sono mie):
"Si tratta di un episodio di teppismo da stadio trasportato nel cuore di Roma. Addirittura che un gruppo di sedicenti tifosi, in realtà teppisti, si sia spostato appositamente per fare una incursione per colpire il giorno prima i tifosi della squadra avversaria, è impressionante. Io mi auguro che la polizia e gli inquirenti trovino questi responsabili, perché significa che c'è una banda di pazzi e delinquenti che si aggira, coprendosi dietro il tifo, nei nostri impianti sportivi e questo non è ammissibile, è una cosa veramente grave - ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno - Sottolineo che se si sono evitati danni più gravi è solo grazie ai nostri vigili urbani presenti a quell'ora nella piazza e hanno potuto immediatamente chiamare la polizia". E ancora: "L'ipotesi antisemita aumenta la gravità dell'aggressione. Mi auguro che l'inchiesta della magistratura colpisca duramente gli autori di un'azione terribile e disgustosa". "Non sappiamo se l'episodio sia legato solo alla partita di stasera o se ci siano altre motivazioni - ha osservato il presidente del I municipio, Orlando Corsetti - Il locale è completamente distrutto e nella piazza ci sono ancora chiazze di sangue. Non è la classica rissa a cui purtroppo siamo abituati in questa città, è stato un agguato vero e proprio". Anche per il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli, si è trattato di "un vero e proprio raid con mazze, coltelli e bastoni in pieno centro storico. L'aggressione avvenuta questa notte a Campo de' Fiori non è che l'ennesima dimostrazione di come la capitale in questi ultimi anni sia diventata sempre più pericolosa, come mai era stata prima. Nonostante i proclami elettorali del sindaco Alemanno, Roma è ormai nelle mani di bande criminali e di teppisti e anche mafia, camorra e 'ndrangheta sono sbarcate in città. E' questo l'ennesimo fallimento di un sindaco sceriffo che è solo chiacchiere senza neanche il distintivo".
La ragione, FORSE, dei toni bassi? Per quello che è accaduto giorni prima nel ghetto ebraico, con l'aggressione agli occupanti il Teatro Valle. Tra i due episodi, non ci sarà mica un nesso causale, anche se non diretto? Se fosse così, sarebbe così assurdo che, di fronte a reciproca sfacciata violenza, si preferisca volare basso, nonostante tutto?
RispondiEliminap.s: non sto dicendo che quelli del Valle si siano scatenati al pub, ma che qualcun'altro, sentito dell'episodio al ghetto, gli sia venuto il prurito alle mani.
Applicassero l'ergastolo con serenità
RispondiEliminaMah, sarà che per tutti questi anni hanno urlato "Al lupo, al lupo!" ben sapendo che il lupo non esisteva...
RispondiEliminaChe stavolta stiano zitti per paura che a forza di parlarne, il lupo salti fuori dall'urna elettorale...?
Strano che Tassinari ed altri commentatori del blog che ben conoscono le malizie della politica non abbiano notato la "coincidenza" di un azione cosi violenta e pianificata a pochi giorni dal corteo nazionale di Casapound a Roma...
RispondiEliminaInsomma sono disposto a scommettere che assai più che un generico antisemitismo, ad aver spinto per questa azione ci siano i suggerimenti, se non gli appoggi organizzativi ed operativi di quei fascisti che a Roma hanno sempre visto con fastidio CPI e cosi hanno pensato di preparagli questo boccone avvelenato...