E se Sgarbi avesse subito un attentato e non un incidente? Moffa solleva il dubbio

E se fosse stato un attentato l'incidente stradale che ha mandato in ospedale con un braccio rotto Vittorio Sgarbi e ridotto in coma il suo autista? A sollevare il dubbio, in una lettera aperta al popolare intellettuale e uomo politico, è Claudio Moffa, lo scienziato politico revisionista che anima il Master Mattei. Va ricordato, infatti, che tra gli ultimi impegni politici del critico d'arte ferrarese c'è stato la sua partecipazione, da autentica guest star, alla festa nazionale di CasaPound

Caro Sgarbi,

innanzitutto auguri di pronta guarigione, e un pensiero preoccupato per l’autista della tua auto. Ho letto della dinamica dell’incidente, del copertone diretto verso la tua Mercedes mentre viaggiavi in quel di Frosinone, e del tuo dubbio: caduto o lanciato da un camion.

Un consiglio fraterno: fai subito querela, mi pare di ricordare che le foto dei caselli vengono distrutte dopo pochi giorni e se ti muovi subito potresti riuscire a individuare il camion a rischio di tentato o colposo omicidio. Ti dico questo perché il tuo sospetto mi convince, e conferma un mio dubbio di tre estati fa. Un incidente simile nella dinamica, anche se ben diverso dal punto di vista degli effetti, praticamente nulli: viaggiavo sull’A1 verso Roma assieme ai miei due figli, stavamo per iniziare la solita vacanza estiva assieme. A un certo punto vedo correre verso la mia opel un copertone, avrà fatto almeno cinquanta metri in direzione della mia auto. Non mi sono spostato dalla corsia, ho pensato che l’urto con un copertone (il mio sembrava privo delle fasce laterali, e dunque era meno pericoloso) era meglio che virare all’improvviso sulla corsia di destra: avrei provocato un incidente pauroso visto il traffico in quel momento, invece me la cavai con una ammaccatura sul frontale dell'autovettura. 

Cercai di capire la dinamica dell’incidente. Uno dei miei figli disse subito che gli era parso che il copertone era stato lanciato da un Suv. In effetti come avrebbe potuto un copertone privo dei laterali correre per decine di metri dritto senza afflosciarsi sull’asfalto? Dunque non si sa mai: stendo perciò una querela, e contatto anche, invano, un quotidiano romano perché segnali il comunque strano incidente.

Poi però, un po’ perché preso da sindrome di Stoccolma (la Procura di Roma è per me una sorta di porto delle nebbie, archiviano molto facilmente tutto. L’Ufficiale Giudiziario ti porta le richieste di archiviazione a Natale e Pasqua, o 11 giorni prima dell’inizio della pausa estiva, e se fai opposizione non ti concedono talvolta nemmeno la camera di consiglio) e un po’ per staccare la spina ho lasciato perdere. Errore. Non farlo anche tu, sicuramente hai troppi nemici per escludere a priori che sei stato oggetto di un criminale “scherzo”.

Cordialità, 

Claudio Moffa