Speciale Pino Rauti/2 - Così gli extraparlamentari del terzo millennio ricordano il leader scomparso
L'unico ricordo che ho di Pino Rauti risale al dicembre del1996.Inauguravamo la nuova e forse prima sede del Msi e di Gn dopo la svolta finiana di Fiuggi.Ci furono violenti scontri con i Cc :io avevo una gamba rotta,mio fratello una quarantina di punti in testa e almeno un'altra decina di nostri ragazzi da ricucire.Gli incidenti erano scoppiati per poterlo scortare in sicurezza fino in sede..Si me lo ricordo quel vecchio spione ringraziare calorosamente le forze dell'ordine.Che bruci all'inferno!e non parliamo di Ordine Nuovo,faccio fede a Pierluigi Concutelli e basta. Bisogna finirla di tributare onore e gloria a chi ha sfruttato generazioni di giovani nazionalrivoluzionari in buona fede
Paolo Caratossidis
Forza Nuova, nell'esprimere il proprio cordoglio, ricorda la sua figura di storico, di intellettuale, di perseguitato politico. Fu, per anni, ostile verso la nostra comunità politica, gli va, tuttavia, riconosciuto il cambiamento di posizione che lo portò a comprendere l'importanza di quel gruppo umano che si identificava con il nostro "Foglio di Lotta", gruppo con cui avviò anche una fase di collaborazione, attraverso la firma del Patto d'Azione.
Roberto Fiore
''Addio a Pino Rauti. Di lui, che nel bene e nel male è stato un grande protagonista della storia e della politica italiana del dopoguerra, ricorderemo soprattutto le belle suggestioni anticapitaliste e il tentativo di portare temi nuovi e controcorrente nel dibattito interno all'Msi e alla destra radicale. Da quelle suggestioni nacque la Nuova Destra, che poi diventò vecchia anch'essa. Ed è anche dal superamento della parte più banalizzata di quelle suggestioni che è nata CasaPound''.
CasaPound Italia.
A 16 anni, lessi "le idee che mossero il mondo". Quel libro fu fondamentale per farmi diventare quello che sono. Grazie Pino. Presente nei Campi Elisi tra gli Eroi che non si arresero
A 16 anni, lessi "le idee che mossero il mondo". Quel libro fu fondamentale per farmi diventare quello che sono. Grazie Pino. Presente nei Campi Elisi tra gli Eroi che non si arresero
Roberto Bussinello
Il miglior complimento, sembra incredibile, glielo fece il giornale sovietico "La Pravda" organo del partito comunista russo,negli anni settanta.Venne descritto come uno di modesto aspetto da ragioniere, ma in realtà era un incendiario dell'anima.Rammentiamo l'uomo politico onesto,l'intellettuale rigoroso anticonformista, che diede un sogno e un mito, ad intere generazioni di giovani e meno giovani.Fu troppo grande e precursore dei tempi per essere capito in un ambiente che ebbe poca lungimiranza; mi ricordo benissimo che aveva previsto in anticipo il collasso del comunismo internazionale.Camerata Pino Rauti:presente!
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