Pugno duro della polizia contro la mobilitazione studentesca: decine di denunce in due giorni a Roma
(umt) Il Viminale ha deciso la linea dura contro le manifestazioni dei gruppi studenteschi di estrema destra impegnati contro la cosiddetta Legge Aprea. Dopo le denunce per i cosiddetti blitz dei giorni scorsi gli interventi polizieschi di oggi confermano che a essere sotto attacco è il diritto stesso di manifestare nelle forme e nei modi che quarant'anni di movimenti giovanili hanno legittimato in questo paese. Nella giornata odierna una ventina di militanti di Lotta studentesca sono stati identificati e denunciati per un sit-in all'Augusto mentre stessa sorte è toccata, con l'accusa di manifestazione non autorizzata, a una decina di giovani, tra cui 4 militanti del Blocco studentesco, per un megafonaggio con invito allo sciopero davanti al De Sanctis. L'iniziativa poliziesca si divide equanimamente contro i due principali gruppi studenteschi della destra radicale.
Sette giovani, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, appartenenti a Lotta studentesca (l'organizzazione giovanile di Forza Nuova) che martedì avevano partecipato alle dimostrazioni di protesta davanti ai licei Azzarita,(Parioli), Alberti (Eur) e Galilei (Esquilino), sono stati identificati dalla polizia e saranno denunciati. Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo sul blitz al Giulio Cesare messo in atto lunedì dai militanti del Blocco studentesco di CasaPound per interruzione di pubblico servizio e detenzione di materiale esplodente. Per l'irruzione di lunedì scorso, che nella conferenza stampa di ieri Simone De Stefano, n. 2 di CasaPound, ha ridimensionato a "un'azione compiuta per risvegliare le coscienze", sono stati denunciati i cinque fermati: quattro studenti e un militante di CasaPound. La nostra protesta - ha dichiarato Di Stefano - ha creato scalpore, ma sono state dette alcune inesattezze: che i ragazzi erano armati e che sono entrati per intimidire. Ho anche letto di catene roteanti o altre follie. Il clamore è anche dato dal fatto che è stato fatto al Giulio Cesare, che è un liceo famoso, forse se fosse stato fatto in un liceo a Tor Bella Monaca non ne stavamo a parlare. Oggi proprio in quel liceo c'è stata la protesta dei belli, buoni e dorati pronti per i reality". Continua intanto la mobilitazione di Lotta studentesca contro la legge Aprea. Stamattina presidio all'Augusto.
Sette giovani, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, appartenenti a Lotta studentesca (l'organizzazione giovanile di Forza Nuova) che martedì avevano partecipato alle dimostrazioni di protesta davanti ai licei Azzarita,(Parioli), Alberti (Eur) e Galilei (Esquilino), sono stati identificati dalla polizia e saranno denunciati. Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo sul blitz al Giulio Cesare messo in atto lunedì dai militanti del Blocco studentesco di CasaPound per interruzione di pubblico servizio e detenzione di materiale esplodente. Per l'irruzione di lunedì scorso, che nella conferenza stampa di ieri Simone De Stefano, n. 2 di CasaPound, ha ridimensionato a "un'azione compiuta per risvegliare le coscienze", sono stati denunciati i cinque fermati: quattro studenti e un militante di CasaPound. La nostra protesta - ha dichiarato Di Stefano - ha creato scalpore, ma sono state dette alcune inesattezze: che i ragazzi erano armati e che sono entrati per intimidire. Ho anche letto di catene roteanti o altre follie. Il clamore è anche dato dal fatto che è stato fatto al Giulio Cesare, che è un liceo famoso, forse se fosse stato fatto in un liceo a Tor Bella Monaca non ne stavamo a parlare. Oggi proprio in quel liceo c'è stata la protesta dei belli, buoni e dorati pronti per i reality". Continua intanto la mobilitazione di Lotta studentesca contro la legge Aprea. Stamattina presidio all'Augusto.
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