Il corsivo/ Il sindaco rivoluzionario, la nozione di capitale e qualche problema sul programma
(umt) Ieri sera il sindaco di Napoli era in vena di pedagogia rivoluzionaria e così si è scatenato in una rapida sequenza di quattro messaggi quattro su twitter da leggere (ovviamente) dal basso verso l'alto. E' un esercizio di stile complicato essere folgoranti in 140 battute ma è altrettanto evidente che ci vuole un talento particolare per scrivere un nonsense come: "i lavoratori si prenderanno il capitale per darlo al popolo".
Il professore Vasquez, che ha insegnato tanti anni storia e filosofia, dovrebbe forse dare qualche ripassata al vulcanico ex magistrato, cominciando a spiegargli che il capitale non è un gruzzolo di soldi ma un rapporto di produzione.
Ci sono arrivati persino i Nomadi, che in una ballata del secolo scorso, "Riverisco" (dedicato alle vicende del "porcaio dell'arconte") riescono in due folgoranti ottenari a spiegare che "il denaro è un'astrazione della fabbrica di merci". E c'è molto più pensiero critico in due versi di questa canzonetta che in tanto clangore barricadero.
L'unica notizia buona, da Napoli, riguarda i camerati. Dal programma rivoluzionario è stata infatti espunta la priorità antifascista. Con tutti i tombini otturati - come è emerso dalla catastrofe dei trasporti urbani al primo acquazzone d'autunno - risulta problematico ricacciare i "topi neri" nelle fogne
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