Strage di Bologna, SegretidiStato rilancia i nostri dubbi sul romanzo di Macchiavelli
(umt) SegretidiStato, il portale tematico di LiberoReporter, rilancia i dubbi da noi sollevati qualche mese fa sulle evidenti coincidenze tra le nuove ipotesi investigative avanzate dall'onorevole Raisi sulla strage di Bologna e il romanzo scritto da Loriano Macchiavelli in prima edizione per il decennale (sotto pseudonimo) e poi sotto la propria firma (e prefazione di Libero Mancuso) nel trentennale. Una lunga intervista è l'occasione per il popolare giallista per ribadire che si tratta tutto di lavoro di fantasia.
A me non piace rimescolare nel torbido e non mi convincono le ipotesi che si gabellano per vere. Anch’io ho fatto delle ipotesi, ma le mie, lo ripeto, sono frutto di fantasia, appartengono a un romanzo e, come tali, accettabili e senza fini nascosti. Quanto all’intuito di uno scrittore, posso confermare che spesso le fantasie dei romanzi anticipano la realtà. La storia della letteratura ne è piena e, per restare al sottoscritto, ricordo di aver scritto, mi pare nel 1978, un romanzo nel quale Sarti Antonio correva alla stazione di Bologna dov’era stata piazzata una bomba. E un racconto dove si narra di una sparatoria in un campo di nomadi alla periferia della città. Fantasie, ovviamente, ma forse nell’aria ci sono i sintomi di ciò che sta per (o potrebbe) accadere e chi ha antenne sensibili, coglie quei sintomi.
A questo punto, poiché le coincidenze superano abbondantemente la legge dei grandi numeri, toccherebbe arguire che se lo scrittore non si è ispirato alla realtà è stato il politico a utilizzare il romanzo per le sue congetture ...
Complimenti al blog Fascinazione che è riuscito ad anticipare una semplice verità: certi politici cercano di riscrivere la storia ispirandosi a romanzi di fantasia!
RispondiEliminaAsterix
Conoscendo Raisi ci sta tutta che si sia ispirato al libro. Tanto l'unica cosa che interessa ai sionisti come lui è intorbidire le acque....
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