Itaca, Buttafuoco invoca un partito pragmatico e moderno. Ma pensa al Pnf del terzo millennio
(umt) Nessuna rifondazione postfascista. Mentre i notabili ex An cominciano a riprendersi dall'ennesima doccia scozzese di "re Silvio" (che con due semplici frasi in un'intervista aveva messo in liquidazione il Pdl proclamando il ritorno d'ufficio al vecchio brand vincente di Forza Italia, salvo smentire, come al solito, il giorno dopo) nel monastero di Valledacqua alle porte di Ascoli è uscito allo scoperto il progetto "Itaca", lanciato da Marcello Veneziani, per ricondurre a unità le lacerate e doloranti membra di quella che un tempo fu la destra nazionale e sociale.
Per Veneziani la destra deve considerare chiuso il ciclo berlusconiano e ripartire dalla consapevolezza che mancano le condizioni per rifondare tanto il Msi quanto Alleanza nazionale. Il richiamo ai grandi temi della destra deve mettere al centro il tema della sovranità. Nel partito della tradizione l'editorialista vorrebbe imbarcare sia le destre organizzate come la Destra di Storace, Futuro e Libertà senza Fini, gli ex An che stanno nel Pdl, sia le associazioni, i circoli e i movimento come Casa Pound, "una realtà che bisogna studiare".
E al progetto Itaca dà la sua entusiastica adesione un intellettuale corrosivo come Pietrangelo Buttafuoco, che invoca un partito italiano, pragmatico e moderno, ma non di destra: "Oggi nasce qui un mondo che deve essere un partito. Non deve conoscere carriera, non possiamo dettare condizioni perché non abbiamo massa da manovra, non faremo deputati e perciò non potremo che essere il lievito per una generazione finalmente in grado di forgiare il nuovo. Il Nostro partito, di cui ricordiamo la fiamma tricolore e la dizione “sociale”, non è liberale, non è più nazionale, tanto meno europeo se l’Europa è questa, né occidentale se l’Occidente è la satrapia del pensiero unico ma una casa che è carne di una storia, parte della tradizione dove tutti noi – padri e figli – riusciamo a trasmettere un codice che possa dare alla nostra esistenza un’identità e non la caricatura cui è stata costretta la cosiddetta destra. Noi, col nostro Partito, non siamo di destra. Noi siamo gli eredi di un genio pragmatico che seppe fare dell’ideologia italiana l’alfabeto della modernità".
Ma che pensi il Pnf del Terzo millennio, a un progetto dalla vocazione geopolitica e imperiale, è del tutto evidente dalla chiusa della lettera a Veneziani: "Un movimento politico molto italiano e immancabilmente pragmatico che ancora oggi dovrebbe leggere Nicolò Machiavelli, chiudere il Novecento e capire Marco Polo. Come seppero fare un tempo, fondando l’Istituto Orientale, perché vale solo la regola della strada e c’è solo una direzione: la Via della Seta. L’Italia è universale e il Partito, il nostro Partito, nasce pur sempre nel deserto. Con Berto Ricci e con tutti gli altri combattenti che hanno costruito il nostro futuro nel segno di un’Italia cominciata mille e mille e mille anni fa: facendo dei remi il folle volo"
"Nel partito della tradizione l'editorialista vorrebbe imbarcare sia le destre organizzate come la Destra di Storace, Futuro e Libertà senza Fini, gli ex An che stanno nel Pdl, sia le associazioni, i circoli e i movimento come Casa Pound"
RispondiEliminaINSOMMA NA' CLOACA MAXIMA....
si chiamano a raccolta Storace, gli ex an dentro il PDl e il FLI (senza Fini vabbeh...!) per parlare di geopolitica e fondare un movimento assolutamente non di destra. Dicono.
RispondiEliminaPeccato che tutti gli invitati interessati sono di partiti conservatori, liberali e dunque di DESTRA.
Quanto alla geopolitca i soliti discorsi " contro qui, contro la'". ma ovviamente nessunissimo cenno ad uscire dalla Nato e prospettare una nuova geopolitica e sopratutto un nuovo asse geopolitico.
Insomma al solito: parole, parole, parole, parole......e le proposte???
infine noto che mentre Buttafuoco parla di un progetto culturale o al limite editoriale, Marcello Veneziani parla espressamente di Partito.
Insomma se si parte con le idee cosi' ben chiare all'inizio possiamo immaginarci il seguito! E non credo che questo seguito sia Itaca , ne' tanto meno Ulisse (uomo di poche parole, ma amante dell'azione CONCRETA sorriderebbe a questi ennesimi progetti dalle tantissime parole e dalle pochissime (nulle in verita') proposte
Ago
Mi ricordo di Veneziani contro l'aborto, prima grande battaglia di civiltà, solo su questo punto fondamentale ci può essere unità e vita. l'amore per l'italia il buono il bello e il vero faccia il resto. La kalogagatia greca ci faccia strada. Roma eterna, l'Europa di Carlo Magno ci sia di strada...mi ricordo dell'amicizia di Buttafuoco con Alain Elkann, cosa assolutamente non deprecabile perchè non sono gli ebrei in toto gli avversari ma i sionisti, il decadentismo Usa. E speriamo di avere un'Europa cristiana unita prima del 2054, in cui scoccherà il millennio del triste scisma. Sognare piedi in terra come aquile pronte al volo.
RispondiEliminaCioè ma parla di Sovranità Buttafuoco quello che scrive sul Foglio ???
RispondiEliminaMa certi soggetti hanno proprio la faccia come il culo...
Meglio Buttafuoco che mica fa finta di essere un rivoluzionario mentre Scianca che fa tanto il camerata e poi scrive su Libero e il Secolo
RispondiEliminaUn'unione di tutti i vari gruppi e associazioni sarebbe auspicabile per creare una esperienza movimentista unitaria. Basta creare contenitori dall'alto senza avere contenuti e militanti. Prima si crea un movimento poi si sente l'eventuale necessita' di un partito. Pero' sara' impossibile.....la ''Cosa Nera'' con le correnti al suo interno! Esempio semplice semplice...sulla Tav come si comporterebbe? Si schierera' con i gendarmi o con chi difende la Sua Terra?
RispondiEliminaCiao Ugo,
RispondiEliminanon so e lo avevi visto...ma su questo argomento si era espresso tempo fa anche Cardini con un articolo molto bello e interessante:
http://www.barbadillo.it/franco-cardini-ai-camerati-la-prossima-rotta-non-passero-da-itaca
ciao!
Mah Cardini centra poco con questo ammasso di berluscones di destra che va da Veneziani a Iannone...
RispondiEliminaComunque Itaca è la patria degli ingannatori...
Scianca che su Libero scrive "Ora i galloni si guadagnano sul campo" mi scappa troppo da ridere....
RispondiEliminahttp://it.novopress.info/19710/altro-che-itaca-qua-e-pieno-di-proci/
E' il terzo o quarto commento in cui vengo citato da qualche buontempone anonimo che mi mette in mezzo senza motivo in post stralunati.
RispondiEliminaCosa ti ho fatto, amico anonimo? Confidati con Adriano tuo, vediamo che possiamo fare per alleviare le tue pene...
adriano
oh ma non vi era vietato scrivere su fascinazione ???
RispondiEliminaNon è che adesso ti fanno fare la penitenza ?
Cosa scegli dire, fare, cinghiamattanza, lettera, schiaffone futurista ??
Mi sembra di elementare evidenza che il diritto di replica per fatto personale costituisca un robusto diritto all'eccezione anche in presenza di una norma ottusa
RispondiEliminacHE VE NE SEMBRA:
RispondiEliminahttp://nobigbanks.it/2012/07/10/tremonti-porta-glass-steagall-alla-camera-dei-deputati/
Ho iniziato a militare a 17 anni. Azione Giovani, Alleanza Nazionale: movimento e partito di cui sono stato testimone della fine ingloriosa.
RispondiEliminaOggi ne ho 26 e mi sono reso conto di quanto tempo ho buttato appresso. Storia, tanta storia e convinzioni etico-religiose di cui ora mi sono liberato. O meglio, della storia non mi sono liberato, ma l'ho messa al suo posto. Avevo trasfuso la mia passione per la storia nella politica. Poi ho usato la testa e ho capito che è stata una scemenza pensare la poltica con schemi triti e ritriti, PNF, movimento sociale, fascismo, antifascismo, comunismo e chi più ne ha più ne metta... Cioè, ma andate e fatevi un viaggio all'estero! La politica italiana (o quello che ne resta) è veramente noiosa. Possiamo parlare di fascismo nelle aule universitarie, nelle presentazioni di libri, ma nella realtà politica la nostra società non è quella post Grande Guerra. E' tutto cambiato! Non ci sono i reduci della Battaglia di Verdun, se vedo un austriaco mi fa piacere scambiare quattro chiacchere con lui e neanche mi viene in mente la Strafexpedition. Bisogna costruire nuovi movimenti, rispondere realmente alle esigenze della società.
Bisogna secolarizzare la destra (altro che ritorno ad Itaca, Ulisse era un personaggio iventato) italiana dalle ideologie. Non confondiamo la politica con la letteratura. Siamo un paese arretrato, troppo cattolico, troppo tradizionalista e corporativista (paradossalmente non salvo alcuno dei punti chiave della destra "anomala" italiana).
Alla destra italiana manca una cultura scientifica... Ecco, la destra deve rinascere nelle scuole. Al posto dell'ora di religione forse è meglio incrementare quelle di fisica.
Andate pure a Itaca, intanto Bocchino va all"argentario con la pianista ventenne.
RispondiEliminaL'articolo di Scianca in soldoni vuol dire noi ci siamo per fare sta alleanza nazionale 2 la vendetta però vogliamo un pezzo della torta.
RispondiEliminaQuesto spiega anche perchè dopo tutta una serie discorsi contro l'ingerenza Nato in Siria poi Cpi non si sia fatta vedere alle mobilitazioni pro Siria promosse da Zenit, Stato e Potenza ed altri
Ecco, è il ritorno dei morti viventi, perche questo sono, ZOMBIE!!!!! Dove erano questi mentre il pedopornonano portava al degrado economico e morale la nazione?Veneziani? Quello che dal'94 vive vive di stipendi firmati dal nano prendendo si pure qualche carica pubblica, la Meloni? All'inizio era il ministro in jeans e scarpe da ginnastica ora è diventata la brutta copia della santachè, Buttafuoco? Quello che l'anno scorso ha partecipato al mutanda day con Ferrara per difendere il psico nano che si portava a letto una marocchina minorenne?io dovrei seguire uno che ha partecipato al mutanda day????? Idro Montanelli a '70 anni ebbe il coraggio di sbattere la porta al nano e di provare a far giornalismo indipedente perché era una persona VIVA, questi sono ZOMBIE hanno sacrificato la loro vita sull' altare del nano di Arcore, incapaci di provare a rischiare nella loro vita con scelte indipendenti perchè è gente morta, se si guarda bene tutti piu o meno a fine mese hanno lo stipendio firmato dal nano perche si sa gia che questi ZOMBIE alla fine giocano per portare voti alla nuova forza Italia, c'è da stupirsi che questi sudetti personaggi quando si riuniscano non si senta a distanza la puzza di questo carnaio pseudo intellettuale putrefatto.
RispondiEliminaAnonimo di 26 anni ho piacere di vedere che c'è qualcuno che la pensa come me, purtroppo siamo infestati di ZOMBIE che appunto ragionano con idee morte, la rivoluzione va fatta prima al nostro interno poi per l'Italia, perchè malgrado tutto sono convinto che il seme del rinnovamento cova al nostro intero.
P.S. avendo scoperto che ci sono numerosi "intelettuali" che scrivono su libero dopo anni oggi ho provato a riprendere in mano quel giornaletto che tanto mi aveva schifato e cosa leggo????? INCITAMENTI E GIUSTIFICAZIONI PER ATTACCARE L' IRAN..........
ZOMBIE!!!!!!!!!!
Ovvio, l'abbiamo già detto a Veneziani, stecca para pe tutti o non se ne fa niente. In cambio abbiamo venduto la Siria.
RispondiEliminaSì, è andata così, vedi che a forza di spiare le cose le capite davvero...
@ Samuel cramer: hai utilizzato la parola giusta "zombie"! Buttafuoco, Veneziani, tutte queste menti eccelse che ci vogliono rimpire la testa di stupidaggini (e con loro i vari politici del centrodestra, da Gasparri, a La Russa, il Berlusconi ottuagenario che rifonda Forza Italia, Fini, Iannone che si crede che può prendere a schiaffi chi vuole). Buttafuoco dovrebbe concentrasi più sui libri e meno sulla politica reale. Il suo filosofeggiare sta diventando da psicanalisi. Arabeggianti orizzonti, il profumo delle arance di Sicilia, la mafia in doppiopetto, i gagliardetti neri, le cupole dorate, Scilla e Cariddi..... questi intellettuali intendono la politica come un film in cui essi (ovviamente) sono le menti eccelse, ideologicamente "pure". Arriverà poi qualcuno che si immolerà per la Verità? Si sentono in dovere di affermare questa caterva di valori, colori, profumi, parole d'ordine dalle quali ripartire, momenti storici da prendere da ispirazione. Ora basta! Loro?! Dai più alti, ai più bassi (per più bassi intendo quelli che si limitano a scrivere di "metapolitica" su Vivamafarka), proprio loro, che sono stati i primi a trovare giustificazioni a situazioni ingiustificabili (vedi appunto il "Mutanda day"); a tentare di rendere reale qualcosa di inesistente; ancora loro tentano di proporsi come guide (perché non torniamo al Führerprinzip!?)?! Ma andate a casa... Abbiamo bisogno di gente che ci insegni la convivenza civile, a vivere senza sprechi, a valorizzare il nostro futuro attraverso una scuola funzionante, che abbia il coraggio di credere nel futuro, guardare il mondo non come a qualcosa da conquistare ma da rispettare! Aggiungo, senza indugio, che è perfino "pericoloso" risentire parlare di Weltanschauung; incomincio a credere che alcuni personaggi possano essere realmente dei"cattivi maestri". Non è mai esistita una casa comune della destra "postfascista" italiana. E se è esistita, nella fattispecie con il Movimento sociale, possiamo intenderla come apertamente schierata nelle posizioni di una destra guelfa. Guelfa e pertanto, come dice il termine stesso, fuori tempo massimo. Se l'animo patriottico-risorgimentale, o lo stesso fascismo delle origini, poteva essere un punto di partenza per la destra-sinistra/nazionale del dopoguerra, ciò che ha prevalso è stata la "reazione". Ecco, sono finiti i tempi dei requetès carlisti, delle rune, della Tradizione, di José Antonio. Io non appoggio più certa gente che in nome di pseudo "principi superiori" (che oltrettutto ha venduto poi al miglior offerente!) ha contribuito, insieme ad altri, a distruggere la mia nazione, il mio Stato! Ma che futuro avrò grazie a questa gente!?! Ma dove mi ha portato parlare dei massimi sistemi in una sezione di partito dove si mischiavano teorie evoliane, fascismo rosso, corporativismo autoritario, strizzando l'occhio alla guardia di ferro di Codreanu?!!!! Io ho scelto! Il fascismo è storia, Evola guardava la società con gli occhi dello Junker dell'ottocento (torniamo alla servitù della gleba?!); l'unico corporativismo che apprezzo è quello "neo" che si è sviluppato in nord Europa.
RispondiEliminaLa destra colpisce Berlusconi li dove gli fa più male, altro che pippe filosofiche...
RispondiEliminahttp://www.linkiesta.it/blogs/portineria-milano/Minetti-dario-macchi#ixzz219VInihM
Itaca? Veneziani? ...Itaca è morta, stuprata dai nani e dalle ballerine, e venduta al teschio di Sallusti e al silicone della Santache'. Itaca non c'è piu', e preghi, Veneziani, che non torni Ulisse...perche' deve essere piuttosto incazzato.
RispondiEliminaAlex
Tante citazioni colte a coprire il solito infame atlantismo altro che geopolitica ....
RispondiEliminahttp://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Cossiga-Veneziani-Ci-vorrebbe-un-movimento-ispirato-al-suo-pensiero_313532322731.html
Roma, 23 lug. - (Adnkronos/Ign) - "A Cossiga va riconosciuto il merito di essere riuscito a farsi interprete, durante il suo mandato, del cambiamento che stava vivendo l'Italia nei primi anni 90, e tutto ciò nonostante provenisse da un partito conservatore come la Dc". Lo dice il giornalista e scrittore Marcello Veneziani, intervenendo nel dibattito suscitato dall'intervento sul 'Messaggero' del direttore dell'Adnkronos Giuseppe Marra, che ha ricordato il Presidente emerito. "Sarebbe una buona proposta -sottolinea- quella di istituire un movimento politico capace di ispirarsi anche al suo pensiero".
"Sono convinto -prosegue Veneziani- che occorrerebbe all'Italia una figura come il Cossiga degli anni '92-'93. Non solo un picconatore, ma un vero e proprio traghettatore, capace di portare avanti con forza e decisione il passaggio da una Repubblica a un'altra, oggi, in una fase di così delicata transizione come quella che sta vivendo il Paese".
Nel dibattito interviene anche Marco Follini (Pd) ricordando che Cossiga "è stato una figura irripetibile e inimitabile". Lui, prosegue il presidente della Giunta delle autorizzazioni del Senato, "è stato un grande solitario della vita politica italiana. Per molti resta una fonte di ispirazione, ma l'emulazione mi sembra più improbabile".
Per Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore, "il suo guizzo sovversivo andava oltre schemi prefissati. Oggi Cossiga saprebbe, come ha sempre fatto, intercettare il nuovo, tutto ciò che spezza le consuetudini".
"Cossiga aveva la capacità di non appiattirsi su cliché - prosegue Buttafuoco - per quanto radicato in un solco ben preciso e definito" di chiara impronta cattolica. "Era in grado di decifrare la politica estera e cogliere i segnali della contemporaneità". Oggi, se il 'Picconatore' fosse ancora vivo, "darebbe rigore all'anticonformismo - secondo lo scrittore - sarebbe il lievito per far nascere un pensiero libero e finalmente liberato da due 'chiese': quella del politicamente corretto e quella del liberismo al servizio dei potentati italiani".
Ma una nuova forza politica ispirata al pensiero cossighiano non è, a detta di Buttafuoco, quel che serve ora. "Cossiga appartiene alla storia - taglia corto lo scrittore - non alla politica".