E' morto Muggiani: liberò la salma di Mussolini, fece carcerare i camerati che uccisero Amoroso
È morto improvvisamente nel sonno, all'età di 85 anni, la scorsa notte nella sua abitazione di Menaggio, sul lago di Como, Giorgio Muggiani, noto personaggio dell’estrema destra. Dopo essersi arruolato giovanissimo nella Rsi, nell’immediato dopoguerra, Muggiani, con Domenico Leccisi, partecipò alla trafugazione della salma di Benito Mussolini dal cimitero milanese di Musocco. Azione che gli costò anche il carcere. In seguito Muggiani fu dirigente del Fronte della gioventù dell’Msi e nel 1968, a Milano, fondò anche un movimento politico giovanile di destra, il ‘’Comitato Tricolore’’. Nel periodo del terrorismo non esitò a denunciare personaggi dell’estrema Destra che avevano intrapreso questa strada e che cercarono di vendicarsi organizzando attentati contro di lui. Muggiani sarà sepolto nel cimitero di Lenno, sempre sul lago di Como, accanto al padre, di nome Giorgio come lui e che fu un famoso disegnatore pubblicitario nel primo ‘900 che fu anche tra i fondatori dell’Inter, di cui disegnò lo stemma.
(umt) Così "Il Giorno", tra approssimazioni (il Fronte della Gioventù nacque nel 1971 dalla confluenza delle preesistenti organizzazioni giovanili missine: vi confluì anche il suo Comitato tricolore che però non si integrò mai e nel 1975 riprese la propria autonimia) e reticenze. In realtà il "liberatore della salma di Mussolini" mandò carcerati una decina di giovani camerati, colpevoli dell'omicidio di Gaetano Amoroso, ucciso nell'aprile 1976 nell'anniversario della morte di Sergio Ramelli. Tra questi spicca il nome di Gilberto Cavallini che, cinque anni dopo, decise di "castigare l'infame". L'auto del commando (composto da lui stesso, da Alessandro Alibrandi e Walter Sordi) fu però intercettata da una civetta della Digos... Così l'ho raccontata in "Guerrieri" (Immaginapoli, 2007, p. 245):
Il 19 ottobre fallisce tragicamente una spedizione punitiva a Milano, organizzata per regolare i conti con Giorgio Muggiani, una figura prestigiosa del neofascismo meneghino. Nell’immediato dopoguerra ha partecipato al trafugamento della salma di Mussolini, ma l’età ha raffreddato gli ardori. Dirigente missino, all’inizio degli anni ‘70 ha dato vita ai Comitati tricolori, uno dei tanti contenitori per la «piazza» anticomunista: vogliono fargli pagare la soffiata che ha mandato in galera Cavallini e i complici per l’omicidio Amoroso. Alibrandi è alla guida: si accorge di essere seguito da un’auto civetta della Digos, avverte Sordi e Cavallini di prepararsi al conflitto a fuoco, arresta l’auto in un incrocio, esce impugnando due pistole, colpisce due agenti, si dà poi all’inseguimento di Epifanio, ferito alle braccia e poi a un fianco. Questi si rifugia in un portone, ma è respinto dal custode perché è in borghese e deve riparare in un altro palazzo. Sordi si avvicina alla vettura per prendere le armi e finisce con due colpi alla testa Bonantuono che rantola. È il suo primo omicidio. Stesso destino per l’altro poliziotto moribondo, Tumminiello, per mano di Cavallini. Missione fallita, ma senza danni per il commando.
Muggiani ha sbagliato.
RispondiEliminaPer Cavallini e soci non c'era bisogno della polizia ma di un trattamento psichiatrico obbligatorio.
Condoglianze. Purtroppo i neofascisti senza riferimenti metafisici e atemporali rischiano di fare la fine dei garibaldini. Cento anni fa ce n'erano tanti ed ora niente, un fiume senza nuovi affluenti ed acqua nuova si secca. Invece di esaltare personaggi mortiferi e narcisisti e legati al vicino passato e a paesi lontani, celebriamo personaggi a noi vicini che scorrono nei fiumi del nostro sangue, della nostra storia come Giulio Cesare Augusto Dante Colombo. Vita pro vitam exponimus, questo è l'eroismo che mi piace. Questo attirerebbe l'interesse dei giovani senza i quali ogni fenomeno politico si estingue.
RispondiEliminaEcco, commenti che condivido, peccato che Cavallini e qualche pluriaassassino gravitante nai NAR sia ancora per qulcun altro invece un simbolo...................Cavallinipoi oltre che un pluriassassino sanguinario era ancora legato a qualcuno del vecchio giro degli "Pdeudordinovisti veneti", come tal zio Ott( uomo della Cia, ma essendo morto per decoro mi fermo qui). Con tanti saluti anche qui ( fosse l'uno caso!!.....) alla vera Rivoluzione che vuole tagliare i ponti col passato...........
RispondiEliminaAgo
Ugo, non solo Il Giorno, fà approsimazioni, ma, vedo anche tu. Il Fronte della Gioventù nasce nel 1972, non nel 71.
RispondiEliminaSaluti
Nazionalpopolare
possiedo una copia delle memorie di Leccisi "Con Mussolini prima e dopo Piazzale Loreto" ma non si fa cenno a Muggiani, circa San Babila, il MSi milanese negli anni '60 e '70 ho letto le memorie dell'On. Staiti "confessione di un fazioso"e sono menzionati i Comitati Tricolore ma è anche scritto che Muggiani era un confidente della questura e che quando il MSI di Milano voleva far sapere qualcosa alla questura utilizzava Muggiani come tramite, inoltre per le attività di Muggiani a danno di Cavallini e Muggiani quale bersaglio dei NAR dopo la cattura di Fioravanti è assai istruttivo leggere quanto scrivono Rao nella trilogia della Celtica e Tassinari in Guerrieri e nelle due versioni di Fascisteria
RispondiEliminavorrei rispondere all'Anonimo che ha scritto in merito alle date di fondazione del Fronte Della Gioventù, circa l'argomento FDG possiedo due libri:
RispondiElimina1) 20 anni di lotte e di sogni immagini e storia del Fronte Della Gioventù di Trieste (introduzione On. Roberto Menia), Trieste, Gennaio 1992
2) Marco De Troia: Fronte Della Gioventù. Una militanza difficile tra partito e società civile, edizioni Settimo Sigillo, Roma,2001
ed ambedue datano la fondazione del FDG (quindi sia a livello della città di Trieste che a livello nazionale) al 1971
Grazie Jury ma purtroppo la gente si fida di Wikipedia e non delle fonti dirette
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