Un commando avvelena la festa della Samp: cinque tifosi feriti, due gravi
(umt) Le notizie da Genova sono drammatiche: un nutrito gruppo di tifosi doriani che festeggiavano la promozione in B sono stati aggrediti all'uscita dal loro club da un gruppo avversario che si presume di tifosi genoani, volti nascosti da caschi e armati di coltelli, cocci di bottiglia e catene. I sei fermati, oltre ai feriti, dalla polizia accorsa su segnalazione di una coppia di automobilisti non fanno parte di gruppi organizzati. Uno solo ha precedenti come ultrà doriano. Il bilancio è pesante: due sono in prognosi riservata per lesioni a un polmone e al fegato, un terzo è ricoverato per ferite da taglio con prognosi di un mese. Gli altri hanno prognosi di cinque e dieci giorni e sono stati dimessi. A colpirli sarebbero stati in tre. I feriti non sono in pericolo di vita ma a mia memoria non ricordo una violenza così selvaggia e incurante delle conseguenze potenziali.
Una rivalità antica, certo: le tifoserie di Genova, proprio in occasione del primo derby dopo 12 anni (al ritorno del Genoa in A, con Juve e Napoli) il 30 settembre del 2007 si erano impegnate in una furiosa rissa di strada. Sicuramente a gettare benzina sul fuoco ha contribuito la grancassa mediatica che sta dando grande spazio, nell'inchiesta sul calcio scommesse, al "derby della retrocessione", per il quale risulta indagato uno dei leader della curva genoana.
Massimo Leopizzi è stato interrogato giovedì scorso dal procuratore di Cremona Roberto Di Martino, sulla telefonata intercettata dopo l'ultima ondata di arresti, riguardante una presunta combine nel derby Genoa-Sampdoria, dell'8 maggio 2011. Leopizzi, a suo dire, si sarebbe limitato a riportare delle "opinioni e delle sensazioni" riguardo all'andamento di quel derby in cui i tifosi contestarono il Genoa per "lo scarso impegno". "La cosa che ci ha dato più fastidio - ha detto il capo ultrà - è che siamo stati accostati alle combine delle partite, cosa che è lontana dal nostro mondo". Leopizzi ha anche ricostruito la vicenda dell'incontro, il 15 maggio 2011, in un ristorante di Genova, con i calciatori Beppe Sculli e Domenico Criscito. "Eravamo andati lì a fare il culo a Criscito, perchè dopo il gol non aveva esultato e, alla fine della partita, non aveva festeggiato". L'ultrà ha quindi escluso che quell'incontro fosse legato a taroccamenti di incontri. Quell'sms, contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare, che lui aveva inviato a Sculli e in cui scriveva "con voi liberi di scappare, se potete" era di natura scherzosa, tant'è vero che si concludeva con due smile. Ma con Leopizzi entriamo nel "cuore nero" di una curva generalmente considerata di sinistra. Perché il fratello di Massimo, Antonio, era stato il primo arrestato per gli scontri del derby del 2007. (1-continua)
http://www.repubblica.it/cronaca/2012/06/11/news/capi_curve_genova-36958947/index.html?ref=search
RispondiElimina.......in verita' pero' io credo che la politica c'entri poco e poi questi collegamenti attraverso il fratello del capo dei tifosi genoani sono molto fragili. Ugo.......vai a sapere, magari questi fratelli hanno idee politiche completamente opposte !
RispondiEliminaCiliegina sulla torta: sono notissime rivalita'anche molto forti ed aspre tra tifoserie che "notoriamente" invece sono conosciute per avere un credo politico molto prossimo..........Alcuni esempi: interisti ed Ascolani , Livornnesi e Perugini (tutti e due di estrema sinistra), Udinese e Verona (notoriamente non certo legati ad idee di sinistra o comuniste......)
In sostanza: il capo tifoseria di un club sportivo puo' avere idee politiche diverse dal fratello e la vicinanza politica non prova affatto una reciproca stima a livello di tifoseria sportiva.
Ugo tra l'altro che e' giornalista controcorrente su parecchie cose e fatti di cronaca poltica e parecchio informato anche in materia di tifoseria organizza non lo vedo in sintonia con i soliti articoli di cronaca da "poltically correct". Ma francamente leggendo le ultime righe rischia di essere risucchiato in questa logica. Una caduta che la sua preparazione e professionalita' non meritano, a mio modo di vedere.
Ago
Ago, hai ragione quando dici che le rivalità calcistiche molto spesso centrano poco con le rivalità politiche, e che in generale se già dx e sx sono categorie consunte nel mondo politico applicarle al tifo è un'operazione empirica.
RispondiEliminaDetto questo però ci sono molte cose che fanno pensare che dietro questo agguato ci siano schegge impazzite legate ai gruppi di "destra" della curva del Genoa.
Una per tutte l'uso dei coltelli nell'agguato, in quanto il tifo organizzato di "sinistra" del Genoa ha sempre condannato l'uso delle armi bianche, in particolare dopo l'uccisione a coltellate da parte di ultrà milanisti di Vincenzo Spagnolo, uno Sharp genoano. Sempre a Genova infatti dopo questo assassinio fu organizzato un incontro di varie tifoserie ultrà di "sinistra" ma anche apolitiche con la parola d'ordine "Basta lame, basta infami".
Nelle curve di "destra" purtroppo su questa tematica c'è sempre stata abbastanza ambiguità e varietà di interpretazione si va dai romanisti che usano i coltelli senza problemi ai laziali che li usano però solo con altre tifoserie che le usano ai napoletani che il coltello ce l'hanno per una questione "culturale" in quanto spesso viene usato nelle "risse quotidiane" e non solo allo stadio etc....
PUo' essere.........resta da spiegare l'assonanza politica data per certo tra i due fratelli genoani quando non lo e' affatto. Inoltre puo' anche essere che questi specifici tifosi genoani abbiano una certa coloratura politica schierata " a destra" ( termine grossolano e usato per semplificare il discorso, spesso trattasi dei cosidetti Fascio-commerciali, leggasi gli ex Brasati del Genoa o alcuni dei Guerrieri ultras del Milan per non dire di talune frange del tifo interista che tra l'altro conoscevo benissimo)) ma sinceramente non credo questa aggressione abbia risvolti politici.
RispondiEliminaAgo
Nessuno ha detto che quest'aggressione ha una coloritura politica. Con i fratelli Leopizzi, invece, siamo invece nella frangia più oltranzista della curva genoana. Ho dedicato una paginetta di "Fascisteria" alla Brigata Speloncia, una realtà ultrà in cui forte era il peso dei camerati.
RispondiEliminami correggo: I Brasati erano una frangia del tifo milanista, nata da una scissione delle Brigate rossonere. Prima dell'episodio di Genoa si erano gia' resi responsibili della vile aggressione ( che poi causo' la morte) a un tifoso romanista nel 1989......
RispondiEliminaAnche nel loro caso comunque la politica era ridotta per lo piu' a slogan o richiami generici che poco hanno a che fare con un'adesione convinta ad un ideale poltico, sopratutto quando si e' minorenni o poco piu'........
Ago
i ragazzi arrestati con la brigata speloncia non c'entrano niente ,il fratello di massimo si chiama andrea
RispondiEliminai frartelli leopizzi vanno in gradidanta da quando hanno 12 anni dentro la nord non si e' emai fatta politica
la brigata speloncia nacque dopo la morte di Claudio Natale "lo zio" per gli amici,Speloncia pe tutti
veramente quelli che pianificarono nei minimi dettagli l'assalto militare contro i genoani erano ultratrentenni anche se a sferare il colpo mortale per Spagnolo e a pagare per tutti fu un appena maggiorenne.
RispondiEliminanon riesco acapire dove si vuole arrivare....
RispondiEliminacosa C'ENTRAno i ragazzi arrestati con la brigata speloncia
cosa c'ntra se massimo e andrea hanno le stesse idee politiche? (vi dico di si')
massimo e andrea hanno quasi 50 anni e sono ultras genoani da un vita,claudio natale e' stao un leader della fossa dei grifoni e' sempre stato un camerata circondato da compagni autonomi ribelli , e' stato accoltellato dai milanisti nel 1985 insieme a gianni l. che era autonomo.... e cosa c'entra?
nella nord si e' sempre cercato di tenere fuori la politica ,il 90 % e' di extr sin
Speloncia era un camerata Seguace di signorelli e si e' sempre opposto alla politicizzazione della gradinata ,ha sempre impedito che si portassero simboli ha smpre difeso la sua idea e' sempre stato in prima fila daggli anni settanta fino alla fine...
e alla fine al suo funerale al presente gridato da massimo leopizzi tante mani tese e pugni chusi ma cosa c'entra con l'agguato
G.S
i ragazzi arrestati (che poi a ben vedere l'accoltellatore sarebbe uno solo, a suo dire uscito di testa nel corso della rissa) non c'entrano niente con la brigata speloncia.
RispondiEliminaNel post è chiarito benissimo che la vecchia leadership nera della curva (che è ovviamente minoritaria) NON C'ENTRA CON IL FATTO ma con il clima particolarmente avvelenato di queste settimane a Gneova. Infatti scrivo testualmente:
"Sicuramente a gettare benzina sul fuoco ha contribuito la grancassa mediatica che sta dando grande spazio, nell'inchiesta sul calcio scommesse, al "derby della retrocessione", per il quale risulta indagato uno dei leader della curva genoana".
Parlo ovviamente di Massimo Leopizzi, balzato alla ribalta per il presunto summit che è considerato momento importante dell'indagine sul calcio scommesse.
Dopo di che un lettore si affanna a insinuare che i due fratelli abbiano diverse opinioni politiche, cosa che, siamo d'accordo, è un'evidente cazzate.
Per quel che mi riguarda io la storia della brigata speloncia l'ho già raccontata nella seconda edizione di Fascisteria ... Posso tranquillamente ripubblicarla e credo che nessuno possa avere che ridire (visto che non è stato fatto negli ultimi quattro anni)
perfetto,
RispondiEliminae posso assicurae che il presunto summit e' una pagliacciata pazzesca ..
ma se potessi ripubblicarla te ne sarei grato
forse sei l'unico che ci ha capito qualcosa
Non so perchè voi vogliate strumentalizzare ogni cosa. I ragazzi dell'agguato NON SONO DI DESTRA!! E non sono di nessun gruppo "ufficiale". La Brigata Speloncia, basta leggere il suo comunicato su internet (tifonet), è apolitica, con ragazzi di destra, apolitici e di sinistra (compreso uno con il CHE tatuato!!). Cosa centrate voi fascisti?! Lo Zio (Speloncia), che tutti onoriamo, era di destra, come aonche Leopizzi, ma tutta la gradinata è storicamente di Sinistra, a partire dalle frange più estreme... che, va riconosciuto, prima dell'omicidio di Spagna, usavano anch'essi (i compagni, intendo) i coltelli.Negli anni '70, la Gradinata Nord ospitava diversi esponenti a metà fra la malavita "proletaria" comune (rapine, furti, contrabbando del Porto, ecc.) e la simpatia (in alcuni casi fiancheggiamento e militanza) per l'Autonomia Operaia o le Brigate Rosse (molto radicate nei quartieri operai genovesi). E' il caso, ad esempio, di elementi vicini alla banda di Mario Ubaldo Rossi, Dongo (quello che poi uccise il marsigliese Bergamelli nel carcere di ascoli) e Chiti... il "clan dei Genovesi", i rapinatori, insieme ai bergamaschi, più temuti del tempo, ed in carcere simpatizzanti per le B.R. e per i N.A.P.
RispondiEliminaPerciò, lasciate perdere le vostre basse strumentalizzazioni...