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La rubrica dello scandalo. Freda: Compito della Destra? La ricerca del Valore


(umt) Ha avuto un impatto mediatico notevole la rubrica affidata da "Libero" a Franco G. Freda, "L'inattuale". Un fatto indubitabilmente forte, tanto da suscitare l'aspra reazione del presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi. Tornato alla parola pubblica, dopo aver a lungo taciuto, anche su questioni di più diretta pertinenza. Ma vediamo, in realtà, qual è la riflessione sviluppata dall'Editore.

Ci sarà qualcuno pronto a considerare con onestà l’appello di Marcello Veneziani per la rigenerazione di ciò che, ovviamente semplificando, chiamiamo ‘destra’? Il suo scritto non manca di ragionevolezza. Il momento è perfetto per chi volesse – cito appunto Veneziani – “fare sul serio”. L’occasione d’oro. Non c’è più niente di decoroso, in giro. Da nessuna parte e di nessun colore. Squagliati gli uomini, squalificate le organizzazioni. Restano solo, sospese a mezz’aria, una rabbia vibrante e una nostalgia vaghissima. E una disperazione che non trova di meglio che pisciare cocaina e psicofarmaci nei fiumi. L’Arno, il Tevere, pure il mitologico Po portano i segni delle pasticche che la gente ingurgita a raffica per tirare avanti. Ma twittando twittando non è che si faccia molta strada – lo sanno tutti. Rovesciando bile sul web, come petroliere ebbre e devastate.
La finzione rischia di sostituirsi alla realtà. Il mentire a sé stessi all’azione. Finirà che gli uomini diventeranno fantasmi, preda a loro volta dei propri fantasmi, spettri all’ennesima potenza, e non è la guerra metafisica dell’‘oltre’ cantata ne “Gli incendiati” di Antonio Moresco. Qua si smuore piano, goccia a goccia (prostaticamente…); ogni giorno una diminuzione. A ‘destra’, ma pure a ‘sinistra’ – però quelli non meritano che ci diamo la pena di mortificarci per loro, tanto hanno mentito per decenni e celebrato la sguaiata gioia di avercela fatta a sopravvivere malgrado tutto. Malgrado, cioè, la resa del buongusto e dell’equilibrio etico alla scaltrezza più selvaggia, al risentimento più meschino. E, per giunta, senza fare praticamente mai “sul serio”. Ma non ci curiamo di Tersite, bruttoecattivo.
Passando, invece, tornando alla ‘destra’: come ha potuto trasformarsi nella pappa viscida che è oggi? Perché una ragione essenziale ci dev’essere e non è soltanto la captivitas diaboli, la carognaggine di certi suoi esponenti, invero piuttosto accentuata. Non è la nostalgia segreta del missino tipo: l’ambizione di essere lui e solo lui il Duce – quindi l’individualismo. Quello ha trovato il terreno fertile per esprimersi, sennò non avrebbe vegetato così rigoglioso. Il vero problema è che, per essere restituiti alla circolazione (monetaria?), i missini hanno rinnegato tutto. E così sono diventati niente. Cos’è Fini, oggi? La fine assoluta. Hanno più attrattiva i pettegolezzi sui suoi maneggi e disavventure familiari dei suoi programmi politici. E Fini è l’emblema di un mondo. Non a caso se l’erano scelto per capo.
Incredibile quello che è successo alla ‘destra’. Farsi scippare dalla ‘sinistra’ un tesoro di secoli, di millenni, maturato perfino nella vastità solenne di ere geologiche. Parliamoci chiaro: tutto quello che il genere umano ha fatto di meglio lo deve all’alchimia di una volontà ordinata e amica del vero più che dell’opportunismo. Alla tensione all’ordine, alla perfezione, che è il cardine del pensiero di una ‘destra’ illuminata e luminosa. Alla selezione severa, implacabile, del bello contro il brutto. Tutto quanto. Le colonne doriche, gli esametri di Virgilio (puro ritmo: cioè ordine, cioè rito). Gli endecasillabi di Dante, i boccoli biondi della Venere di Botticelli. Cosa ne possono sapere, capire, indovinare di Dante, di Virgilio, di Botticelli esseri che, non troppo tempo fa, usavano termini come “padronato”, formule come “masse popolari”? E la ‘destra’ se li è fatti fregare, il suo tesoro e il suo giusto orgoglio, solo perché quelli avevano vinto la guerra più recente. Probabilmente per lo shock. Per un incomprensibile complesso di inferiorità. Per la smania vigliacca di farsi accettare. Per essere ‘al passo coi tempi’, anche quando i tempi zoppicavano e inciampavano. Forse perché non si sono neppure accorti che Virgilio, Dante, Botticelli erano i propri paradigmi, il proprio miglior Io.
La ‘destra’ doveva stare, non mutare, non correre ad adeguarsi. Doveva continuare a contemplare le proprie idee. Anche senza parole: certo. Pontificalmente. Doveva essere, non convincere. “Mostrare, non dimostrare”. Effondere la propria autorevolezza con la serenità di chi sa respingere il dialogo, la dialettica, quando le sue premesse siano truffaldine. E fissare il proprio firmamento, precisarne la fisionomia, riconoscerne i canoni, raccontarne, senza volerlo a tutti i costi abbassare, implebeire. Entrare nell’agone politico imbracciando questa massima perfetta: “La politica dovrebbe essere la scienza che definisce le condizioni sociali più propizie alla percezione del valore e alla realizzazione di esso.” Questo è il vero compito, la vera maieutica, la vera ragion d’essere della cosiddetta ‘destra’: capire che cosa abbia valore, quindi che cosa sia il valore, capire come aprirgli la strada per la sua vittoria sul mondo. Non è facile, ma è l’unica meraviglia che possiamo offrire alla storia. Le altre sette sono già polvere, tranne l’ultima, la piramide di Cheope, irrimediabilmente contaminata.
Franco G. Freda

19 commenti:

  1. Suggestivo, anche se poco/niente “in linea” con la apprezzata “ragionevolezza” (tutta “concreta” dico io) dell’appello di Veneziani….. quella “tensione all’ordine, alla perfezione, che è il cardine del pensiero di una destra illuminate e luminosa”, quei riferimenti agli endecasillabi di Dante, alle colonne doriche, agli esametri di Virgilio quella esplicita condanna per “esseri che, non troppo tempo fa, usavano termini come “padronato” formule come “masse popolari”, quella esaltazione di una destra che “doveva continuare a contemplare le proprie idee….fissare il proprio firmamento” fanno dell’articolo di Freda un testo “accademico” da assorbire e commentare, con poche possibilità di “ricadute” nel concreto…..Tanto rumore (degli occhiuti censori) per nulla, direi….

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  2. Quale sarebbe lo scandalo ??
    Freda era ammanicato con atlantisti e agenti dei servizi già 40 anni fa, che oggi scriva sul giornale di Belpietro e di Renato Farina ( agente BETULLA per i servizi e la Cia e complice del sequestro Abu Omar, uno dei tanti sfregi alla sovranità italiana) é solo la dimostrazione che il lupo perde il pelo ma non il vizio.
    La prosa dell'Editore invece la trovo meno espllosiva del solito, "grigia" un pò come gli articoli di Evola sul Borghese.

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  3. l'ignoranza di questo terrorista è bestiale. cioè secondo lui se sei di sinistra "non puoi capire dante, botticelli ecc.." e quanto lo capiscano quelli di destra si vede dalla bella cultura berlusconide che hanno creato, il peggiore flagello mai capitato al paese ....ma a lavorare non ci va quest'uomo?

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  4. Anonimo delle 12.21 ora del server, mi sembra che ti sei spinto un pò troppo oltre definendo ignorante Freda forse perchè non arriverai mai a capirlo. Volutamente l'Editore non parla della "sinistra" perchè questa ha vissuto e vive felice nell'inganno e, quindi, semplificando, non potrà mai capire Dante, le colonne doriche, gli esametri di Virgilio etc etc. Ignoranza invece la dimostri tu, se minimamente accosti il pensiero di Freda con la volgarità del berlusconismo: c'è una distanza talmente abissale fra le due posizioni che mai potranno incontrarsi e dialogare.
    Perfettamente d'accordo, invece, con quanto scritto da giacinto reale:" "concreto" Veneziani, suggestivo, "accademico", con poche possibilità di “ricadute” nel concreto" Freda.

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  5. Riassumo per gli incompetenti e gli illetterati:
    La destra ha abbandonato la tutela e la spinta alla creazione dell'ideale vitruviano di bellezza e grandiosità a discapito di idee socialisteggianti e fin troppo plebee. Freda si lamenta di come ha potuto la destra lasciare alla sinistra l'egemonia culturale che ha devastato sia il nostro patrimonio artistico, sia la nostra volontà di potenza e sia il nostro sistema educativo. Casapound perlomeno sembra aver compreso il primo punto, ma non abbandona il lato del mendicante che corteggia i lati pietosi e avidamente bramosi del popolo.
    Concludendo a buon diritto si può dire che il forzanovista stefano e i suoi mangiamerende di partito potrebbero anche risparmiarsi di elogiare pedantescamente Freda. Visto che non sono certo loro l'emblema della destra che ha come valori fondanti la bellezza e la grandezza nazionale. Sia a causa della brancolante e cieca progettualità sia a causa del livello dei suoi componenti, leader inclusi.
    L'ignoranza dei militanti di destra è stata la rovina della destra.

    Piero Leonardi

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  6. Che i fessi di Casapound leggano Valerio Evangelisti si sapeva e non stupiva, in quanto da questi non si può pretendere più di tanto, ma che Freda citi Antonio Moresco, sodale dell'antifascista bolognese, fa cadere le braccia.

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  7. ah, come si irritano quando gli toccano il terrorista....è loro il vostro nuovo semidio? dopo mussolini, bossi e berlusconi avete trovato un altro capo? le esperienze precedentei dovrebbero insegnrvi qualcosa, poverini.
    anonimo delle 15:08, secondo te non è possibile avvicinare al berlusconismo uno che scrive per...un giornale di proprietà di berlusconi...ma le sinapsi sono andate fra di voi, gli "eredi di dante, leonardo, platone, se sese seeee come no

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  8. e visto che l'anonimo piero leonardo tira fuori il sistema educativo: sarebbe ora che si modernizzasse dando competenze utili invece che andare appresso a idioti che ancora si credono nella preistoria con roba inutle come greco, latino e poesiole...e si credono pure geni ed eredi ultimi di questo e quello...A ZAPPPARE 15 ORE AL GIORNO FREDA

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  9. ci sono anche considerazioni intressanti ma ne faccio io due o tre che credo possano valere qualche spunto di riflessione:
    a) Freda diceva di non considerarsi di destra, pero' guarda caso tutte le volte saltano fuori questi luoghi geometrici, appare sempre la sua nostalgia per una certa "Destra" che oltre (giustamente per carita'....) esaltare il valore, le qualita' e la bellezza, ne esalta anche l'Ordine
    b) il suo distacco dal pensiero del popolo che in sostanza identifica come "grezzo e ignorante" lo vedo un po' in contraddizione con l'esaltazione che faceva lui negli anni ottanta del Khomeini paladino anti-occidentalista , della causa palestinese e ultimo ma Non ultimo delle stesse "ragioni" fondanti ( ammesso fossero veritiere.....) della stesura de"La Disintegrazione del Sistema
    c) Guarda caso un qualche cenno alla geopolitica e all'uscita dalla Nato manca sempre e dopo aver anche giustamente apprezzato I Dante , I Virgilio e i Botticelli non ci formula concrete proposte politiche (possibilmente NUOVE!).............

    Insomma vi sono troppe coincidenze per pensare che il Nostro estensore della lettera ( anno 1966....) siglata a nome "Nuclei Difesa della Stato" non perda certe simpatie per una certo Stato "Legge ed ordine"
    Trovo strano e molto contraddittorio pero' qualcuno lo consideri ancora Nazionalpopolare......................



    Ago

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  10. Anonimo delle 17:32...credo che qualsiasi essere dotato di buon senso capirebbe che collaborare con una testata giornalistica o con una casa editrice non implica un allineamento alle posizioni del "proprietario" (seguendo il Suo ragionamento anche il divo Saviano dovrebbe essere berlusconiano)
    Tanto più che il quotidiano Libero non è neanche collegato in alcun modo al Cavaliere o alle sue aziende. Faccia i compiti a casa la prossima volta, per chiarirLe le idee su Freda e le sue posizioni basterebbe anche un'occhiata a Wikipedia.

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  11. Quando parla Freda in materia di weltschauung (visione del mondo) è come parlasse il Pontefice in materia di fede, entrambi possiedono l'infallibilità. Lo si deve ascoltare in un silenzioso raccoglimento, adottando lo stesso criterio di quando si entra in una cattedrale gotica per sentire un coro di canti gregoriani...pendere dalle sue labbra.

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  12. "Quando parla Freda in materia di weltschauung (visione del mondo) è come parlasse il Pontefice in materia di fede, entrambi possiedono l'infallibilità. Lo si deve ascoltare in un silenzioso raccoglimento, adottando lo stesso criterio di quando si entra in una cattedrale gotica per sentire un coro di canti gregoriani...pendere dalle sue labbra."
    BRAVO, ADESSO METTITI TRANQUILLO CHE ARRIVA L'INFERMIERE CON LE PILLOLINE BLU PER I NERVI
    :))))))))

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  13. Non ho la fortuna di conoscere Piero Leonardi ma visto che sicuramente si rivolge a me e con l'appellativo di forzanovista (la qual cosa non mi offende ma neanche se mi avesse dato del casapoundino (per inciso il tempo non ha insegnato nulla visto che ai miei tempi c'era la Giovane Italia, il FUAN, il Raggruppamento Studenti e Lavoratori, i Volontari Nazionali, oltre a O.N., A.N., Lotta di Popolo, Albus Ordo, Fronte Delta e chi più ne ha più ne metta composti magari da due sole persone)) vorrei precisargli che non sono mai stato, ne sono di F.N. e penso di poter dire qualcosa su Franco Giorgio Freda visto che insieme ad altri camerati a Roma l'abbiamo onorato quando in piedi in tribunale si difendeva dalla "magistratura democratica" e sono andato di notte a scrivere sui muri "Freda libero"! Riassumendo per chi è in grado di capire: è meglio che ti stai zitto.

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  14. Anonimo del 13 u.s. delle ore 21,10,d'accordo mi sono messo tranquillo: insisto e persisto Freda è un bipide superiore, un gigante,un vero Signore. Uomini così ne nascono uno ogni cento anni...pendere dalle sue labbra!

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  15. Freda sarà pure un bipede superiore però l'unico personaggio vivente che cita è l'antifascista militante Antonio Moresco.

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  16. Mi sa che sto Freda fa pippa...sabato 16 giugno 2012 alle ore 00:38:00 CEST

    leggete invece questo

    http://www.vivamafarka.com/forum/index.php?topic=107524.msg1671150#msg1671150

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  17. Così hanno risposto al lungo intervento di Franco Cardini postato su vivamafarka: "Massimo rispetto per la sua cultura e per il suo percorso. Ma sarei falso se non dicessi che mi paiono parole di un uomo vecchio e rassegnato, con troppi rimpianti e rimorsi. Però fa riflettere e molto." Condivido in pieno!

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  18. Mussolini da giovane ere ateo, prendeva a sassate le processioni, bestemmiava pubblicamente, professava ideali marxisti e anarchici,si sposo ufficialmente solo dopo undici anni di convivenza e la nascita della figlia Rachele.Finì diverse volte in galera, in Svizzera per vagabondaggio. Ma questo non impedì al futuro Duce di diventare il capo del fascismo e firmare il concordato con il Vaticano.Il valore di un uomo non si giudica dai dettagli, ma dallo stile!

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  19. mi sembra che Libero sia il luogo ideale per l'aria fritta del piccolo borghese Freda.
    A suggestionare anziane signore e giovani signorini con le sue parole di fuoco.

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