FOTONOTIZIA - Napoli, 4 molotov contro il centro sociale Insurgencia: danneggiato climatizzatore
Quattro molotov sono state lanciate nella notte tra giovedì e venrdì contro la sede del Laboratorio Insurgencia, a Napoli, nel quartiere di Capodimonte: a denunciarlo sono gli attivisti del centro sociale.
''E' un vile attentato dal chiaro metodo fascista - scrivono - Una delle sale del primo piano e' stata colpita dall'esplosione di due bottiglie incendiarie, causando l'incendio del motore di un climatizzatore, la rottura dei vetri di una finestra e l'annerimento delle pareti. Non possiamo non collegare l'attentato alla manifestazione di domani [oggi per chi legge, ndb] a Napoli contro la crisi ed Equitalia. I soliti noti provano ad intimidirci ma noi continuiamo le nostre lotte sociali: una risata beffarda li seppellirà ". Dopo aver sostenuto nella prima fase la "rivoluzione arancione" di Luigi De Magistris, eleggendo un suo esponente, Pietro Rinaldi, nella lista civica "Napoli è tua", Insurgencia ha preso le distanze dalla maggioranza che governa la città, in particolare dopo la scelta del sindaco di Napoli a marzo di far sgomberare con la forza i precari Bros che da un mese presidiavano pacificamente Palazzo San Giacomo, sede del Municipio
Che penosi, dicono che è un attentato di chiaro stampo fascista (in genere però chi cerca di chiudere le sedi degli avversari col fuoco sono loro e non i fascistI) e poi collegano l'attentato alla loro manifestazione antiEquitalia, behh, i fascisti lottano contro Equitalia da molto tempo e non certo come lorsignori svegliati tardi dei cessi sociali che pensano solo agli immigrati e non agli Italiani!
RispondiEliminaFilippo
ma "una risata li seppellirà" dove l'ho già sentita? Si iniziano a copiare anche i metodi di comunicazione???
RispondiEliminaFlavio
E' uno slogan del movimento del '77, Flavio. Quindi, caso mai, è una riappropriazione, dopo un detournment...
RispondiEliminaTale padre tale figlia.
RispondiEliminaLa molotov deve essere un vizio di famiglia ma almeno sta volta non sono bruciati dei poveri cristi chiusi in una macchina.