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DALLA RETE/ Il Valle occupato attacca: L'Augustus? Operazione di partito

Agli artisti romani occupanti il teatro Valle non piace l'esperienza dell'Augustus
Passati due giorni e ascoltate le dichiarazioni degli organizzatori risulta evidente che quella dell’ex cinema Augustus è un’operazione di partito. Il leader Giuliano Castellino, ex Fiamma Tricolore, ex Forza Nuova, ex Casa Pound, fa parte della direzione nazionale del partito La Destra e a dettare l’irresistibile programma delle future iniziative è il segretario nazionale Francesco Storace, ex ministro e ex presidente della regione Lazio. Un partito di estrema destra e che riceve finanziamenti pubblici. Che tenta di utilizzare in modo strumentale la larghissima partecipazione di cittadinanza e l’esperienza del Valle a fini di campagna elettorale. È in corso una competizione tra i poteri forti della destra romana, a caccia di cariche e di visibilità. Logiche di dominio e di gerarchie. “Siccome sono democratico, comando io” direbbe Totò.Gli ex-ex-Qualcosa e i TuttoraNeroVestiti dichiarano: sarà una sfida culturale. Ma quale sfida? Ma quale cultura? La cultura ama le diversità, di genere, di razza, di lingua, di forma. La cultura non può essere razzista, non può essere xenofoba, omofoba. La cultura è pensiero critico e ripudia il fascismo, così come la nostra Costituzione 

8 commenti:

  1. Gli artisti romani devono avere massima comprensione per l'ex enfant prodige di Maurizio Boccacci, ex tacchino di Fiore, ex delfino di Romagnoli, ex sostenitore del sindaco di Alemanno, che ascolta il grido di dolore del popolo ebraico, ora passato nelle file de la Destra di Storace, di nulla capace, di tutto rapace.. Anche lui necessita di un posto di lavoro, e l'occupazione crea visibilità politica per sè e per il partito. In virtù di questa visibilità il partito qualche prebenda la lascia anche all'ottimo tacchino ora dimigrito Giuliano Castellino.

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  2. Castellino è stato in Fiamma assieme a CasaPound, non è mai stato in CasaPound

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  3. sinceramente anche sul valle delle critiche a livello culturale ci starebbero mentre con Castellino e l'augustus non si può, siamo al nulla, al vuoto più totale.

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  4. A quelli del "Valle" farebbe bene ogni tanto metter da parte libri e libelli della loro presunta cultura del "diverso", per scoprire che i maggiori intellettuali e scrittori europei della prima metà del Novecento erano su posizioni culturali decisamente opposte a quelle espresse da questi "artisti del sussidio statale".
    Ma forse è pretendere troppo da chi pensa di aver inventato la cultura (rigorosamente con l'iniziale minuscola) in Italia.

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  5. Cultura e Castellino sono 2 termini che non possono stare nella stessa frase.

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  6. Infatti Castellino con la cultura non ha nulla a che fare, rappresenta il tipo nazi coatto, quella specie di sotto tipo umano di come il sistema vorrebbe che fosse il fascista di questo terzo millennio.
    D'altronde da uno che canta canzoni per Lupo Liboni.....

    Ugo Amato

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  7. cito la loro perla apodittica: "La cultura ama le diversità, di genere, di razza, di lingua, di forma". con buona pace di - tant per citare qualcuno - gentile, spengler, mishima, papini, junger, romualdi e, per venire all'oggi, de benoist e roger scruton.
    solita spocchia di una sinistra ottusa, che pretende di essere depositaria della "verità assoluta", da cui inevitabilmente consegue il convincimento di tipo religioso che l'unica cultura sia quella che loro esprimono.

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  8. Se gentile, spengler, mishima, papini, junger, romualdi e, per venire all'oggi, de benoist e roger scruton dovessero scegliere tra Castellino e il Valle temo sceglierebbero quest'ultimo.

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