Palermo: fanno trovare un ordigno con bombola di gas sotto casa di un militante di CasaPound
Una bombola del gas con innesco è stata trovata davanti all’abitazione di un militante di CasaPound Italia a Mondello, un villino nei pressi di Palermo dove l’iscritto di Cpi vive con la famiglia.
La presenza dell’ordigno, posizionato vicino a un secchione della spazzatura a ricordare, forse, l’attentato di Brindisi, è stata segnalata da una telefonata alla polizia. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno messo in sicurezza la bombola, una sorta di bomba artigianale confezionata con batterie usate come innesco, che non sembrava comunque in grado di esplodere.
‘’Si tratta dell’ennesimo gravissimo atto intimidatorio nei confronti di CasaPound Italia – afferma il leader del movimento Gianluca Iannone – Un gesto di cui riteniamo responsabili tutti i partiti che, forse per sviare l’attenzio ne dai loro sempre più pressanti guai giudiziari e dalla crisi economica che con la loro complicità strangola il paese, continuano ad additare Cpi come ‘minaccia dem ocratica’ da annientare a ogni costo, con una logica intrinse camente liberticida tale da giustificare ogni violenza. Una logica che nelle parole di alcuni si è tramutata talvolta in una vera e propria istigazione a delinquere. Una logica schizofrenica. Dopo la tentata devastazione delle sedi, l’assalto al banchetto di Giulianova e al Circolo futurista Casal Bertone, la lettera delle Br recapitata al circolo di Milano, arrivano le bombe. E ci sono questori, come quello di Parma, che annunciano ‘provvedimenti’ contro CasaPound perché ha osato pretendere di avere una sede in un quartiere di storica tradizione antifascista’, turbando un ordine pubblico che pure dovrebbe essere suo compito mantenere. A questo mondo, che si sottomette al ricatto della violenza, purché ‘antifascista’, chiediamo conto di quanto accaduto ieri sera’.
La presenza dell’ordigno, posizionato vicino a un secchione della spazzatura a ricordare, forse, l’attentato di Brindisi, è stata segnalata da una telefonata alla polizia. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno messo in sicurezza la bombola, una sorta di bomba artigianale confezionata con batterie usate come innesco, che non sembrava comunque in grado di esplodere.
‘’Si tratta dell’ennesimo gravissimo atto intimidatorio nei confronti di CasaPound Italia – afferma il leader del movimento Gianluca Iannone – Un gesto di cui riteniamo responsabili tutti i partiti che, forse per sviare l’attenzio ne dai loro sempre più pressanti guai giudiziari e dalla crisi economica che con la loro complicità strangola il paese, continuano ad additare Cpi come ‘minaccia dem ocratica’ da annientare a ogni costo, con una logica intrinse camente liberticida tale da giustificare ogni violenza. Una logica che nelle parole di alcuni si è tramutata talvolta in una vera e propria istigazione a delinquere. Una logica schizofrenica. Dopo la tentata devastazione delle sedi, l’assalto al banchetto di Giulianova e al Circolo futurista Casal Bertone, la lettera delle Br recapitata al circolo di Milano, arrivano le bombe. E ci sono questori, come quello di Parma, che annunciano ‘provvedimenti’ contro CasaPound perché ha osato pretendere di avere una sede in un quartiere di storica tradizione antifascista’, turbando un ordine pubblico che pure dovrebbe essere suo compito mantenere. A questo mondo, che si sottomette al ricatto della violenza, purché ‘antifascista’, chiediamo conto di quanto accaduto ieri sera’.
Fonte: AgenParl
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