La strage di Brindisi. Al lavoro i profiler. Le indagini ai tempi della tv seriale
(umt) Le indagini sulla strage di Brindisi fanno importanti progressi. Scoperto il volto (ma non il nome) ora si cerca il movente. Grazie al lavoro di nuove figure tecniche, i profiler, figure a noi ben note grazie a una serie televisiva di successo come Criminal Minds (ma ce n'è anche una intitolata proprio alla categoria) e che hanno dato subito buona prova di sé. Ragionando intensamente hanno concluso che se il bersaglio è la scuola e il colpevole un maschio di circa 50 anni, può appartenere a una di queste quattro categorie:
1. un maschio solo e frustrato perché respinto;
2. il padre di un'alunna umiliata o bullizzata;
3. un dipendente risentito;
4. un ex dipendente incazzato.
In realtà, a ben pensarci, i profiler hanno già lavorato in Italia, ad esempio nella task force sul mostro di Firenze. La loro indicazione che la tecnica di incisione per asportare i feticci sessuali era raffinata dette un importante contributo alla soluzione del caso, circoscrivendo il gruppo bersaglio delle indagini ai chirurgi e liberando gli investigatori da quella stupida fissazione iniziale sui pastori ...
Fuor di sarcasmo, tocca riconoscere che il procuratore ha ragione: di questo passo la soluzione è ancora lontana.
1. un maschio solo e frustrato perché respinto;
2. il padre di un'alunna umiliata o bullizzata;
3. un dipendente risentito;
4. un ex dipendente incazzato.
In realtà, a ben pensarci, i profiler hanno già lavorato in Italia, ad esempio nella task force sul mostro di Firenze. La loro indicazione che la tecnica di incisione per asportare i feticci sessuali era raffinata dette un importante contributo alla soluzione del caso, circoscrivendo il gruppo bersaglio delle indagini ai chirurgi e liberando gli investigatori da quella stupida fissazione iniziale sui pastori ...
Fuor di sarcasmo, tocca riconoscere che il procuratore ha ragione: di questo passo la soluzione è ancora lontana.
Scusa Ugo ma quindi per essere profiler basta dire categorie di persone a caso senza basandosi sul paradigma dell'ovvio e con il fondamentale approccio ad cazzum?
RispondiEliminaOps... mancava un pezzo: "...persone a caso senza un nesso logico..."
RispondiEliminaFai una cosa. Leggiti il pezzo di Bonini su Repubblica che e' affidabile e poi mi dici se sono io malizioso o loro cazzoni
RispondiEliminaBononi informato si, sul fatto che sia affidabile insomma, in genere è malizioso a prescindere.
RispondiEliminaIo comunque non sono ancora convinto della pista "psichiatrica".
Tra l'altro sul mostro di Firenze boh Pacciani è un uomo di merda ma che sia davvero il colpevole non so, a capo delle indagini c'era un carrierista come Vigna, se non ricordo male con tanto di proclami tv. Mi sa di capro espiatorio perfetto alla Fioravanti-Mambro.
ma Fioravanti-Mambro debbono ancora spiegare perché venivano considerati pazzi dai loro coimputati e perché avevano degli indiretti rapporti ed erano controllati-tollerati da "zio Otto" (carlo digilio), cioè dal principale stragista "pentito" degli anni '70 e dei primi anni '69, UN TIZIO che lavorava per i servizi segreti militari Usa (Ftase di Verona e Vicenza), italiani e israeliani!
RispondiEliminaAnonimo delle ore 15:14, cerca di capire che la storia non si può stravolgere. Un paio di pazzi c'erano senza dubbio pure nei Nar e, sempre senza dubbio, i Nar erano tollerati-controllati dai suddetti servizi segreti militari e poi, quando non servivano più, sono stati distrutti (forse con la complicità dello stesso "zio Otto"). Fattene una ragione e cerca di ascoltare quel che ti dicono i più grandi d'età!
Ugo io stavo dando ragione a te... (sono l'anonimo di prima) pero' mi sono rotto dell'anonimato e inzio a firmarmi.
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