Di Canio, le accuse di razzismo e una testimonianza familiare
(umt) La FA ha aperto un'inchiesta nei confronti del campione laziale Paolo Di Canio, allenatore dello Swindon Town, accusato di insulti razzisti verso un suo giocatore di colore Jonathan Tehoue. La denuncia - ripresa dal quotidiano 'Daily Mail' - parla di offese a sfondo razzista da parte dell'allenatore. Il giocatore non era presente quando Di Canio avrebbe pronunciato la frase incriminata ma sarebbe stato informato da alcuni compagni di squadra pronti a testimoniare. Il tabloid inglese attribuisce a Di Canio una frase pesante: ''Sono fascista, non razzista''.
Un concetto che a me personalmente risulta chiaro e credibile. E per una volta posso invocare non tanto la mia incontrovertibile competenza ma la memoria familiare. Fu esattamente questo, infatti, l'argomento che mia nonna oppose al tribunale dell'epurazione nell'immediato dopoguerra. Lei era sotto processo per la sua attività presso l'istituto italiano di cultura a Bucarest durante il regime Antonescu (1939-1943) mentre mio nonno era stato impegnato su diversi fronti militari (in sequenza Etiopia, Spagna, Albania, Africa e poi la prigionia da non cooperante). La difesa riuscì a produrre numerose testimonianze - trasmesse in rogatoria internazionale - di ebree romene sue allieve che avevano goduto della sua protezione. Il giudice, sconcertato, le chiese appunto conto di quella che gli sembrava un'insanabile contraddizione. E lei ebbe facile gioco (e infatti fu assolta) a spiegargli che lei era sicuramente fascista ma non poteva essere assolutamente antisemita...
Avesse avuto qualche minima nozione di dottrina della razza, lo stesso magistrato si sarebbe reso conto tranquillamente che quella combattiva sarda dell'Iglesiente che aveva di fronte era una discendente dei fenici che avevano colonizzato più di duemila anni prima la piana del Campidano. Una semita, appunto ...
Un concetto che a me personalmente risulta chiaro e credibile. E per una volta posso invocare non tanto la mia incontrovertibile competenza ma la memoria familiare. Fu esattamente questo, infatti, l'argomento che mia nonna oppose al tribunale dell'epurazione nell'immediato dopoguerra. Lei era sotto processo per la sua attività presso l'istituto italiano di cultura a Bucarest durante il regime Antonescu (1939-1943) mentre mio nonno era stato impegnato su diversi fronti militari (in sequenza Etiopia, Spagna, Albania, Africa e poi la prigionia da non cooperante). La difesa riuscì a produrre numerose testimonianze - trasmesse in rogatoria internazionale - di ebree romene sue allieve che avevano goduto della sua protezione. Il giudice, sconcertato, le chiese appunto conto di quella che gli sembrava un'insanabile contraddizione. E lei ebbe facile gioco (e infatti fu assolta) a spiegargli che lei era sicuramente fascista ma non poteva essere assolutamente antisemita...
Avesse avuto qualche minima nozione di dottrina della razza, lo stesso magistrato si sarebbe reso conto tranquillamente che quella combattiva sarda dell'Iglesiente che aveva di fronte era una discendente dei fenici che avevano colonizzato più di duemila anni prima la piana del Campidano. Una semita, appunto ...
molto tenero il ricordo della nonna! a dire il vero, fra i miei avi e vecchietti più o meno imparentati ci sono tanti ex fascisti .
RispondiEliminaCredo che, in ricordo dei nostri vecchietti ex fascisti (ed anche ex antifascisti della resistenza armata 1943-1945),la questione sia quella di andare oltre le forme nazionaliste, autoritarie e stataliste del socialismo novecentesco (sia nella versione sovietica che in quella mussoliniana).
I fenici non erano semiti, ma camiti (parlanti una lingua semita)
RispondiEliminaPer anonimo delle ore 14.18.
RispondiEliminaSecondo me ha ragione Ugo: erano semiti anche i fenici.
A tale proposito si può leggere la voce SEMITI dell'Enciclopedia Treccani (nata durante i fascismo per chi non lo sapesse!) a questo link: http://www.treccani.it/enciclopedia/semiti/
"All’inizio del 2° millennio a.C. compare, in Mesopotamia e in Siria, un gruppo di popolazioni semitiche seminomadi, gli Amorrei, che fondano dinastie autonome. Dalla loro fusione con l’elemento locale emergono lungo la fascia costiera mediterranea, verso la metà del 2° millennio a.C., nuove popolazioni semitiche: Fenici e, più tardi, Israeliti, Moabiti, Edomiti, Ammoniti. " (enciclopedia Treccani)
RispondiEliminaMio padre dal Purgatorio in cui sicuramente si trova per gli innumerevoli peccati veniali commessi con particolare riguardo agli articoli sei e otto della tavola sentitamente ringrazia il supporter. Per quel che mi riguarda e' evidente che semita o camita che fosse la matrice di mia nonna resta intatto il ragionamento e cioe' che mentre il discorso del sangue e suolo era consustanziale al nazismo così non era x il fascismo.;!
RispondiEliminaLa vicenda della nonna "romena" mi incuriosisce parecchio,
RispondiEliminache faceva di preciso all'Istituto di cultura?
Insegnava italiano
RispondiEliminaUn giudice meno ottuso ( tenendo conto che per natura i giudici sono ottusi come tutti coloro che pensano di poter giudicare qualcun altro) avrebbe potuto ribadire che non tutti i razzisti sono sterminazionisti e che quindi l'aver protetto le sue studentesse da morte certa non implicava il non essere razzista.
RispondiEliminaCampidanesi discendenti dei fenici? Come no... Immagino gli esami del sangue per dimostrare che una piccola e localizzata permanenza di oltre 2000 anni fa ha avuto effetti sull'oggi.
RispondiEliminaSardus Pater
Il Fascismo non razzista ?? Mi dispiace ma sono in pieno disaccordo, pensiamo a tutto il contorno propagandistico della guerra in corno d'africa per esempio.
RispondiEliminaper anonimo delle 20,30
RispondiEliminasappiamo che una vena razzista - ad esempio antislava e sulla scia dell'approccio colonialista dell'Italia del tardo ottocento- c'era fin dall'inizio nel movimento fascista.
Detto questo, mi pare evidente che molti fascisti o simpatizzanti del fascismo non erano razzisti.
O almeno i nostri nonni fascisti durante il "ventennio" non erano razzisti.
Sappiamo che una vena razzista anima il socialismo riformista di stampo positivista
RispondiEliminaSi può affermare che semplicemente almeno fino alla metà del secolo scorso sentimenti razzisti fossero ampliamente diffusi, non solo negli ambienti fascisti ma in tutta la società? Basti pensare alla tragedia delle leggi segregazioniste nei civilissimi Stati Uniti, alle politiche colonialiste, ma anche a come i "non bianchi" venissero rappresentati al cinema o nelle pubblicità...
RispondiEliminaStefano
" Campidanesi discendenti dei fenici? Come no... Immagino gli esami del sangue per dimostrare che una piccola e localizzata permanenza di oltre 2000 anni fa ha avuto effetti sull'oggi. "
RispondiEliminaVeramente, semplicemente ridicolo. Ora di là dal fatto in questione, pare che questa gente debba per forza pretendere - contro tutte le ormai definitivamente consolidate prove scientifiche - che gli Italici siano qualcosa di differente da, pensate un po', gl'Italici. E non che io abbia qualcosa contro gli Ebrei eh (solo contro i finanzieri internazionali, che sono in larga parte anche barbari ANGLO-SASSONI (gli inventori del positivismo, del capitalismo ecc.), e, pensate un po', anche Italiani! ) al massimo avrei sdegno nei confronti degli eccessi degli ashkenaziti, che "semiti" (semplice gruppo linguistico, tra l'altro) non lo sono affatto.
I Sardi sono il popolo più antico d'Europa, anche più dei Baschi, e questo è stato dimostrato, ricordate che il "tirolese" Otzi aveva sangue corso e sardo! Quindi avrei potuto capire si fosse detto una discendente dei Nuragici, degli Shardana, degli Etruschi, dei Romani, degli Iberi... ma proprio dei Fenici, mah
Furono spazzati via. Comunque è bene ricordare che furono un popolo veramente grandioso, di grande valore militare e di sommo ingegno, quindi sinceramente sarebbe stato un orgoglio penso.
Ma, come dico, è stato scientificamente provato che i Sardi sono gli Europei più antichi e puri; la loro presenza è un grande tesoro.
@ anonimo delle 13,26:
RispondiEliminaMolto interessante il tuo post. Mi puoi consigliare qualche testo per approfondire, per favore? Ho un quarto di sangue sardo, e mi piacerebbe saperne di più.
Scusate l'off-topic e grazie.
X Anonimo delle 13:26
RispondiEliminaSecondo i recenti studi Dodecad, gli Ashkenaziti hanno una presenza di "european admixture" pari al 57%. Il fatto che si siano stanziati nell'est e nel centro Europa, assorbendo in parte del DNA autoctono, non implica una totale trasformazione a livello razziale. Numerosi sono gli articoli scientifici che accomunano gli Ashkenaziti ai loro fratelli Sefarditi... e persino ai Plaestinesi. Quindi piano con queste cose! ;)
Semita non ha alcun valore, comunque, in ambito razziale, essendo una connotazione linguistica. Non esiste una razza semita, antropologicamente parlando.
E' altresì vero che la composizione etnica dei Fenici non ha nulla a che fare con quella degli attuali mediorientali (così come differisce la composizione etnica arcaica degli Egiziani e di tutti i Nord Africani rispetto a quella odierna).
Diversi studiosi hanno riscontrato una probabile appartenenza dei fenici alle stirpi Indo-Ariane, senza contare le similitudini con diversi popoli Nord Europei.
Le storielle "italiani, collage di tutte le razze" lasciano il tempo che trovano.